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www.ildialogo.org “QUALE CHIESA?”,(A CURA DI CARLO CASTELLINI E FULVIO BERTOLETTI).

“QUALE CHIESA?”

(A CURA DI CARLO CASTELLINI E FULVIO BERTOLETTI).

QUELLA TRIDENTINA, QUELLA CONCILIARE O QUELLAIDENTITARIA DI GIOVANNI PAOLO II E BENEDETTO XVI? L'INIZIATIVA DELLAFONDAZIONE CLEMENTINA CALZARI TREBESCHI DI BRESCIA.


L'iniziativa culturale di alto livello, portata a termine dalla FONDAZIONE CLEMENTINA CALZARI TREBESCHI, presso il Teatro San Carlino di Brescia, ha avuto per tema:”QUALE CHIESA?”. Le relazioni sono state tenute dal Prof. PAOLO PRODI, dell'Università di Bologna, che ha tracciato le linee portanti della struttura della Chiesa Tridentina; mentre il prof. DANIELE MENOZZI, della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha approfondito gli aspetti peculiari della Chiesa del Concilio; infine IL PROF. GIOVANNI FILORAMO, dell'Università di Torino, ha approfondito gli aspetti della Chiesa identitaria caratterizzata dagli ultimi due pontificati: quellolunghissimo di GIOVANNI PAOLO II e quello da poco intrapreso BENEDETTO XVI. Nella parte introduttiva, che alleghiamo, gli operatori, della Fondazione Clementina Calzari Trebeschi, che porta il nome di una delle vittime illustri della strage di Piazza loggia, intendono chiarire il senso e l'ambito degli interventi dei tre illustri relatori, dei quali in seguito, invieremo parte o un breve riassunto delle loro interessanti e seguite relazioni. (CARLO CASTELLINI E FULVIO BERTOLETTI)

Introduzione
 
 
Nei mesi di febbraio e marzo 2009 la Fondazione Clementina Calzari Trebeschi ha promosso presso il Teatro S. Carlino di Brescia un ciclo di tre incontri sul tema “Quale Chiesa?”. Le tre relazioni furono tenute dal Prof. Paolo Prodi dell’Università di Bologna ( Il paradigma tridentino), dal Prof. Daniele Menozzi dela Scuola Normale Superiore di Pisa ( Il paradigma conciliare) e dal Prof. Giovanni Filoramo dell’Università di Torino (Il paradigma identitario da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI). Il volumetto che viene ora presentato raccoglie i testi delle tre relazioni.
L’intento dell’iniziativa era quello di indagare da un punto di vista storico-categoriale la questione del difficile rapporto tra la Chiesa cattolica e l’età moderna e contemporanea mentre si moltiplicano i dibattiti e gli studi sul nuovo ruolo delle religioni nelle società postsecolari. E’ parsa stimolante l’idea di articolare quel rapporto secondo tre paradigmi o modelli: tridentino, conciliare e identitario. L’ipotesi di lavoro era evidentemente debitrice nei confronti delle ricerche epistemologiche di Thomas Khun, ma anche della originale rielaborazione che ne ha fatto Hans Küng nell’imponente trilogia da lui dedicata alle religioni monoteistiche. Nel nostro caso non si trattava semplicemente di ricostruire in senso cronologico la scansione dei tre paradigmi, ma di mostrare che, come tutti i fenomeni di lunga durata, un modello non nasce quando un altro muore. I paradigmi infatti interagiscono temporalmente in modo più complesso per cui può accadere che il modello tridentino sopravviva mentre si sta affermando quello conciliare, così come può accadere che quello conciliare non abbia ancora potuto sprigionare compiutamente tutta la sua carica innovativa quando quello identitario ha già fatto la sua comparsa. I paradigmi si sovrappongono e continuano a confliggere tra di loro tanto che si potrebbe sostenere che se oggi sembra prevalere quello identitario sono ancora visibili le propaggini di quello tridentino ma anche le speranze deluse di quello conciliare .Mettendo a fuoco il rapporto tra la Chiesa cattolica e la modernità si voleva anche capire perché essa tende sovente a far prevalere la sindrome dell’accerchiamento e della paura a scapito della tensione profetica e messianica.
I promotori del ciclo di incontri sono convinti che anche una associazione culturale laica come la Fondazione Trebeschi, da sempre sensibile alla ricchezza simbolica delle religioni, è chiamata a riflettere in autentica disposizione di dialogo con credenti, non credenti e diversamente credenti su problematiche che, come tutte le questioni di senso, ci coinvolgono profondamente. Se si dovesse compendiare in una formula lo spirito che ha animato questa iniziativa non si saprebbe trovare modo migliore che richiamare il monito di Lessing: “ Se Dio tenesse nella sua mano destra tutta la verità e nella mano sinistra il solo eterno impulso alla verità, seppur con la condizione di dover andare errando per l’eternità, e mi dicesse scegli! Io mi precipiterei umilmente alla sua sinistra e direi: concedimi questa, o Padre! La verità è soltanto per te!”.
 
 
                                                                                    La Fondazione Clementina Calzari Trebeschi
 


Domenica 24 Ottobre,2010 Ore: 14:29
 
 
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