36606. LOUVAIN-LA-NEUVE-ADISTA. Al termine di due anni di riflessione e dibattito la Federazione degli scout belgi ha cancellato ogni riferimento a Dio dal testo della “Legge”. Così hanno votato i delegati all’Assemblea federale svoltasi il 2 marzo scorso a Louvain-la-Neuve: l’articolo 4 della Legge  (che insieme alla Promessa delinea i principi fondamentali in base ai quali si aderisce al movimento) non recita più «Lo scout è fratello di tutti, cerca Dio», ma «Lo scout è solidale e un fratello per tutti». Abolita la formulazione precedente che datava 1984, il principio spirituale o «dovere verso Dio» –  che con il principio personale o «dovere verso se stessi» e il principio sociale o «dovere verso gli altri» costituisce l’impegno cui ogni scout è chiamato – è fatto salvo nel testo nuovo di zecca della Promessa, approvato nella medesima sede: «Mi auguro, in animo e coscienza, di unirmi alla fraternità scout mondiale, di rendere il mondo migliore e partecipare alla costruzione della pace. Mi impegno, attraverso il mio sviluppo personale, sociale e spirituale a vivere ogni giorno al meglio i valori della Legge scout».

Modifiche in questo senso erano già state decise negli anni passati dalla Federazione. Nel 1999 l’organismo aveva cambiato nome, passando da “Fédération des Scouts Catholiques” a “Les Scouts-Fédération catholique des Scouts Baden-Powell de Belgique”, relegando al sottotitolo la menzione di «federazione cattolica». Non paghi, nel 2008 hanno scelto la denominazione attuale: “Fédération des Scouts Baden-Powell de Belgique”, più comunemente detti “Les Scouts”. «Storicamente noi siamo un movimento cattolico e ne siamo fieri», commentava Jérôme Walmag, presidente del movimento (v. Adista n. 75/11). «Ciononostante abbiamo sentito che la nostra denominazione poteva essere un ostacolo all’apertura; è spiacevole ma è un dato di fatto. In occasione di un congresso nel 2006 abbiamo rivisto i nostri valori e scritto nero su bianco la nostra volontà di proporre ai giovani uno sviluppo spirituale attivo ma aperto alla differenza».

Le decisioni di oggi si situano nello stesso solco ma non sono state ben accolte dalla Chiesa cattolica belga. Mons. Jean Kockerols, referente per la pastorale dei giovani e vescovo ausiliare di Malines-Bruxelles si è detto «deluso» da questo cambiamento: «La sola modifica sostanziale apportata alla Legge scout è stata la cancellazione del riferimento a Dio», ha detto (Radio Télévision Belge Francophone, 3/3). Questo riferimento sconvolgeva al punto da dover essere sottoposto al voto? Non posso che essere deluso di una simile evoluzione».

In Belgio esistono cinque federazioni di scout e guide, tre francofone e due di lingua olandese, raggruppate nella piattaforma Guide e scout in Belgio, e contano in totale 160mila aderenti, vale a dire circa il 10% della popolazione belga tra i 5 e i 20 anni. (ingrid colanicchia)

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Mercoledì 28 Marzo,2012 Ore: 17:59