- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (371) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Papa Ratzinger non tira, la sua politica è un fallimento,

Crisi chiese
Papa Ratzinger non tira, la sua politica è un fallimento

Anche in Germania i tedeschi sono indifferenti alla sua visita e fallisce la ricomposizione con i lefebvriani (alleluia)


 http://www.asca.it/

PAPA IN GERMANIA: 86% DEI TEDESCHI INDIFFERENTE A VISITA

(ASCA-AFP) - Berlino, 14 set - La prossima visita del papa in Germania lascia indifferente l'86% dei tedeschi, che secondo un sondaggio dell'istituto Forsa, pubblicato da Stern, giudicano ''poco importante'' o ''per niente importante'' il primo viaggio ufficiale nel suo paese natale di Benedetto XVI. Di questo parere, sempre secondo i dati della rilevazione, e' anche il 63% di coloro che si professano cattolici.

In Germania, intanto, fa discutere anche la decisione di un tribunale di Berlino, dove Josef Ratzinger effettuera' la prima tappa del suo viaggio di quattro giorni, fra il 22 e il 25 settembre, che ha impedito una marcia dei manifestanti contro il papa dalla Porta di Brandeburgo, alla quale avrebbero dovuto partecipare fra le 15 e le 20 mila persone appartenenti a circa 60 associazioni, da quelle in difesa dei diritti dei gay a quelle dei familiari delle vittime di abusi sessuali commessi dai preti.

Polemiche anche sul previsto intervento di Benedetto XVI in Parlamento, con un gruppo di deputati che ha annunciato il boicottaggio.

Inizialmente festeggiato come il primo papa tedesco in 500 anni, l'immagine di Ratzinger negli ultimi tempi in Germania ha subito un duro colpo per le controversie legate allo scandalo dei preti pedofili, esploso nel paese lo scorso anno.

red-uda/

Si allontana il sogno di Papa Ratzinger
Ricomporre lo scisma lefebvriano

di Franca Giansoldati

CITTA’ DEL VATICANO - Il sogno nel cassetto di Papa Ratzinger di ricomporre quanto prima lo scisma lefebvriano sembra sia destinato ad attendere ancora un po’. Sanare la ferita che causò monsignor Lefebvre e far rientrare nella Chiesa i ’ribelli’ ultratradizionalisti, si sta rivelando più difficile del previsto. Ogni volta che sembra essere in dirittura d’arrivo un accordo, sopraggiungono attese e altri ripensamenti. Stamattina, nel corso di un vertice avvenuto nella sede della Congregazione per la Dottrina della Fede - presenti il cardinale Levada, l’arcivescovo Ladaria, monsignor Pozzo, segretario della Pontificia Commissione «Ecclesia Dei» e monsignor Bernard Fellay, superiore generale della Fraternità sacerdotale San Pio X accompagnato dai reverendi Niklaus Pfluger e Alain-Marc Nély - ha avanzato una piano di rientro ’morbido’, che prevede l’istituzione di una Prelatura, sul modello di quella dell’Opus Dei. Una cornice giuridica che sarebbe in grado di tenere assieme il frastagliato arcipelago dei tradizionalisti che fanno capo alla Fraternità San Pio X. Come unica e imprescindibile condizione posta da Benedetto XVI c’è il riconoscimento dei principi conciliari sanciti nei documenti del Vaticano II.

E proprio questo sembrerebbe essere lo scoglio più grosso che si trova a gestire monsignor Fellay, dato che non tutti i sacerdoti lefebriani sono convinti della bontà del Concilio aperto da Giovanni XXIII per adeguare la Chiesa al mondo moderno. Intanto la proposta del Papa verrà affrontata e discussa all’interno dei lefebvriani e il cammino per far rientrare lo scisma prosegue, mentre i ’pontieri’ non cessano di lavorare per consentire al progetto di realizzarsi. Di strada comunque ne è stata fatta in quella direzione, dalla supplica indirizzata al Papa da parte del superiore generale della Fraternità sacerdotale, alla quale revoca della scomunica ai quattro vescovi consacrati da Lefebvre. Per superare i problemi è stata anche costituito un gruppo di lavoro, una commissione mista di studio, composta da esperti della Fraternità e della Congregazione per la Dottrina della Fede. Gli incontri che finora sono stati fatti sono otto e sono serviti per esporre e approfondire le difficoltà dottrinali essenziali sui temi controversi. Adesso la parola spetta a monsignor Fellay. La storia continua.



Venerdì 16 Settembre,2011 Ore: 16:08
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Crisi chiese

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info