36700. LIMA-ADISTA. I “provvedimenti ambigui” - nell’ambito del conflitto tra l’Università cattolica peruviana e l’arcivescovato di Lima - cui si accennava all’inizio della notizia precedente, sono a carico del cardinale limense Juan Luis Cipriani. Oltre al ricorso al giudice per l’annullamento della vendita di un terreno effettuata dall’Università, il card. Cipriani il 10 maggio scorso ha sospeso dall’«attività pastorale» p. Gastón Garatea, sacerdote da sempre impegnato con i più poveri e per i diritti umani, tanto stimato in Perù da essere stato chiamato a far parte della Commissione di Verità e Riconciliazione e della Tavola Nazionale di Concertazione e Lotta contro la Povertà. La causa?

Mons. Bambarén spiega

Apparentemente, sarebbe nelle affermazioni del sacerdote dell’anno passato a favore delle unioni omosessuali e di ora – nell’intervista al settimanale Caretas (4/4/12) – sul celibato («È stato erroneamente esteso a tutti i sacerdoti») e sul fatto che «moltissime cose» sono da criticare nella Chiesa, perché le gerarchie «si preoccupano di più della legge che non dello Spirito: si parla tanto del canone e non tanto del Vangelo».

In realtà, spiega mons. Luis Bambarén, vescovo emerito di Cimbote, che con Garatea il vescovo «ha  un problema personale, molto aggravato dalla situazione critica della Pucp, l’Università Cattolica» e non bisogna confondere l’arcivescovato di Lima con tutta la Chiesa peruviana (Peru21, 15/5): il provvedimento contro Garatea, che intanto sta ricevendo solidarietà a valanghe, vale solo nella diocesi del card. Cipriani (peraltro nient’affatto nuovo a comminare simili sanzioni, a partire da quella contro il teologo della liberazione Gustavo Gutierrez, ma ne elenca varie altre, su Adital del 15/5, Ardito Vega ne “La injusta sanción a Gastón Garatea”).

Cosa c’entri Garatea con la Pcup è presto detto: ha la carica di assistente della Direzione Accademica dell’Università cattolica in tema di Responsabilità Sociale. Da tale ruolo deve decadere, essendogli ora impedita ogni attività pastorale. Ma a quanto pare la Pucp non prenderà in considerazione questo provvedimento. Addirittura il 9 maggio, forse già a conoscenza della decisione che il cardinale avrebbe reso nota il giorno successivo, ha nominato p. Garatea «professore onorario» per «il suo impegno nella difesa dei diritti umani, dell’uguaglianza e della tolleranza», un atto che l’agenzia cattolica Aciprensa (14/5) definisce «un’aperta sfida all’autorità magisteriale dell’arcivescovo».  (eletta cucuzza)

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Martedì 22 Maggio,2012 Ore: 15:29