- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (284) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org BREVI DA ADISTA,di Adista Notizie n. 5 del 28/01/2012

BREVI DA ADISTA

di Adista Notizie n. 5 del 28/01/2012

CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Partita a ping pong. Dopo la “documentazione” inviata in Vaticano prima di Natale (v. Adista n. 97/11), che tutto era tranne la tanto attesa risposta, i lefebvriani hanno finalmente presentato alla Santa Sede un nuovo documento in risposta al «Preambolo dottrinale» elaborato dalla Commissione Ecclesia Dei lo scorso settembre, contenente i requisiti di fede fondamentali da sottoscrivere ai fini di un’eventuale reintegrazione in seno alla Chiesa. Anche questo testo, così come quello di parte vaticana, è di carattere riservato e non se ne conosce il contenuto. Occorrerà attendere che la Commissione abbia il tempo di esaminarlo, prevedibilmente non prima di febbraio.

L’AQUILA-ADISTA. Chi si accontenta... Buone notizie per il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di L’Aquila, mons. Giovanni D’Ercole, implicato nella maxi inchiesta sui “Fondi Giovanardi” per il sociale, che ha portato all’arresto di due persone ai vertici di una fondazione vicina alla Curia (v. Adista n. 71/11). Raggiunto lui stesso da un avviso di garanzia, mons. D’Ercole era finito sotto la lente della Procura, con l’accusa di aver mentito al pm – quando è stato ascoltato la prima volta come persona informata dei fatti – e di aver consegnato informazioni segrete a Traversi, uno dei due arrestati (v. Adista n. 86/11). Ora, la Procura di L’Aquila ha chiuso le indagini preliminari e ha deciso di archiviare uno dei due capi di imputazione, quello di falsa dichiarazione al pm. Non è però escluso che il vescovo dovrà andare a processo per rispondere del secondo capo d’accusa. «Una responsabilità molto ridotta rispetto a quanto ipotizzato inizialmente», si consola l’arcidiocesi di L’Aquila.

GERUSALEMME-ADISTA. Israele: cristiani in calo. In base all’ultimo rapporto dell’Ufficio Centrale di Statistica, i cristiani in Israele sono solo il 2% della popolazione, ovvero 154.500. L’80,4% di essi (124.218) è arabo cristiano, mentre la restante percentuale riguarda immigrati provenienti dall’ex Urss, etiopi, filippini, rumeni. È a Nazareth la comunità più consistente di cristiani arabi: sono 22mila. Seguono Haifa (13.800) e Gerusalemme (11.600). La maggior parte dei cristiani non arabi risiede a Tel Aviv e dintorni, nella zona di Haifa e nella regione di Gerusalemme.

I cristiani israeliani arrivano più tardi al loro primo matrimonio (dati 2009): a 29,1 anni, circa 1,5 anni in più rispetto agli ebrei, 2 rispetto ai drusi e 3,5 rispetto ai musulmani.

Il numero medio di figli nelle famiglie cristiane è di 2,2 (2,3 nelle famiglie ebraiche; 3,1 in quelle musulmane). Il loro rendimento scolastico è statisticamente il migliore: supera con successo gli esami di maturità il 63% dei cristiani, contro il 58% degli studenti ebrei, il 55% degli studenti drusi e il 46% di studenti musulmani.

Articolo tratto da
ADISTA
La redazione di ADISTA si trova in via Acciaioli n.7 - 00186 Roma Telefono +39 06 686.86.92 +39 06 688.019.24 Fax +39 06 686.58.98 E-mail info@adista.it Sito www.adista.it



Marted́ 24 Gennaio,2012 Ore: 21:40
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Crisi chiese

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info