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www.ildialogo.org Non ci sono pericoli reali per i cristiani nel mondo arabo,

Non ci sono pericoli reali per i cristiani nel mondo arabo

Intervista di H.R.Piccardo a Popoli (rivista dei Gesuiti)


giu 6th, 2012 -  Dal sito:  www.idlam-online.it

Hamza Piccardo (Ucoii): “Nessun pericolo per i cristiani”
5 giugno 2012
«Siamo contenti che in Egitto si sia affermata la democrazia. Ovviamente bisogna vedere come verrà utilizzato lo strumento democratico. Quanto emerso dalle urne è solo un cambio di regime o è un mutamento strutturale che porterà benefici al popolo?». Hamza Piccardo, portavoce dell’Unione delle comunità islamiche italiane (che si dice vicina ai Fratelli musulmani), non si sbilancia e il suo giudizio sulle elezioni presidenziali rimane sospeso. «L’Ucoii – continua – è solidale con i fratelli e le sorelle del mondo arabo. La nostra speranza è che si crei un’osmosi virtuosa tra la nostra esperienza occidentale e la loro. In modo tale che si possano coniugare i valori che ci stanno a cuore e i diritti di cui devono godere tutti i cittadini».

Come giudica l’affermazione di partiti di ispirazione islamica in molti Paesi del Nord Africa?
Il mondo islamico è stato compresso per decenni da dittature. Le Primavere arabe hanno quindi spalancato le porte a un qualcosa che già esisteva prima. Forze che spingevano per avere una legittimazione anche dal punto di vista politico, considerato il fatto che dal punto di vista sociale avevano già un forte radicamento soprattutto tra le classi più povere. Il sistema di Welfare egiziano è sostenuto quasi interamente da organizzazioni di ispirazione islamica.

I Fratelli musulmani daranno vita a un nuovo regime di matrice islamica?
Ogni cambiamento porta con sé problemi. Ogni cambiamento, specie se è radicale, può portare anche a fasi di difficoltà, estremismo, radicalizzazione. Possono esserci sentimenti di vendetta da parte di gruppi che precedentemente erano esclusi dal potere. Un processo rivoluzionario, ammesso che questo lo sia, non è lineare, né breve. Può succedere di tutto. Credo però che nel medio-lungo periodo le cose si tranquillizzeranno. A meno che non ci siano interessi eterodiretti che mirano a creare una conflittualità permanente fomentando gli scontri interconfessionali o interetnici in modo tale da giustificare interventi militari esterni.

Ci potranno essere problemi per la minoranza cristiana?
Quella islamica è una tradizione di tolleranza e di accoglienza. All’interno di questa grande tradizione vivono anche espressioni religiose diverse dall’islam. In Egitto circa il 10% della popolazione è di fede cristiana ed è libera di professare la sua religione e di possedere edifici sacri. Questo è consono alla dottrina islamica che prevede non solo la tolleranza, ma addirittura la protezione delle minoranze religiose all’interno di uno Stato governato da esponenti musulmani.
Passata la transizione, i Paesi potranno godere di governi stabili e potranno lavorare per migliorare le condizioni socio-economiche della popolazione (è la povertà che arma il terrorismo). Si potrà così prosciugare il mare del disagio che può provocare fenomeni di tipo aggressivo nei confronti delle minoranze.

A suo parere i Fratelli musulmani applicheranno la legge islamica?
Credo che in Egitto non verrà applicata la legge islamica più di quanto era applicata sotto il regime di Mubarak. Penso poi che non verrà applicata in campo penale, ma in altri settori, come il codice di famiglia. Ma queste norme saranno applicate solo ai musulmani, come già avvenuto in passato. Per i cristiani si applicheranno altre norme conformi alla loro fede. Credo quindi che le paure siano eccessive.

Un nuovo Egitto governato dai Fratelli musulmani quali rapporti avrà con l’Occidente?
I Fratelli musulmani sanno benissimo che se hanno ottenuto questo risultato in Egitto è perché l’Occidente glielo ha permesso. Se l’Occidente, che aveva relazioni strettissime con le forze armate locali, avesse voluto una repressione, la Primavera araba sarebbe finita prima di incominciare. I Fratelli musulmani quindi riconoscono il fatto che, se non proprio un aiuto, l’Occidente ha lasciato che si avviasse un processo democratico. Questo mi fa dire che non ci saranno grandi problemi con l’Occidente.
e.c.



Luned́ 11 Giugno,2012 Ore: 16:16
 
 
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Dialogo cristiano-islamico

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