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www.ildialogo.org Alcune riflessioni intorno al dialogo cristiano islamico,di Amina Salina

Ciò che pensano i protagonisti del dialogo cristiano-islamico
Alcune riflessioni intorno al dialogo cristiano islamico

di Amina Salina

Mancano pochi mesi alla Giornata Nazionale del Dialogo cristiano islamico prevista per il 27 ottobre di ogni anno. Siamo ormai abbondantemente entrati nel XXI secolo dell'era cristiana e nel 1437mo anno dell'Egira un periodo storico di confusione,conflitti crisi ambientale e ed instabilità in cui tutte le promesse,le speranze ed i miti del progresso novecentesco sembrano affondare .La globalizzazione rimescola e mette in crisi identità e certezze,mette insieme post secolarismo e nuove identità religiose. Sembra avanzare un'ideologia trionfante quella del monoteismo del mercato dell'idolatria della guerra del denaro e della forza bruta con la definitiva crisi delle democrazie e la nascita di un nuovo autoritarismo una dittatura dell'economia e della finanza. Se l'Occidente aveva creato una civiltà in cui l'essere umano veniva definito come misura di tutte le cose oggi quest'ultimo e negato e vilipeso allo stesso modo della religione strumentalizzata dalla politica e ridotta a foglia di fico del potere umano,come se,negando il Creatore alla fine si arrivi a negare anche la creazione, in nome di una nuovo idolatria sanguinaria e feroce...Come al solito sono i credenti insieme ad altre persone di buona volontà, che poi si chinano sulle piaghe degli ultimi,delle donne, dei rifugiati, dei perseguitati delle vittime di ogni forma di tratta dei senza casa dei senza terra,dei senza voce.
In quest'ambito il dialogo si fa flebile le nostre voci vengono coperte dai media dagli imprenditori della paura da coloro che su queste tragedie ci lucrano dai guerrafondai dagli affamatori dagli usurai da coloro che non vogliono la pace. Per questo il dialogo non deve essere mai di circostanza o di facciata ma sempre sincero perché le domande a cui i credenti devono saper rispondere sono tante e difficili ,gli avversari sono potenti abbiamo dietro secoli di teologia dell'oppressione e del dominio,guerre fratricide e stermini di massa in nome di Dio per cui urge voltar pagina. Perchè da soli non ce la possiamo fare senza il Suo aiuto,ma il Signore vede e provvede perché l Altissimo può premiare la nostra perseveranza perché conosce il nostro cuore la nostra intenzione.
Entrando nel merito della discussione su questi 15 anni direi che comunque,nonostante siamo stati come un guscio di noce sperduto nelle tempeste dell'Oceano comunque ci siamo continuiamo a sfornare iniziative ed abbiamo intorno a noi amici sinceri. Abbiamo costruito legami forti tra persone di fede e cultura diverse. Questi legami hanno retto e si sono rafforzati ed abbiamo costruito una rete intorno a noi.
Per quanto riguarda la mia comunità vedo tante persone impegnate nel dialogo a livello locale anche persone che non conoscono la nostra rivista e che organizzano iniziative in piccole città
.Ma vedo,anche, in una parte della comunità specie tra gli italiani ritornati all'islam a partire dall'allontanamento dalla fede cristiana e anche da parte dei musulmani nativi che non conoscono le altre fedi,sfiducia e divisione. Non si tratta naturalmente di motivazioni teologiche se si eccettua la minoranza dei wahabiti radicali ostili alle altre culture,ma si tratta di motivazioni relative alla loro storia personale e collettiva.
La sfiducia deriva secondo me da un atteggiamento prevalente di impotenza che purtroppo e prevalente nella società italiana e da un pregiudizio anticristiano frutto di scarsa conoscenza o di incontri sbagliati. Alcuni pensano che per essere buoni musulmani si debba essere anticlericali come i socialisti di un tempo. La divisione deriva da fatti oggettivi dalla concorrenza che si fanno oggi le associazioni islamiche nonostante e questo lasciatemelo dire e assurdo,che non si profili alcuna intesa con lo Stato ne alcun riconoscimento se non a livello locale. E invece in questi anni si dovrebbe lavorare ad una effettiva unita su obbiettivi strategici comuni sulla costruzione di una cultura islamica europea. Non e un caso che gli Stati a maggioranza islamica con la sola parziale eccezione del Marocco e della Tunisia siano ostili alla creazione di un islam europeo indipendente che toglierebbe spazio di manovra per il controllo ideologico dei musulmani della diaspora alle petromonarchie del Golfo e ai tiranni.
Detto ciò credo che non ci sia almeno nell'Islam ma penso anche agli altri credi monoteisti,nessuna preclusione di nessun genere ad un dialogo sincero teso anche all approfondimento di valori comuni ed alla costruzione ognuno nel proprio ambito senza sincretismi di una teologia della liberazione umana che sappia rispondere alle domande dell'umanita ai credenti con iniziative concrete per migliorare la vita,fare il bene e contrastare il male qui ed ora. Sono assolutamente d accordo con la proposta che il coordinamento nazionale costruisca una commissione di studi teologico scientifica per il dialogo composta da guide religiose esperti ed accademici rappresentanti le due fedi che affronti il contributo che i credenti danno perla salvaguardia della vita umana della pace,della dignita umana e della giustizia in questi tempi bui. Tanto meglio se si arriverà a costruire una fondazione in questo senso,specialmente per la questione della pace.
Le religioni devono emanciparsi dagli Stati e dalla politica devono influenzare questi ultimi non viceversa. Quando la religione diventa di competenza di un ministero, i principi cadono come le foglie d'autunno e si diventa schiavi dell'uomo e del potere invece che servi di Dio. Dietro alla religione si uccide,mascherando sporchi interessi materiali per motivazioni religiose. La guerra per il petrolio e peri il gas naturale diventa scontro di civiltà o addirittura tra sciiti e sunniti ma rimane guerra imperialista tra potenze in cui si utilizza la religione contro l'essere umano e contro il messaggio della religione stessa. Amatevi ,fate il bene non opprimetevi,non scacciate i credenti dalle loro case,non siate ingiusti dicono Gesù e Mohammed ,pace su di loro,essendo portatori della Volontà divina .Il Messaggio dei Profeti è uno solo e non esiste guerra santa solo la Pace e santa As Salam e uno dei Nomi di Allah sia esaltato l'essere Suo.
Siamo tutti fratelli in Adamo e figli della stessa umanità Non c'è alternativa al dialogo se vogliamo vivere in pace e nel rispetto reciproco,se vogliamo costruire una civiltà dell'amore e non dell'odio in cui nessuno spoglia il debole sulla Terra.
Salaam Amina Salina



Lunedì 06 Giugno,2016 Ore: 18:20
 
 
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Dialogo cristiano-islamico

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