Torre Pellice (Torino), 24 agosto 2011 (SSSMV/06) – “Bibbia e libertà”, così il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha riassunto il contributo dei protestanti al processo storico dell'Unità d'Italia, durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Torre Pellice (TO), nell'ambito del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi (21-26 agosto). “Gli evangelici hanno partecipato al Risorgimento con la speranza di creare un'Italia unita e nuova, cioè più libera, più democratica, rinnovata moralmente e spiritualmente”, ha affermato Aquilante. Un impegno e una speranza che hanno accompagnato l'impegno civile e di testimonianza degli evangelici lungo tutti i 150 anni dell'Italia unita, “un impegno - ha detto Aquilante – sempre ispirato dalla parola critica dell'Evangelo”. Aquilante ha quindi sottolineato come questo Centocinquantenario sia anche l'occasione per riflettere sulla crisi economica e morale che l'Italia sta attraversando, “una crisi di sistema e culturale che richiede la ricostruzione del patto di convivenza tra cittadini. Un importante banco di prova della qualità della nostra democrazia è sicuramente la capacità di vivere in una società multiculturale, e di accogliere e integrare i migranti. A questo proposito ricordo che la FCEI ha aderito alla Campagna di diritto di cittadinanza 'L'Italia sono anch'io'”, che dal prossimo autunno inizierà una raccolta firme per una legge popolare sulla riforma della normativa sulla cittadinanza, e per il riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni locali ai migranti regolari. “Si tratta di un'iniziativa che vede insieme tutti coloro che, indipendentemente dalle diverse provenienze, sono oggi in Italia assetati e affamati di giustizia”, ha concluso Aquilante.
Nella stessa conferenza stampa è intervenuto Mario Cignoni, membro del Sinodo ed esponente della Società biblica italiana. “Un contributo importante portato dagli evangelici che hanno partecipato al Risorgimento è stata la diffusione della Bibbia nel nostro Paese e la proposta di un modo diverso di essere cristiani - ha spiegato Cignoni -. La proposta evangelica è quella della predicazione del Cristo che incontriamo nei vangeli, del libero esame delle scritture, e di una chiesa che ha sostituito alla garanzia infallibile del sacerdozio il rischio della 'Sola fede'”. E' un programma di fede, ma con ricadute non indifferenti per il modo di intendere la propria vita di cittadini: ”Il rapporto diretto con le Scritture – ha aggiunto Cignoni – rappresenta nel contesto odierno una difesa contro impostazioni gerarchiche e dogmatiche che piovono dall'alto, istituisce un collegamento con la laicità delle istituzioni, il pluralismo dei contributi e l'autentica libertà religiosa”. Questa proposta del cristianesimo evangelico è valida ancor oggi tanto che il Sinodo ha votato un ordine del giorno per una campagna di evangelizzazione nazionale, coordinato dalla Tavola valdese e da attuarsi entro il prossimo Sinodo. (NEV/CS42)
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 SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI
Torre Pellice (Torino), 21-26 agosto 2011
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Mercoledì 24 Agosto,2011 Ore: 17:10