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www.ildialogo.org Intervista ad Ahmad Alessandro Paolanrtoni Segretario nazionale UCOII,a cura di Amina Salina

Nona Giornata Ecumenica del dialogo cristiano-islamico
Intervista ad Ahmad Alessandro Paolanrtoni Segretario nazionale UCOII

a cura di Amina Salina

Testo Intervista ad Ahmad Alessandro Paolanrtoni segretario nazionale dell'UCOII su Comunità Islamica ed UCOII nel dialogo islamocristiano.Ringraziamo il fratello per la
disponibilita salam amina salina


Qual è la situazione del dialogo interreligioso oggi in Italia ?
Credo che la situazione del dialogo interreligioso in Italia sia piuttosto positiva se guardiamo alle iniziative che avvengono in tutto il territorio nazionale ogni anno, anche se c'è senz'altro ancora molto da fare in questo senso.
Sicuramente la giornata del dialogo islamo - cristiano rappresenta un modello ed è oggi una piacevole tradizione che ci vede protagonisti in diverse città d'Italia assieme alle comunità cristiane di diverso orientamento. Ritengo comunque sia importante far crescere queste iniziative non solo sul piano nazionale quanto dal punto di vista locale, perché è sicuramente sul territorio che le comunità hanno maggiori possibilità di incontro e dialogo reale e costruttivo. Le diffidenze reciproche e i preconcetti vengono meno non soltanto con grandi iniziative che durano lo spazio di un giorno e che hanno senza dubbio la loro importanza, quanto con la conoscenza reale e quotidiana che i cittadini di diverse fedi sperimentano nella città o nel quartiere dove vivono.
La mia impressione dettata anche dall'esperienza di questi anni, è che quando i religiosi si siedono attorno ad un tavolo, al di la delle ovvie differenze sul piano dottrinale che non devono essere l'oggetto della discussione, trovino sempre dei punti di sintesi e di intesa sui grandi temi della convivenza, del dialogo e del reciproco rispetto.

Qual e oggi il ruolo dellUCOII nel dialogo islamocristiano?

In generale ritengo che una organizzazione così diffusa su tutto il territorio nazionale ( 130 centri aderenti ), abbia il dovere di essere attiva e propositiva particolarmente nell'ambito del dialogo interreligioso. L'U.CO.I.I., come sempre darà il suo contributo alla giornata del dialogo islamo -cristiano del prossimo 27 ottobre, con la sua presenza in tante città d?Italia e partecipando attraverso il proprio direttivo e i responsabili delle moschee e dei centri aderenti alle diverse iniziative che si svolgeranno in quella data.
Il dialogo interrreligioso è stato e rimane un punto qualificante dell'attività di questa organizzazione, tanto nella precedente dirigenza quanto nella nuova, espressa nelle elezioni del 21 marzo scorso.
Sono convinto che il Presidente Izzeddin Elzir in primis, sulla scorta dell'eccellente esperienza fiorentina, sia il primo sostenitore del dialogo interreligioso e della sua centralità nel lavoro di una grande organizzazione come l'U.CO.I.I.


La IX Giornata ecumenica del dialogo islamocristiano avra come tema l' ambiente. Cosa ne pensi?
Per quanto riguarda il tema che è stato scelto per questa edizione, quello dell'ambiente, la mia opinione è che essendo un problema che riguarda ogni uomo ed ogni donna che vive su questa terra è senz'altro un tema che unisce tutti quanti noi in uno sforzo di sensibilizzazione e di attenzione verso un bene così importante e fondamentale che non stiamo dimostrando affatto di saper rispettare e gestire nel migliore dei modi, tutto questo con conseguenze disastrose non soltanto per noi ma per le generazioni che verranno. Detto questo credo però che vi siano, soprattutto per chi come noi vive in Europa, degli argomenti ugualmente scottanti ed urgenti che a mio avviso andavano valutati nella scelta del tema conduttore della giornata del dialogo. Mi riferisco alle derive xenofobe e islamofobe che stanno attraversando il nostro continente negli ultimi tempi assumendo forme più o meno velatamente istituzionalizzate di razzismo. I provvedimenti contro i rom in Francia, la ripresa di temi quali la legge anti burqa in Italia, gli pseudo-referendum contro le moschee, gli attacchi ad alti prelati fautori del dialogo come S.E. Tettamanzi, l'affermazione di partiti apertamente anti musulmani in Olanda, credo siano campanelli d'allarme troppo spesso sottovalutati da pezzi
consistenti di società civile e purtroppo caldeggiati se non proprio fomentati da determinate parti politiche.

 

Credi che ci sia un offuscamento in questi ultimi anni delle tematiche legate al dialogo islamo-cristiano alla pace all'impegno contro le guerre d'aggressione ?

La risposta a questa domanda si riallaccia per forza di cose a quella precedente. Ribadisco che a mio avviso vi sia una strategia politica molto precisa tesa a minimizzare e addirittura a ridicolizzare coloro che sono impegnati nel campo del dialogo interreligioso, segnatamente a quello islamo-cristiano. Sono i fautori della teoria dello scontro di civiltà, dell'incompatibilità tra Islam e occidente, con il loro armamentario di luoghi comuni, a tentare di offuscare e a vanificare gli sforzi di quanti, da parte cristiana e da parte musulmana, hanno invece scelto la strada sicuramente più
impegnativa dell'ascolto dell'altro, del dialogo e della negoziazione. Per i razzisti da operetta, vere e proprie macchiette della politica e del giornalismo, non per questo meno pericolosi, la via più comoda è quella dell'aizzare gli uni contro gli altri in un'opera di continua separazione e divisione all?interno della società tentando di far venir meno quei sentimenti di solidarietà e coesione sociale fortunatamente ancora presenti nel nostro vissuto quotidiano. Non dobbiamo quindi, soprattutto noi religiosi, abbassare la guardia e rinunciare a quella che è una grande sfida senza dubbio, ma anche
una grande opportunità. Quella di contribuire a costruire una società nuova che guardi al futuro con ottimismo e speranza, che crede nel dialogo e nell'ascolto dell'altro.


 



Venerd́ 17 Settembre,2010 Ore: 12:46
 
 
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Dialogo cristiano-islamico

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