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www.ildialogo.org LA CIVILTA DELL’AMORE E DELLA RESPONSABILITA,di Imam Kamel Layachi, Comunità islamica del Veneto

Un contributo al dialogo fra cristiani e musulmani
LA CIVILTA DELL’AMORE E DELLA RESPONSABILITA

di Imam Kamel Layachi, Comunità islamica del Veneto

Imam Kamel LayachiL’era della globalizzazione è anche l’era del pluralismo religioso, culturale ed etico .
Oggi , ormai , assistiamo ad una consapevolezza sempre più crescente che la religione non è più un fatto geografico e non vive più in un universo chiuso .
Viviamo in una società arcobaleno ; siamo popolo di popoli , religione di religioni , costume di costumi .
Questo passaggio da una realtà monolitica ad una plurale , non è tuttavia né facile né indolore e lo è ancora meno per un paese come l’Italia che ha una tradizione giudaico cristiana millenaria
Oggi , molti cittadini Europee e Italiani scoprono sempre di più che le loro città , i loro villaggi , i loro quartieri sono abitate da persone e da comunità che fanno riferimento a culture e a confessioni religiose diverse da quelle tradizionali .
E sono in tanti ad essere diffidenti , ad avere paura , sono in tanti a chiedersi , giustamente , come faranno queste etnie , queste tradizioni religiose e culturali a conoscersi , ad incontrarsi e a costruire assieme la città in cui vivono e a prendere cura di questo patrimonio . Come faranno queste persone a convivere in un mondo lascerato dall’odio , dalla violenza e dalle guerre , alcuni delle quali dette impropriamente di religione .
Credo che la risposta a questa diffidenza , a queste paure possa essere trovata nelle parole del Papa Benedetto XVI e del Gran Mufti della Bosnia Ceric’ .
A seguito della famosa lettera dei 138 saggi musulmani inviata a tutti i leaders mondiali della cristianità . Il Papa ha voluto incontrare una delegazione rappresentativa di questi sapienti musulmani durante il forum islamo cristiano che si è svolto a Roma nel mese di novembre 2008
in questa importante occasione il Papa rivolgendosi alla delegazione musulmana , ha voluto sottolineare che :
  solo a partire dal riconoscimento della centralità della persona e della dignità di ogni essere umano , rispettando e difendendo la vita , che è il dono di Dio e che quindi è sacra sia per i cristiani sia per i musulmani .
Solo a partire da questo riconoscimento possiamo trovare un terreno comune per costruire un mondo più fraterno , un mondo in cui i contrasti e le differenze vengano risolti in maniera pacifica e in cui la forza devastante delle ideologie venga neutralizzata .
Il nome di Dio può essere solo un nome di Pace e fratellanza , giustizia e amore .
Cari amici , uniamo i nostri sforzi animati di buona volontà al fine di superare ogni incomprensione e disaccordo ... Decidiamo di superare i pregiudizi del passato e a corregere l’immagine spesso distorta dell’altro che ancora oggi può creare difficoltà nei nostri rapporti . Lavoriamo gli uni con gli altri per educare tutte le persone , specialmente i giovani a costruire un futuro comune ” .
Durante questa udienza solenne , il Gran Mufti della Bosnia Erzegovina Ceric’ a nome della delegazione musulmana si è rivolto al Papa ribandendo :
Le paure sono numerose . Il nostro tempo è un tempo di gravi peccati quali ricchezze senza sforzo , piacere senza consapevolezza , educazione senza morale , affari senza etica , politica senza principi , scienza senza responsabilità , fede senza sacrificio e religione senza compassione .
Tuttavia , sono molte anche le speranze . il nostro è anche un tempo di grandi opportunità nel senso che le nazioni ricche devono condividere le loro richezze con quelle povere , gli uomini sazi devono comprendere il dolore delle persone che hanno fame , i bambini poveri devono condividere la gioia dell’educazione e il successo nella società con i loro coetani ricchi , i rifuggiati devono ritornare alle loro case e condividere i doni della sicurezza e della libertà con il resto del mondo senza razzismo , xenofobia e discriminazione .
Il nostro tempo potrebbe essere il tempo migliore se sapessimo che la legge autentica sta nel cuore .
Il dramma della guerra e della pace , la storia dell’odio e dell’amore , la condizione di paura e di speranza , la raggione del potere e del dovere , tutti questi sono nel cuore dell’uomo .
Noi figli di Adamo , dovremmo pentirci per i nostri peccati come ha fatto nostro Padre con umiltà e sottomissione a Dio Omnipotente per il sorgere di nuovi tempi della vita umana
Il nostro dovrebbe essere un tempo per guarire il cuore , non per uccidere la mente , un tempo per l’amore no per l’odio , un tempo per la pace e la giustizia , non per la guerra ”.
Io nel mio piccolo , mi sento di sottoscrivere pienamente i discorsi sopracitati del Papa e del Gran Mufti perchè entrambi richiamano valori importanti e condivisibili :
- Il valore della sacralità della vità e della dignità di ogni persona
- Il valore della pace , della fratellanza universale , della giustizia e della solidarietà
- Il valore della responsabilità verso se stessi e verso gli altri
- Il valore dell’amore che ogni uno di noi deve nutrire nei confronti del suo prossimo ... un amore che esige di vivere l’altro nelle sue sofferenze , nelle sue gioie , nelle sue necessità per capirlo , per poterlo abbracciare e per vivere con lui in sintonia .
Questi valori sono un terreno comune per un vivere civile e una collaborazione tesa al bene comune .
In Europa e in Italia , gli ulema , gli imam e le organizzazioni islamiche sono impegnati da molti anni per attuare giorno dopo giorno questi valori ed educare ad essi . Da molto tempo , le comunità islamiche lavorano a stretto contatto con le istituzioni pubbliche , con la società civile , con le personalità , le comunità e i movimenti religiosi .
Consapevoli delle difficoltà , degli ostacoli e delle paure , collaboriamo con diverse realtà spinti da un sentimento di riconoscenza , da un senso di responsabilità e di lealtà nei confronti delle società in cui viviamo .
Il nostro agire per il bene comune ha come presupposto e fondamenta , la carta dei Musulmani d’Europa , un documento importante e significativo , ellaborato dopo 8 anni di lavoro da una commissione di esperti musulmani , istituita appositamente dalla federazione delle organizzazioni islamiche d’Europa .
La carta dei Musulmani d’Europa è un punto di riferimento per milioni di Musulmani in Europa .
Essa costiutisce ormai una bussola per il loro agire quotidiano e pone le basi e i presupposti per una presenza islamica in Europa all’insegna della responsabilità , della legalità , della partecipazione e della piena cittadinanza
Il documento é stato presentato ufficialmente il 10.01.2008 a Bruxelles e sottoscritto da più di 400 organizzazioni islamiche di 28 Paesi europei .
Il Vice Presidente del Parlamento Europeo Mauro Mario che ha tra le sue deleghe i rapporti con le chiese e le confessioni religiose ha salutato l’iniziativa dicendo : “ questa carta costituisce un codice islamico di buona condotta , impegna la comunità musulmana europea a partecipare alla costruzione di un'Europa comune e di una società unita, a partecipare altresì allo sviluppo dell'armonia e del benessere nelle nostre società e a svolgere pienamente il ruolo di cittadini nel rispetto della giustizia, dell'uguaglianza di diritti e della differenza .
Per la prima volta una Carta dà un codice di condotta ai musulmani d'Europa che non deve essere in contraddizione con le legislazioni europee .
Mauro in conclusione ha sottolineato che si tratta di un ottima spinta per rafforzare il dialogo interculturale ed interreligioso anche alla luce dell'insistenza sul dovere che ha il musulmano di rispettare il non musulmano “
Ed Eccovi alcuni passaggi importanti di questo “codice di condotta ”: 
- I musulmani d'Europa vivono in società in cui convivono convinzioni religiose e filosofiche differenti, confermano il loro rispetto per questo pluralismo anche perché l'islam stesso riconosce e sancisce il diritto alla diversità e non cerca assolutamente di limitarlo ma al contrario invita alla conoscenza reciproca e alla collaborazione tra i membri della società.
L' islam, con i suoi principi umanitari universali, crede nell'avvicinamento dei popoli , nel rispetto dei loro diritti e delle loro specificità e nel rispetto delle regole di giustizia , negli scambi e nella cooperazione tra le persone, rifiutando ogni forma di dominazione e di sfruttamento.
- I musulmani d'Europa considerano come loro dovere contribuire al consolidamento delle relazioni tra l'Europa ed il mondo islamico, e per raggiungere questo obiettivo è necessario liberarsi degli stereotipi riguardo all'islam e all'occidente al fine di costruire delle basi solide per una migliore comunicazione tra i popoli e scambi fruttuosi tra le civiltà .
- La presenza dell'islam in Europa rappresenta un'opportunità per la realizzazione della conoscenza reciproca, della convivenza e del dialogo interreligioso, che l'islam incoraggia ed invita a promuovere, contribuendo a consolidare il cammino verso la pace nel mondo.
I musulmani d'Europa, in quanto musulmani e cittadini, sono convinti che sia loro dovere agire per il bene della collettività e per l'interesse della società in generale. Sono altresì convinti che così come è loro dovere impegnarsi e spendersi per compiere i loro doveri di cittadini, è loro dovere rivendicare i propri diritti. I principi fondamentali dell'islam prevedono che il cittadino musulmano debba essere attivo nella vita sociale, produttivo, benefico e altruista.
L'islam invita alla conoscenza reciproca tra le persone, al dialogo, alla collaborazione ed alla cooperazione tra i popoli e le nazioni, al fine di realizzare una migliore convivenza e di garantire la pace nel mondo .
Da questi presupposti si nutre il nostro impegno quotidiano per il bene comune , la legalità , la partecipazione e la cittadinanza attiva.
Da questi presupposti si fonda il nostro impegno ed interesse sempre più crescente per il dialogo intereligioso ed interculturale.
Un dialogo che vuole essere educazione all’ascolto reciproco , apprendimento del perdono e dell’umiltà , purificazione della memoria , consapevolezza che la verità non la si scopre da soli , non la si possiede , ma è sempre più avanti di noi .
Un dialogo dove ognuno si sentirà libero di raccontare se stesso e incontrare l’altro aldilà di steriotipi e pregiudizi .
L’IMAM KAMEL LAYACHI CON IL CARDINALE JEAN LOUIS TAURAN PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERELIGIOSO ( ROMA 2008 ) Un dialogo della vita vissuto concretamente e quotidianamente fianco a fianco con il prossimo in modo che un pò alla volta la paura svanisca lasciando spazio alla conoscenza , alla stima e alla fiducia reciproca ingredienti necessari per una vera convivialità e collaborazione
 “ Ad ognuno di voi abbiamo assegnato una via e un percorso ... Se Allah avesse voluto , avrebbe fatto di voi una sola Comunità ... Vi ha voluto provare con quel che vi ha dato ... Garreggiate in opere buone ... tutti ritornerete ad Allah ed Egli vi informerà a proposito delle cose sulle quali siete discordi
( Corano V , 48 ) .

 

Clicca sul link di seguito per leggere la Carta dei musulmani d’Europa



Venerd́ 24 Settembre,2010 Ore: 17:44
 
 
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Dialogo cristiano-islamico

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