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www.ildialogo.org USA: FEDELI RIFIUTANO I PRETI PRECONCILIARI. E IL VESCOVO LI MINACCIA DI INTERDIZIONE,da Adista Notizie n. 19 del 19/05/2012

USA: FEDELI RIFIUTANO I PRETI PRECONCILIARI. E IL VESCOVO LI MINACCIA DI INTERDIZIONE

da Adista Notizie n. 19 del 19/05/2012

36689. MADISON-ADISTA. Divisione fra i fedeli, fondi che calano al punto da far chiudere i battenti alla scuola parrocchiale, un vescovo che minaccia di interdizione i “dissidenti”. È questa la situazione in cui versa la chiesa di St. Mary, a Platteville (Wisconsin), da quando nel giugno del 2010 il vescovo di Madison, mons. Robert Morlino, ne ha affidato la guida a fr. Faustino Ruiz e fr. John Del Priore, della Society of Jesus Christ the Priest (fondata nel 1957 da fr. Alfonso Gálvez con sede a Murcia, in Spagna). Una scelta che a una consistente fetta dei parrocchiani non è piaciuta: i due preti sono accusati di aver introdotto pratiche tradizionaliste, di trasmettere insegnamenti che non hanno niente a che fare con il Concilio Vaticano II, di aver impedito il servizio all’altare alle ragazze, di aver sciolto il gruppo che somministrava la comunione a chi non può muoversi da casa. È dal loro arrivo inoltre che sono drasticamente calate le donazioni in favore della parrocchia, al punto che per la scuola di St. Mary, fondata 77 anni fa, questo sarà l’ultimo anno di attività.

Ma alle proteste dei parrocchiani – che dal 2010 premono sul vescovo per la rimozione dei due preti – mons. Morlino ha risposto sempre picche, arrivando, in una missiva del 25 aprile scorso, a ipotizzare il rischio di interdizione per i dissidenti. «I preti chiamati a servire la vostra comunità – scrive il vescovo – hanno ammesso che alcuni cambiamenti sono stati posti in essere in un modo che da molti è stato percepito come brusco. Ne sono risultati fraintendimenti e instabilità»: «Tutto ciò non è privo di significato e bisogna far sì che la ferita guarisca». «Fin dal principio, qualcuno ha affermato che questi preti non predicano in accordo con i precetti della Chiesa e, in particolare, con quanto si legge nei documenti del Concilio Vaticano II». «Fino ad oggi, tuttavia, non mi sono stati comunicati esempi di insegnamenti o pratiche non conformi al dettato della Chiesa. Sono stato informato solo di casi di ammissibili differenze di stile, di errori umani». «Penso tuttavia che, alla fin fine, la fede cattolica venga insegnata secondo l’appropriata interpretazione del Vaticano II e che, per il resto, si tratti di gusti personali, di voci e pettegolezzi gonfiati, alcuni dei quali possono anche trasformarsi in calunnie che istigano all’odio nei confronti dei vostri preti, della fede, e miei». «Devo avvertirvi con la massima energia che tutto ciò non può proseguire. Lo faccio ora – conclude mons. Morlino annunciando l’invio contestuale di una lista di testi su cui «riflettere nella preghiera» – con la sincera speranza di evitare che vengano emessi avvisi canonici nei prossimi giorni». Seguono due pagine con riferimenti al Catechismo della Chiesa cattolica, alla Lumen Gentium e ad alcuni articoli del Codice di diritto canonico: spicca tra questi il canone n. 1373 che stabilisce di punire «con l’interdetto o altre giuste pene» chi «pubblicamente suscita rivalità e odi da parte dei sudditi contro la Sede Apostolica o l’Ordinario per un atto di potestà o di ministero ecclesiastico, o eccita i sudditi alla disobbedienza nei loro confronti».

La comunità dal canto suo è spaccata. «Non pensavo sarebbe arrivato a tanto», ha commentato Myron Tranel del Consiglio economico della St. Mar (National Catholic Reporter, 2/5), che nel frattempo sta frequentando la messa in altre parrocchie limitrofe: «Credo che molti ora siano più arrabbiati con il vescovo che con i preti». «Tutto ciò non ha niente a che vedere con la religione», ha proseguito. «Si tratta di potere e di controllo. Possono fare ciò che vogliono ma io resto cattolico».

Di altro avviso Gregory Merrick, che ha cominciato a frequentare la St. Mary dopo aver sentito parlare dei due preti: «Si tratta di cambiamenti di stile, non dottrinali», ha detto ancora al National Catholic Reporter (2/5). «Predicano la verità nuda e cruda dei Vangeli». (ingrid colanicchia)

Articolo tratto da
ADISTA
La redazione di ADISTA si trova in via Acciaioli n.7 - 00186 Roma Telefono +39 06 686.86.92 +39 06 688.019.24 Fax +39 06 686.58.98 E-mail info@adista.it Sito www.adista.it



Mercoledì 16 Maggio,2012 Ore: 17:59
 
 
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Crisi chiese

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