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www.ildialogo.org NON SONO D'ACCORDO CON L'OTTO PER MILLE AI VALDESI,di Ernesto Miragoli

Lettera
NON SONO D'ACCORDO CON L'OTTO PER MILLE AI VALDESI

di Ernesto Miragoli

(8 giugno 2010)

Premesse:
a) non sono d'accordo sull'otto per mille in generale
b) non sono d'accordo in particolare che sia devoluto ad associazioni religiose
c) non ce l'ho con i Valdesi.
Le premesse servono a chiarire il mio pensiero. In questi giorni di preparazione al salasso del versamento delle tasse in seguito alla dichiarazione dei redditi, i quotidiani nazionali ed i network ci stanno martellando invitandoci a favorire, con una semplice firma, questa o quella religione, questo o quell'istituto sociale.
In particolare siamo invitati a firmare per i valdesi con una motivazione che mi pare alquanto fragile. Si dice e si scrive che lo stato italiano si fa esattore per la chiesa cattolica che lucra milioni di euro dall'otto per mille. Si continua facendo intendere che questo è sbagliato e che, piuttosto, sia meglio porre la firma perchè questo otto per mille vada alla chiesa valdese.
Mi sfugge un particolare: se firmo per la chiesa valdese lo stato italiano non si fa esattore per questa chiesa?
E m'interrogo sul motivo per cui i soldi, anzichè alla chiesa cattolica o avventista, debbano essere versati alla chiesa valdese. Che cosa fa questa chiesa di così meritorio per avere la necessità d'essere foraggiata dal denaro del contribuente?
Per quanto ricordo so che Valdesi e Metodisti hanno sempre sostenuto una netta separazione fa Chiesa e Stato. La laicità dello Stato è sempre stata considerata da loro elemento essenziale non solo della convivenza civile ma della stessa libertà della chiesa; così come rifiutano qualsiasi ingerenza dello Stato nella loro vita comunitaria rifiutano qualsiasi privilegio nei confronti di altre organizzazioni presenti nella società.
In base a questi principi le comunità valdesi, come le altre comunità evangeliche, provvedono alle proprie spese: mantenimento dei pastori e diaconi, costruzione dei locali di culto, iniziative sociali. facendo unicamente ricorso alle offerte dei fedeli.
Vorrei sbagliarmi, ma mi pare che uno dei motivi per cui Pietro Valdo si creò la sua chiesa allontanandosi da quella cattolica fu proprio questo: la chiesa di Roma era collusa col potere e col denaro del potere. Alla luce di tutto questo mi sembra del tutto incoerente che i massimi vertici della chiesa valdese abbiano trattato con lo stato italiano per beneficiare di prebende e proventi e, soprattutto, che i giornali ed i media in genere esortino a devolvere a questa chiesa l'otto per mille.
A meno che...a meno che non ci sia un odio latente verso la chiesa cattolica da parte di chi manipola l'opinione pubblica. Beh...se le cose stanno così...si può continuare a lasciarsi lavare il cervello!
E' singolare considerare un fatto: tutti predicano la libera chiesa in libero stato, ma quando si tratta di passare all'incasso e uno dei modi per incassare è trattare col potere, i principi si mettono per un momento da parte e ci si siede al tavolo delle trattative cercando con ogni mezzo di portare a casa le condizioni più vantaggiose. Espletata la bisogna, si torna a predicare i principi.

Ernesto Miragoli
www.webalice.it/miragoli


Marted́ 08 Giugno,2010 Ore: 15:30
 
 
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