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www.ildialogo.org Sette suicidi di preti e/o religiosi cattolici italiani negli ultimi 6 mesi,di Sergio Grande

Il malessere dei preti
Sette suicidi di preti e/o religiosi cattolici italiani negli ultimi 6 mesi

di Sergio Grande

Dal settembre dello scorso anno, in poco più di 6 mesi, si sono suicidati ben 7 preti o religiosi della chiesa cattolica italiana. I loro nomi sono noti e sono stati pubblicati sulla stampa locale dei rispettivi paesi. Noi, per rispetto nei loro confronti, ci limitiamo a citare la data ed il luogo dove è avvenuto il suidicio.

1) 09/09/2010 (Novizio francescano) – Ferrara
2) 23/09/2010  Bergamo
3) 27/11/2010  Bergamo
4) 28/11/2010  (diacono) – Orvieto
5) 28/02/2011  Palermo
6) 08/03/2011  Lucca (Viareggio)
7) 14/03/2011  Bari

Oltre a questi ci sono stati altri casi di preti o religiosi cattolici in Italia morti in circostanze non chiare e che nessuno della gerarchia cattolica ha pensato di chiarire all'opinione pubblica. Di alcuni di loro si sa che stavano passando periodi molto acuti di sofferenza psicologia ma nulla di più è trapelato.

A dire il vero anche su quelli che risultano ufficialmente suicidati poco o nulla si è saputo da parte delle gerarchie cattoliche che in qualche modo facesse emergere i problemi che questi preti hanno vissuto e che li hanno poi portati alla scelta drammatica del suicidio. Si sa che si sono suicidati perchè questa è stata la dichiarazione delle autorità giudiziarie.

I motivi di questo silenzio della gerarchia cattolica sono probabilmente legati al suicidio stesso, che ancora oggi per molti preti o vescovi è una sorta di tabù e lo è ancora di più quando a suicidarsi è un religioso, uno di loro. L'altro aspetto è proprio la status privilegiato di “persona sacra” che la chiesa cattolica attribuisce ai suoi preti che rimangono sacri e intoccabili anche nel caso in cui qualcuno o molti di essi si macchino di aberrazioni, peccati o reati che siano.

Ed il suicidio è sicuramente fra quelle cose che nell'ottica cattolica è negativa, un qualcosa certo da non poter prendere ad esempio e da indicare ai propri fedeli.

Da qui il silenzio su un fenomeno che negli ultimi sei mesi ha assunto gli aspetti di una sorta di vera e propria epidemia, che mette in luce quanto meno l'esistenza di un problema nel clero cattolico italiano.

Ci limitiamo allora a porre una semplice domanda: non sarebbe finalmente il caso di cercare di capire, quanto meno per aiutare quei preti che sono in difficoltà e le comuità che a loro sono affidate?



Marted́ 22 Marzo,2011 Ore: 17:13
 
 
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