- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (313) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org UN SINODO SULLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE E CONTRO L’«APOSTASIA SILENZIOSA»,di Adista Notizie n. 26 del 07/07/2012

UN SINODO SULLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE E CONTRO L’«APOSTASIA SILENZIOSA»

di Adista Notizie n. 26 del 07/07/2012

36769. CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. In molti si dicono cattolici, ma pochi frequentano con assiduità le celebrazioni e ancor meno rispettano e mettono in pratica i dettami morali della Chiesa. Inoltre, la scienza progredisce, con essa cresce il benessere e il senso di onnipotenza e diminuisce il “timor di Dio”. E poi c’è il consumismo e la globalizzazione. A questo si aggiunga la percezione tra i fedeli di una burocratizzazione crescente nella fede e la lunga lista degli scandali sessuali, economici e politici che hanno definitivamente minato la credibilità delle gerarchie ecclesiastiche. E così le società contemporanee credono, oggi più di ieri, in Occidente ma inesorabilmente anche nel Sud del mondo, di poter camminare facendo a meno di Dio. Una parola, forse più di altre, sembra descrivere il grande nemico contemporaneo della fede: secolarizzazione. Ed è proprio questo “male” dilagante che ha motivato l’indizione di un sinodo dei vescovi appositamente dedicato alla “nuova evangelizzazione”, dovere primario e spesso dimenticato di ogni credente.

Il Sinodo si terrà in Vaticano dal 7 al 28 ottobre prossimi e si realizzerà in un periodo molto particolare per tutta la Chiesa di Roma. «Durante il suo svolgimento – spiega nella prefazione dell’Instrumentum Laboris, presentato lo scorso 19 giugno, mons. Nikola Eterovic, arcivescovo titolare di Cibale e segretario Generale del Sinodo dei Vescovi – cade infatti il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, il ventesimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, e si apre l’Anno della Fede, indetto da Papa Benedetto XVI». Eterovicć spiega poi chiaramente gli obiettivi del prossimo Sinodo: «Come sempre, anche oggi l’evangelizzazione ha per finalità la trasmissione della fede», appunto, non solo a chi la fede già ce l’ha e la sta perdendo ma anche a chi non l’ha mai conosciuta (rinnovato slancio della missio ad gentes in terre lontane).

L’impianto dell’Instrumentum Laboris, documento che detterà l’agenda dei lavori durante il Sinodo, è stato compilato tenendo conto delle suggestioni inviate dai vescovi dopo la consegna dei Lineamenta lo scorso marzo e sembra non discostarsi di molto da quest’ultimo documento in quanto a contenuto e stile.

La Chiesa – si legge tra le righe – è “in guerra” con la modernità che, sebbene introduca cambiamenti positivi nella vita delle persone, non fa che indebolire il sistema dei valori tradizionali e allontanare i fedeli dai suoi insegnamenti. E “quindi” da Dio. Il risultato, si legge, «è il diffondersi di un disorientamento che si traduce in forme di sfiducia verso tutto quanto ci è stato trasmesso circa il senso della vita e in una scarsa disponibilità ad aderire in modo totale e senza condizioni a quanto ci è stato consegnato come rivelazione della verità profonda del nostro essere».

Il testo dell’Instrumentum Laboris riconosce che i tempi sono ormai cambiati, che le esigenze della contemporaneità sono diverse, così come sono diversi i linguaggi e i metodi della “trasmissione” della fede, ma quello dell’evangelizzazione è descritto insistentemente come «la priorità del compito che spetta alla Chiesa in questo avvio del nuovo millennio».

E bando ad ogni forma di relativismo. La salvezza passa per l’adesione a Cristo, che avviene tramite l’evangelizzazione per mano della Chiesa cattolica, anche se «spesso si ritiene che ogni tentativo di convincere altri in questioni religiose sia un limite posto alla libertà». «Si pensa che basta aiutare gli uomini a essere più uomini o più fedeli alla propria religione, che basta costruire comunità capaci di operare per la giustizia, la libertà, la pace, la solidarietà. Alcuni sostengono che non si dovrebbe annunciare Cristo a chi non lo conosce, né favorire l’adesione alla Chiesa, poiché sarebbe possibile essere salvati anche senza una conoscenza esplicita di Cristo e senza un’incorporazione formale alla Chiesa».

Non poche sono state le critiche mosse al documento, definito da subito “molto vaticano”: l’occhiolino strizzato ai movimenti, «un altro dono della Provvidenza alla Chiesa»; il rifiuto congenito di valutare la famiglia – «luogo esemplare di evangelizzazione» e di «testimonianza della fede» – come soggetto plurale e ugualmente proficuo; ancora, infine, la mezza autocritica rispetto ai gravi motivi che hanno allontanato molti fedeli negli ultimi anni, come la pedofilia del clero. Il documento parla infatti solo di un generica «esperienza di peccato dei suoi membri» e della «controtestimonianza di alcuni dei suoi membri (infedeltà alla vocazione, scandali, poca sensibilità per i problemi dell’uomo contemporaneo e del mondo attuale)». (giampaolo petrucci)

Articolo tratto da
ADISTA
La redazione di ADISTA si trova in via Acciaioli n.7 - 00186 Roma Telefono +39 06 686.86.92 +39 06 688.019.24 Fax +39 06 686.58.98 E-mail info@adista.it Sito www.adista.it



Giovedě 05 Luglio,2012 Ore: 17:19
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Crisi chiese

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info