- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (434) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org L’ALTRO 8 PER MILLE. QUANTO INCASSANO E COME SPENDONO LE CONFESSIONI DIVERSE DALLA CATTOLICA,di Adista Notizie n. 21 del 02/06/2012

L’ALTRO 8 PER MILLE. QUANTO INCASSANO E COME SPENDONO LE CONFESSIONI DIVERSE DALLA CATTOLICA

di Adista Notizie n. 21 del 02/06/2012

36708. ROMA-ADISTA. Seppur con forze assai ridotte rispetto alla Chiesa cattolica, che non si risparmia quanto a battage pubblicitario, sono partite in questi giorni anche le campagne 8 per mille delle altre confessioni religiose che concorrono alla ripartizione di questi fondi (per ciò che concerne la Chiesa valdese v. Adista Notizie n. 19/12).

“Costruiamo speranze” è il titolo che l’Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste del 7° Giorno ha scelto per la campagna 2012, confermando il suo impegno a «offrire una prospettiva diversa a quanti, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche e di fede, vivono in condizioni di povertà, emarginazione, indigenza, o siano vittime delle dipendenze». «Anche grazie all’utilizzo dei proventi dell’8 per mille – che la Chiesa avventista si fregia di utilizzare «solo per progetti umanitari, sociali, culturali, sanitari e di soccorso» – abbiamo potuto costruire case, strade, scuole, orfanotrofi e ospedali; realizzare interventi umanitari e sociali tra le popolazioni colpite dalla guerra o da disastri naturali in Italia e in più di 80 Paesi del mondo».

Tra le iniziative finanziate con i poco più di 2 milioni di euro ricevuti nel 2011 (dichiarazioni del 2008): il progetto SalutExpò, un check-up gratuito promosso dall’Associazione di volontariato Lega Vita e Salute (una delle onlus gestite dalla Chiesa avventista), cui sono stati devoluti 150mila euro; un centro di accoglienza a Firenze gestito dall’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), cui sono stati destinati 750mila euro; la struttura per anziani non autosufficienti della casa di riposo “Casa mia” di Forlì (altra onlus gestita dalla Chiesa avventista), che ha ricevuto 250mila euro.

È lo slogan “Libera la scelta” ad accompagnare invece da anni la campagna 8 per mille della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi) che, secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2010 ha ricevuto quasi 3 milioni di euro, gestiti per il 60% dalle comunità locali che sviluppano progetti o collaborano ad iniziative di tipo culturale o caritativo; e per il restante 40% dal Concistoro. «In caso di catastrofi umanitarie o per progetti nazionali, la Celi collabora con la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, dando un particolare sostegno all’attività da questa svolta a favore degli immigrati». Quanto ai progetti all’estero, la Celi «si rimette a partner internazionali come il Martin Luther Bund, la Federazione luterana mondiale ed il Gustav Adolf Werk, che garantiscono coi loro progetti, un accurato uso dei fondi».

Alle opere sociali e alla cultura, nel 2010 – ma è una percentuale che rimane costante nel tempo – è andato all’incirca il 15% dei fondi ricevuti; percentuali simili alle missioni all’estero e ai ministri di culto; mentre circa il 48% è stato destinato all’evangelizzazione: figura d’altronde tra i propositi della Celi da supportare con i fondi dell’8 per mille quello di «sostenere e incrementare la sua presenza specifica nel contesto religioso e culturale italiano», partecipando attivamente «alla vita sociale e civile all’insegna del pluralismo».

Quanto alle Assemblee di Dio in Italia, queste, secondo quanto si legge sul loro sito, garantiscono «che ogni centesimo di euro sarà utilizzato unicamente per fini a carattere sociale e umanitario». A gestire questi fondi è il Servizio evangelico di Assistenza sociale delle Assemblee di Dio in Italia (Seas) che «ha sostenuto e sta sostenendo programmi di aiuto sociale, umanitario e di istruzione» in Italia (case di riposo, centri di riabilitazione dei tossicodipendenti, opere di assistenza agli alluvionati e terremotati) e all’estero (in Africa e Asia).

Circa 4 milioni e mezzo di euro ha ricevuto invece, nel 2011, l’Unione delle Comunità ebraiche italiane. «I fondi così ricevuti – ha spiegato ad Adista Dalida Sassun dell’Unione – vengono gestiti in parte dall’Unione stessa, in parte dalle comunità. Con questi fondi finanziamo attività formative e culturali, sia di tipo religioso che non. Per anni, per esempio, abbiamo così sovvenzionato il progetto di integrazione multiculturale “Una cultura in tutte le culture”, rivolto a insegnanti e alunni delle scuole statali. Non c’è un veto riguardo al loro eventuale uso per i ministri di culto, ma questo può avvenire nelle piccole comunità dove il rabbino svolge anche altri ruoli legati all’educazione o a iniziative culturali, di certo non nelle grandi comunità». (ingrid colanicchia)

Articolo tratto da
ADISTA
La redazione di ADISTA si trova in via Acciaioli n.7 - 00186 Roma Telefono +39 06 686.86.92 +39 06 688.019.24 Fax +39 06 686.58.98 E-mail info@adista.it Sito www.adista.it



Mercoledì 30 Maggio,2012 Ore: 19:09
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Crisi chiese

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info