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www.ildialogo.org Presentata ufficialmente a Roma la X Giornata del dialogo cristiano-islamico,da Notizie Avventiste

Presentata ufficialmente a Roma la X Giornata del dialogo cristiano-islamico

da Notizie Avventiste

Notizie Avventiste – Si è tenuta oggi, 27 ottobre, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, la conferenza stampa di presentazione della X Giornata del dialogo cristiano-islamico. Sono circa 200 le associazioni e le comunità religiose cristiane e islamiche che quest’anno vi hanno aderito, il doppio rispetto all’edizione precedente. Il tema scelto è “Dialogo, pluralismo, democrazia: il nostro comune orizzonte”, e parte dalla riflessione sulle rivoluzioni in atto nel mondo arabo-islamico e sulla necessità che esse abbiano come base il dialogo fra persone e popoli. 
Organizzata dalla rivista Confronti e moderata dal suo direttore Gian Mario Gillio, la conferenza stampa ha beneficiato degli interventi di Giovanni Bachelet, deputato Pd e membro della commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera; Lucio Malan, senatore Pdl e segretario della presidenza del Senato; Raffaele Volpe, presidente dell’Unione delle chiese evangeliche battiste d’Italia (Ucebi); l’ambasciatore Mario Scialoja, per la Grande Moschea di Roma; Alessandro Ahmad Paolantoni, per l’Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii); Dora Bognandi, per la Chiesa cristiana avventista del 7° giorno; Tommaso Fulfaro, segretario dell’associazione Articolo 21; Giovanni Sarubbi, direttore de Il dialogo; Gianni Novelli, del Centro interconfessionale per la pace (Cipax).
Sulla Giornata e sul rapporto tra cristiani e musulmani, Notizie Avventiste ha rivolto alcune domande a Dora Bognandi, direttore associato nazionale del Dipartimento Affari pubblici e libertà religiosa della Chiesa avventista.

Notizie Avventiste:Tra gli organismi che hanno sottoscritto l’adesione alla Giornata del dialogo cristiano-islamico c’è anche l’Aidlr (Associazione italiana per la difesa della libertà religiosa)di cui lei fa parte. Perché è stata istituita questa Giornata?
Dora Bognandi: La Giornata del dialogo cristiano-islamico è stata istituita all’indomani dell’11 settembre 2001, quando in tutto il mondo si è diffusa la paura per il terrorismo islamico. Sono trascorsi 10 anni e da allora ogni 27 ottobre si celebra in tutta Italia questa Giornata per approfondire i rapporti fra le due realtà e costruire un dialogo sempre più proficuo. Infatti, il tema scelto per quest’anno è: “Dialogo, pluralismo, democrazia: il nostro comune orizzonte”.

N. A.:È possibile quantificare la presenza degli islamici in Italia?
D. B.: L’islam è la seconda confessione religiosa in Italia: 1.355.000 immigrati di fede islamica, più gli autoctoni convertiti e coloro che hanno acquisito la cittadinanza. In tutto, circa il 2,5 per cento della popolazione italiana è musulmana, contro una media europea del 4 per cento con punte del 6,5 per cento in Francia e 6,1 per cento in Olanda. Ci sono, in Italia, 764 sale di preghiera, mentre 15-20 anni fa erano una trentina. Il fenomeno è quindi in espansione.

N. A.:C’è da preoccuparsi?
D. B.: Influenzati da servizi mass-mediatici, si è diffuso un pregiudizio molto grave nei confronti di tutti gli islamici e dimentichiamo che vi sono musulmani provenienti da molte parti del mondo che praticano l’islam in maniera molto diversificata. Qualcuno ha voluto promuovere l’equazione islam uguale terrorismo e, così facendo, fa un grave torto a milioni di persone che non hanno assolutamente nulla a che fare con il terrorismo. Il rapporto 2010 dell’Unione Europea sugli attentati terroristici rivela che nel 2009, su 400 attentati menzionati, solo uno era stato compiuto da terroristi islamici.

N. A.:Che cosa bisognerebbe fare?
D. B.: Prima di tutto, mettere da parte i pregiudizi reciproci: i nostri verso tutti i musulmani e i loro verso tutto l’Occidente. Dobbiamo poi insistere presso i nostri legislatori affinché emanino leggi eque per governare il fenomeno immigrazione in genere e non continuare a rimandare i provvedimenti. Quali sentimenti positivi può avere un giovane verso l’Italia dove è nato e dove ha studiato fino alla maggiore età ma che si vede espulso perché non gli è stata data la cittadinanza e perché non è riuscito a entrare nel mondo del lavoro? Quali sentimenti positivi possono avere oltre un milione di persone che trovano enormi difficoltà per andare a pregare? Dobbiamo anche lavorare con convinzione affinché si arrivi all’interazione, cioè a lavorare tutti assieme per il bene comune. E sappiamo bene che c’è t anto bisogno di una società pacificata e sana.

Notizie Avventiste

Direttore: Vincenzo Annunziata
Redazione: Lina Ferrara

 



Giovedì 27 Ottobre,2011 Ore: 23:22
 
 
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Dialogo cristiano-islamico

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