Sono appena tornato da Padenghe sul Lago di Garda; avevo fatto tappa a Maguzzano di Lonato, per gustarmi alcuni momenti di silenzio poi avevo partecipato alla celebrazione nella parrocchiale del paese. Avevo portato con me l'opuscoletto che PIERFILIPPO POZZI aveva curato per la Einaudi Stile Libero Extra e dedicato a quattro figure di preti fuori dagli schemi, di cui racconta in maniera succinta vita, testimonianze e spirito di questo quattro moschettieri: DON DARIO CIANI , DON ANDREA GALLO, DON GIACOMO PANIZZA, DON GINO RIGOLDI. Ed ero proprio arrivato al testo che parlava di Don Giacomo Panizza. Il titolo è affermativo, senza punto di domanda: “DOV'È DIO”, e come sottotitolo “Il vangelo quotidiano secondo quattro preti di strada”. Si legge in fretta ma con ricchezza di riflessioni e di spiritualità autentica da assimilare. Mi siedo a tavola ed ascolto la notizia; appare il volto di Don Panizza. Mi siedo al computer e scrivo. Non poteva essere altrimenti. I profeti non possono aspettare. (CARLO CASTELLINI).
“LA VITA E' FATTA DI AMORI CONCRETI”.
Questo è il titoletto che dà alla sua presentazione nell'opuscolo curato da Pierfilippo Pozzi, che ha raccolto il succo delle testimonianze di vita di alcuni preti fuori serie, e fuori dagli schemi. In questo don Giacomo, si trova in buona compagnia dopo DON DARIO CIANI, DON ANDREA GALLO, e seguito da don GINO RIGOLDI.
Il testo non stufa, è ricco di stimoli e di piccole curiosità; ma soprattutto le esperienze di vita di questi uomini che cercano Dio sulle strade degli ultimi, degli emarginati e dei poveri. E quindi le novità sono sempre all'ordine del giorno. Ma per ciò che è accaduto questa sera, intendiamo parlare di lui per intravedere ciò che nella sua vita lo ha condotto a questa eccezionale testimonianza di vita. (Carlo Castellini)
DON GIACOMO PANIZZA è nato nel 1947 a Pontoglio, in provincia di Brescia. E' entrato in seminario a diciannove anni ed è stato ordinato prete nel 1976 a Fermo nelle Marche. Poco tempo dopo si era trasferito in Calabria, a Lamezia Terme, Catanzaro per avviare attività di sostegno a un gruppo di disabili, con i quali, nello stesso anno, ha fondato la comunità Progetto Sud. Da allora le attività si sono moltiplicate e sono nate piccole comunità e cooperative autonome economicamente che operano nei campi più svariati: ambiente, riabilitazione psico-motoria, rom, immigrati, recupero dei tossicodipendenti, Aricoltura e coltivazione di prodotti biologici.
Nel 2002 don GIACOMO ha preso in gestione un immobile sequestrato per 'ndrangheta alla famiglia TORCASIO di Lamezia Terme.
Da allora vive sotto protezione a causa delle continue minacce e degli attacchi subiti, come quando un boss lo avvicinò per dirgli:”PIUTTOSTO CHE FARE ENTRARE I MONGOLOIDI QUI FACCIAMO SALTARE TUTTO IN ARIA”.
Il Progetto, letteralmente circondato da un contesto completamente controllato dal clan, continua a esistere e a crescere.
“Ho incontrato don PANIZZA - racconta PIERFILIPPO POZZI curatore dell'opuscolo della Einaudi Stile Libero Extra da cui traggo queste note - presso l'ex-asilo che ha visto nascere PROGETTO SUD, ed è tuttora comunità residenziale e sede dell'associazione. Una costruzione abbarbicata sulla schiena della collina nel nucleo antico di LAMEZIA TERME. Quando arrivi dalla salita ti rendi conto che quando l'anno scorso hanno manomesso i freni di due vetture della comunità, non è stato solo per procurare un po' di spavento. Ciò non ostante trovi un clima sereno, non curante dell'attenzione che grava su tutti. Ognuno fa secondo le proprie forze, ci sono uffici per gestire le attività, le stanze da letto, la grande sala con la cucina”.
DON GIACOMO PANIZZA – insegna Principi e Fondamenti del Servizio Sociale presso la Facoltà di Scienze Poli8tiche dell'Università della Calabria. Ma questo fatto di cronaca esige ancora un approfondimento della vita di questo testimone scomodo, sul quale torneremo ancora. (CARLO CASTELLINI).

Lunedì 27 Febbraio,2012 Ore: 08:24