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www.ildialogo.org NON DISTURBATE L'AMORE: “TRA EROS E THANATOS”,DI ERNESTO BALDUCCI

NON DISTURBATE L'AMORE: “TRA EROS E THANATOS”

DI ERNESTO BALDUCCI

CON QUESTO ARTICOLO HA TERMINE IL DOSSIER DI MOSAICO DI PACE CURATO DA DA EMANUELE REBUFFINI, (a cura di Carlo Castellini).
E' lecito o no il piacere? Posta in astratto la questione non ha senso.
Ci si chieda invece se è frutto di un dono o segno di egoismo.
Nella dialettica profetica è carne tanto il corpo quanto l'anima. Ed è carnale tanto l'uomo che vive preda agli istinti, quanto l'uomo dedito soltanto alle ineffabili ricerche della ragione. Nello spirito evangelico, “CARNE” è una categoria esistenziale. Che designa il vivere per sé. Ci sono intellettuali, che secondo il parametro profetico, sono carnali perchè la loro esistenza è centrata sulla ricerca delle sottili dominazioni della mente, con tranquilla indifferenza per gli altri. Anche la ragione è carne se non è tramutata da uno slancio che ponga oltre di sé il senso dell'esistere.
Chi vive per sé è carnale anche se in lui dorme l'impulso degli istinti. E viceversa è sprituale l'uomo che vive con pienezza l'esperienza dell'amore fisico, ma lo fa con uno spirito di oblazione che lo rende dimentico di sé, premuroso soprattutto della gioia degli altri. Porre in modo astratto la questione della liceità del piacere non ha senso.
Se accompagna come momento spontaneo l'esperienza del dono e non diventa momento autonomo ricercato come fine, esso è una ricchezza spirituale. Come si vede, la comprensione profetica confonde le carte, mette in gioco le facili obbiettivazioni di comportamenti che invece vanno valutati in quanto espressione di progetti di vita il cui ventaglio è attraversato dalla linea dirimente del vivere per sé o vivere per il regno, e cioè l'adempimento della pace, della gioia di tutte le creature.
Distinguere CORPO E ANIMA, non ha senso. L'uomo è al cento per cento corpo, e al cento per cento anima. Il corpo mortale è quello che subisce e alimenta l'entropia che governa questo mondo e lo avvia alla distruzione: il corpo spirituale che ha in sé il presentimento della Risurrezione, è quello che accoglie con gioia (con piacere!) l'afflusso degli scambi che corrono tra tutte le creature e si impegna a far si che questo afflusso sia al riparo dalla violenza, da qualunque violenza. Ridurre il corpo dell'altro a oggetto d'uso, magari col semplice tocco dello sguardo, è la prima delle violenze, come ha dimostrato il Divino Marchese. L'oscenità del corpo non è nella sua nudità, è nel suo essere un'ingorda struttura dissipativa che assorbe energia viva e la restituisce morta, sia quando si siede a tavola, sia quando tocca, anzi quando guarda, una donna. Se io accetto di morire perchè gli altri vivano, avrò la vita, se io pur di vivere allargherò attorno a me gli effetti della mia voracità, già ora vivo il mio annientamento.
Il piacere è un dono di EROS ma è anche un'astuzia di THANATOS. C'è un piacere che è come un volo di angeli e c'è un piacere che sembra la risata di un teschio. In ultima istanza, quel che dicono gli psicologi o i moralisti non mi interessa. So che la cifra di tutto è altrove. (ERNESTO BALDUCCI).
QUANDO DUE ESSERI DI STRINGONO
DI PAUL RICOEUR
…..quando due esseri si stringono, non sanno ciò che fanno; non sanno ciò che vogliono; non sanno ciò che cercano; non sanno ciò che trovano. Che significa quel desiderio che li spinge l'uno verso l'altro? E' il desiderio del piacere? Sì certamente. Ma povera risposta; perchè al contempo intuiamo che il piacere non ha il suo senso in se stesso, che esso ha un valore rivelativo.
Ma di che cosa? Noi abbiamo la coscienza viva e oscura che il sesso partecipa a una rete di potenze, le cui armonie cosmiche sono dimenticate ma non abolite; che la vita è ben più che la vita; voglio dire che la vita è ben più che la lotta contro la morte, che un ritardo della scadenza fatale; che la vita è unica, universale, tutta in tutti e che la gioia sessuale fa partecipare a questo mistero; che l'uomo non acquista la sua personalità, da un punto di vista etico o giuridico, se non si rituffa anche nel fiume della vita – questa è la verità del romanticismo come verità della sessualità.
Ma questa coscienza viva è anche coscienza oscura, perchè sappiamo bene che quest'universo al quale partecipa la gioia sessuale è sommerso in noi; che la sessualità è la punta emergente di un'Atlantide sommersa. Di là il suo enigma.
(PAUL RICOEUR). (a cura di Carlo Castellini). (Tratto da LA SEXUALITE'. LA MERVEILLE, L'ERRANCE, L'ENIGME, IN “ESPRIT”, 1960, citato in “IL PAPA E LA SESSUALITA'”, “IL TETTO, maggio-agosto 1994, n. 183-184, pag. 291, (articolo di ELIO RINDONE).



Giovedì 08 Gennaio,2015 Ore: 20:24
 
 
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