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www.ildialogo.org “LE DUE CHIESE”,di Giancarlo Zizola

“LE DUE CHIESE”

di Giancarlo Zizola

Cattolici prove tecniche di risveglio, per uscire dalla notte di ruini. - il collateralismo verso destra non convince piu': laici, sacerdoti e, adesso, anche alcuni vescovi. - la rivolta sommersa contro “atei devoti” e neopaganesimo padano. - riscoprendo giovanni xxiii e il concilio. (a cura di Carlo Castellini).


E' notte fonda per il cattolicesimo italiano, “una cristianità in via di desertificazione”, secondo l'analisi choc di un osservatore francese, JEAN LUC POUTHIER. Eppure I siti cattolici più visitati sono quelli che esibiscono il SACRO CUORE e l'OSTIA con i raggi, le antenne di RADIO MARIA grondano ascolti, PADRE PIO è sempre una star del firmamento dei santi, la SINDONE A TORINO ha battuto ogni record di pellegrini e I santuari rigurgitano di invocazioni.

Nella gran parte dei casi, sonoi fronti di una PIETA' POPOLARE, involontariamente magica e infantile, ma anche spazi nei quali gli individui attingono, nel silenzio, le domande fondamentali, altrove inevase o strozzate. Comunque, tutt'altro che un fenomeno in estinzione, se si incarica di far sapere che la modernità non ha ucciso la sete di credere, malgrado fragilità e intrallazzi della CASTA SACERDOTALE. 

Ma anche la CHIESA UFFICIALE, non ostante il fenomeno dell'invecchiamento del clero e della diminuzione delle ordinazioni (circa 500 l'anno), pare se la passi meglio in Italia che negli altri Paesi europei, se è riuscitta a conservare qui un'esistenza più visibile.

Al punto che si parla di una “ECCEZIONE ITALIANA”, alla secolarizzazione europea: 222 diocesi, circa 31 mila sacerdoti diocesani, 15 mila preti negli ordini religiosi, 100 mila suore. Altrettanto consistente l'ASSOCIAZIONISMO CATTOLICO, forte di circa 5 milioni di aderenti, cioè il 12 per cento della popolazione adulta.

Una vitalità solo apparente? E per quanto tempo ancora l'ITALIA CATTOLICA farà eccezione? Quali le fragilità sommerse? La PRATICA RELIGIOSA è in picchiata: una quantità non indifferente di preti, di religiosi e religiose, se ne vanno, mentre esce di scena la docilità dei fedeli alla'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA in materia di MORALE SESSUALE.

In realtà, le narrazioni più recenti di questa IDENTITA' RELIGIOSA sollevano le bende sulle ferite nascoste, il voltafaccia sulla RIFORMA CONCILIARE, MALDIGERITA, l'inseguimento del patto di stabilità tra CHIESA E DESTRA POLITICA al comando, l'IMBORGHESIMENTO DEL CLERO, LA PERDITA DELLA PROFEZIA, I PRIVILEGI....  

Sarebbero dunque proprio le radici religiose ad essere intaccate, al punto di produrre un cristianesimo contraffatto, come quello degli “ATEI DEVOTI”, o le riscritture dei Vangeli in una NUOVA ERESIA ARIANA su misura del DIO PAGANO DELLA LEGA, che si autoproclama vindice delle RADICI CRISTIANE DELL'OCCIDENTE, ma strappa i poveri e gli immigrati dalle braccia del CROCIFISSO.

Sociologi del rago di FRANCO GARELLI E LUCA DIOTALLEVI, rilasciano i bollettini della notte del cristianesimo in Italia. Non solo la pratica religiosa precipita: più rilevante ancora è che l'appartenenza religiosa si de-istituzionalizza, che il distacco dal sistema Chiesa, e dalle osservanze non sposta verso l'indifferenza, ma piuttosto verso un DIO PIU' INTERIORE, NEL TABERNACOLO DELLA COSCIENZA. “UNA FEDE SENZA RITO, E SENZA CHIESA”, sintetizza FRANCO GARELLI.

Pezzi e bocconi del dispositivo cattolico si ricompongono in nuove combinazioni di senso, pur non mantenendo molto da condividere con l'apparato ecclesiastico. Docente di FILOSOFIA POLITICA alla Pontificia Università Gregoriana, ROCCO D'AMBROSIO, invita a prendere coscienza che “ la società italiana non è più cristianamente ispirata, in termini di costumi, idee, atteggiamenti personali e sociali, leggi e prassi politiche”. Il suo piccolo libro bianco sul CATTOLICESIMO ITALIANO (“CERCASI PROFETI”, La Meridiana, pp. 112, euro 13,50), è un tentativo drammatico di lanciare delle ciambelle di salvataggio alla CHIESA CHE NAUFRAGA. Siamo alle prese con un'ITALIA SCRISTIANIZZATA, O SENZA FEDE” scrive “e questo dato certo obbliga a trasformare la visione e la strategia della Chiesa, se vuole lavorare perchè il cristianesimo abbia futuro”.

Ma questi esiti così deprimenti rinviano a cause che non sono solo esterne, come la PERFIDA SECOLARIZZAZIONE, l'ATEISMO SCIENTIFICO ASSOCIATO AL COMUNISMO, GLI ATTACCHI MEDIATICI CONTRO TRATZINGER: una favola da capro espiatorio che lo stesso papa ha smantellato quando è stata usata in CURIA per minimizzare LA CRISI DEL CLERO PEDOFILO. LE CAUSE DELLA CRISI vanno ricercate più seriamente all'INTERNO DELLA CHIESA, NELLA SUA scarsa disponibilita' a DISCENDERE DAI TRONI, A SPOGLIARSI DELLE PALANDRANE, DEI PRIVILEGI E DEI TITOLI POMPOSI, A USCIRE DALLA PRETESA DELL'AUTOSUFFICIENZA, per riconoscere la portata provvidenziale della “rivoluzione dei soggetti”, e mettersi all'ascolto con umiltà dei loro problemi, delle loro ferite, delle loro ricerche e dei loro punti di vista. Risparmiando l'invettiva di complici del relativismo.

Se una nuova evangelizzazione ci deve essere – dice ad esempio la scrittrice SUSANNA TAMARO - “dovrebbe riguardare prima di tutto gli uomini e le donne della Chiesa, responsabili purtroppo dell'allontanamento dalla fede di tante persone di valore”. Le domande che di recente la scritttrice ha rivolto alla Chiesa sono le stesse di tanti ex-cattolici che si sono lasciati alle spalle messianismi politici, new age, movimenti orientali, per tornare alla fede del Vangelo. E che però, dopo avere vissuto una fase di grande trasporto, non hanno trovato nessun PADRE ad attenderli e si sono di nuovo allontanati. “Non faccio altro”, - ha scritto TAMARO - “che incontrare persone rette e buone che hanno lasciato per sempre la Chiesa dopo esperienze deteriori con i suoi rappresentanti”.

L'ipotesi sulla quale lavora RICCARDO D'AMBROSIO,

e con lui I “CRISTIANI DELLA SOGLIA”, inclusi alcuni vescovi), è che la crisi storica che va disfacendo l'antica struttura, con tutta la sua gloria e boria, ma anche coi suoi santi, rende necessaria anche sul medio periodo, “LA GRANDE CURA DI UMILTA”, della quale, secondo TAMARO, LA CHIESA HA BISOGNO. Le apostasie la salveranno? “LA SALVERA' LA PROFEZIA”, risponde D'AMBROSIO, discepolo del VESCOVO TONINO BELLO, uno dei rari profeti che la CHIESA ITALIANA ha avuto e che, naturalmente, ha provveduto a “LAPIDARE”, nella seconda metà del Novecento (l'altro era PAPA GIOVANNI XXIII).

La sua opinione è che in sfacelo sono quel MODELLO DI CHIESA e quella FORMA COSTANTINIANA DI CRISTIANESIMO, che recuperato dal CARD. CAMILLO RUINI, COME TRADUZIONE ITALIANA DEL TRIONFALISMO WOJTYLIANO, ha puntato sul recupero della POTENZA SOCIALE, DELLA VISIBILITA' e della FORZA TRAINANTE DEL CATTOLICESIMO IN ITALIA. Proprio quando la Chiesa Cattolica si ritrova con i forzieri colmi come mai prima per il gettito dell'8 per mille, essa versa nella maggiore insicurezza.

La CHIESA ITALIANA” - spiega RICCARDO D'AMBROSIO - “nel suo complesso, come nelle sue articolazioni locali (diocesi, parrocchie, ordini religiosi), è sostanzialmente TROPPO RICCA. Anche in questo settore la PROFEZIA SOFFRE VIOLENZA. LA PAROLA PROFETICA ESIGE LA POVERTA' DEI SUOI TESTIMONI PER ESSERE ASCOLTATA.

Parole che richiamano l'amara ironia di HANS PETER OSCHWALD, il Decano dei Vaticanisti tedeschi. “UNA CHIESA TALMENTE RICCA CHE PUO' PERMETTERSI DI FARE A MENO DEI FEDELI”. E D'AMBROSIO incalza:”La mentalità dell'impresa si sta radicando nelle comunità, dove i ricchi facoltosi e potenti “atei devoti” sono troppo di casa, mentre languono formazione permanente, informazione seria e testimonianze scomode sui temi scottanti”.

 

La sua preoccupazione è che il messaggio della Chiesa italiana, si sia ormai così imbrogliato con l'ingerenza nel campo politico da rendere faticosa la sua adesione alle limpide direttive di PAPA RATZINGER, di non immischiarsi negli affari pubblici, sulla scia della netta distinzione raccomandata nella sua prima enciclica., DEUS CARITAS EST.

E' l'operazione di presa di distanza affidata da BENEDETTO XVI al nuovo Presidente della CEI, il CARD. ANGELO BAGNASCO. Impresa delicata e seguita con l'attenzione che merita, condotta più che altro dei BILANCIAMENTI DIPLOMATICI. Tra la CHIESA DELLA CARITAS, evangelicamente schierata con le vittime, e LA CHIESA DEL MEETING DI RIMINI, IL RED CARPET DELL'ALLEANZA DI COMUNIONE E LIBERAZIONE CON I POTERI FORTI. Una deriva ideologica quest'ultima, destinata a sfociare necessariamente nell'INTEGRALISMO, secondo i fautori della nuova riforma cristiana: col pericolo di un corto circuito sui “VALORI NON NEGOZIABILI”, in campo bio-etico, quelli che costano meno e rendono di più in campagna elettorale. Mentre lo stesso BAGNASCO, non esita a ricordare agli immemori che la difesa della vita umana non è selettiva: significa anche diritti dei lavoratori, rispetto per le persone e le giuste aspettative degli immigrati, opposizione a guerre e ingiustizie, leggi a favore dei più deboli e dell'ambiente.

Di fronte alla Chiesa, infatti, non sta più solo un regime politico, ma una TEOLOGIA UTILITARISTICA a uso e consumo del PRINCIPE. E' gestita da un nuovo genere di diaconi, gli ATEI DEVOTI, e continua imperterrita il tentativo di INTEGRARE DIO come chiave di volta del sistema borghese, del tutto funzionale agli interessi dei poteri dominanti. Eppure lo stesso RATZINGER non aveva dubbi, in un'intervista del 1997, a suggerire di abbandonare l'idea di CHIESA NAZIONALE O DI MASSA: “Davanti a noi è probabile che ci sia un'epoca diversa”, diceva - “nella quale il cristianesimo verrà a trovarsi nella situazione del granello di senape, un gruppo di piccole dimensioni, apparentemente ininfluenti, che tuttavia vivono intensamente contro il male e portano nel mondo il bene”.

Anche nelle congiunture tremende delle crisi della sua CHIESA, IL PAPA non ha cessato di avvertire che solo collocando risolutamente la sua azione sul piano spirituale, essa potrebbe preservare la propria alterità, che costituisce la condizione per una migliore efficacia del suo ruolo pubblico e del suo messaggio etico.

L'impressione è che la CHIESA, più cerca l'abbraccio dei poteri, più torna a sentirsi, di nuovo, a disagio con la storia. LA NUOVA GENERAZIONE DI PRETI INTRATTIENE VERSO IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II UN INTERESSE ASTRATTO, STORIOGRAFICO, NON UNA PASSIONE SPIRITUALE COME LE GENERAZIONI CHE LO AVEVANO VISSUTO.

Ho respirato il VENTO DEL CONCILIO, ora mi manca l'ARIA”. Confida un vecchio prete milanese, DON ANGELO CASATI, mentre parla, una sera di fine agosto, a quasi duecento cristiani convenuti a RONCEGNO, NEL TRENTINO, per il trentennale della ROSA BIANCA, l'associazione per la formazione politica che si ispira agli studenti di MONACO, oppositori al nazismo, finiti martiri. Tuttavia la sua conclusione non è nera:”LO SPIRITO ARDE, MALGRADO TUTTO, NELLA NOTTE. C'E' UNA CHIESA INVISIBILE AI PIANI BASSI. UNA CHIESA NON PIRAMIDALE, NON COSTANTINIANA. EGALITARIA, SENZA L'ACCOPPIATA TRA DOMINIO E SERVILISMO”.
 

L'estate 2010 ha messo in scena I primi vagiti di un risveglio della chiesa sommersa, dopo decenni di sonnambulismo clericale. Al FESTIVAL BIBLICO di VICENZA, si è tornati a parlare apertamente di una CHIESA OSPITALE, aperta all'accoglienza, di esigenze spirituali il più delle volte incomplete, di fedi implicite, di aspettative religiose inadeguate e incoerenti, ma che costituiscono per I moderni la via di accesso a Dio. E ci sono novità anche sul fronte gerarchico.

Il CARDINALE DIONIGI TETTAMANZI, non è più il solo a pronunciarsi contro le RUPI TARPEE DI STATO PER IMMIGRATI E ROM. Il VESCOVO DI TREVISO, GIANFRANCO AGOSTINO GARDIN, E QUELLO DI BERGAMO FRANCESCO BESCHI, hanno cominciato a chiarire dalle capitali del potere leghista le ragioni che rendono pericolosa la subalternità alla religione del DIO PADANO.

Serpeggia tra I cattolici un pensiero alternativo, che FAMIGLIA CRISTIANA ha interpretato nella sua critica alle derive berlusconiane e che è alla ricerca di una nuova profezia sulla politica. Al Convegno della PRO CIVITATE CHRISTIANA DI ASSISI, un migliaio di cristiani hanno discusso per cinque giorni di “PASSIONE LAICA E PROFEZIA”.

La COMUNITA' DI SANT'EGIDIO ha dato invece appuntamento a BARCELLONA, in ottobre, per il suo meeting di DIALOGO INTERRELIGIOSO:”Il grande quartiere in cui è urgente operare”, dice il suo fondatore, ANDREA RICCARDI, “è riconnettere la ricostruzione dell'dentità del paese alla cultura, agli ideali e a una visione”.

Una rte di cattolici, “IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO”, si preparava intanto al suo terzo appuntamento nazionale a NAPOLI, per riflettere su un progetto di riforma della Chiesa.

Un altro sito frequentatissimo, gestito dal presidente del MULINO, LUIGI PEDRAZZI, ha deciso di rivisitare gli anni di preparazione al CONCILIO.

Il fuoco arde sotto la cenere”, commenta PEDRAZZI. “Proviamo noi laici a tenerlo vivo, nel caso che i vescovi se lo siano scordato”.

E l'arcivescovo LORIS FRANCESCO CAPOVILLA, ex-segretario di PAPA GIOVANNI XXIII, testimone oculare dell'evento profetico del XX secolo, ha fondato a 95 anni, un'associazione spirituale, il TAE, un acronimo che recita TANTUM AURORA EST: SIAMO SOLO ALL'AURORA. (GIANCARLO ZIZOLA). A CURA DI CARLO CASTELLINI.



Venerdě 12 Novembre,2010 Ore: 15:30
 
 
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