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www.ildialogo.org Christiane Groeben: “Ascoltare la Parola di Dio e osservare i cambiamenti sociali”,a cura di Luca Baratto

INTERVISTA
Christiane Groeben: “Ascoltare la Parola di Dio e osservare i cambiamenti sociali”

a cura di Luca Baratto

Sinodo della Chiesa Luterana in Italia


Roma (NEV), 11 maggio 2011 - Dal 12 al 15 maggio prossimo si tiene a Roma il Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI). Una cinquantina di deputati, tra laici e pastori, discuteranno di questioni legate alla vita della chiesa, alle priorità per il lavoro futuro e alla testimonianza evangelica nella società. Per avere un'idea più dettagliata dei lavori, abbiamo intervistato la presidente del Sinodo, Christiane Groeben.

All'ordine del giorno del Sinodo ritorna il tema della benedizione delle “unioni di vita non tradizionali” di persone etero e omosessuali, già dibattuto lo scorso anno. Ci può ricordare quali sono state le decisioni prese nel 2010 e spiegarci come questo argomento verrà ripreso nei prossimi giorni?

L’anno scorso il Sinodo, con riferimento a una delibera del 2003, ha confermato che le coppie dello stesso sesso che vivono un legame vincolante di convivenza sono accompagnate nel loro percorso come qualsiasi altro membro di chiesa, e che questo accompagnamento può includere anche un culto di benedizione. Il Sinodo aveva, inoltre, incaricato un’apposita commissione di preparare una documentazione che potesse servire a informare ogni membro della nostra chiesa della decisione del Sinodo, dando a loro anche la possibilità di informarsi più in dettaglio su ragionamenti e argomentazioni. Non si trattava di esprimersi pro o contro la benedizione - non era un referendum - ma piuttosto l’inizio di un processo per rendere i singoli membri consapevoli della presa di posizione del Sinodo. La documentazione preparata per le comunità è poi confluita in un documento che sarà portato alla votazione del Sinodo per diventare una presa di posizione della CELI. Con questo la CELI si esprimerà a favore della benedizione di persone etero e omosessuali in comunioni di vita particolari. Ascoltando la Parola di Dio e osservando i cambiamenti sociali assolve così al suo compito di accompagnare i cristiani nel loro percorso di vita.

Tra le diverse commissioni che relazioneranno al Sinodo compare anche quella istituita per la definizione di una liturgia comune per i matrimoni interconfessionali tra cattolici e luterani. A che punto è il lavoro riguardo a questo significativo aspetto del dialogo ecumenico?

La Commissione ha elaborato diversi requisiti e criteri per poter entrare in un proficuo lavoro bilaterale di elaborazione liturgica. A causa del cambio al vertice della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI e del rinnovo della stessa Commissione, non si è ancora arrivati all’avvio di opportune consultazioni. Nel febbraio 2011, il nuovo presidente, mons. Mansueto Bianchi, ha comunque chiaramente manifestato l’intenzione della CEI di intraprendere il percorso auspicato dal nostro Sinodo. Siamo quindi fiduciosi di poter presto avviare opportune consultazioni e lo studio della tematica proposta, nonché giungere all’eventuale formazione di una “Consulta evangelica luterana/cattolica”.

Nel calendario dei lavori una serata sarà dedicata al nuovo innario bilingue tedesco/italiano della CELI; da un punto di vista amministrativo i sinodali discuteranno dell'ipotesi di avere un corpo pastorale interamente interno alla CELI e non più dipendente dalla Germania. Sono nuovi passi verso un sempre maggiore radicamento nel tessuto italiano della CELI?

Nella CELI abbiamo due lingue ufficiali, l’italiano e il tedesco, ma è stato sempre difficile, cantare e pregare insieme in lingue diverse. Dopo molti anni di lavoro con scelte spesso difficili abbiamo oggi finalmente un innario perfettamente bilingue nei canti, nei salmi, nelle preghiere, nei testi liturgici e negli indici. Questo per noi è un bellissimo punto d’arrivo, un segno dell’unità nella diversità, l’unità nella fede nella diversità delle parole con le quali esprimiamo questa fede. In gruppi di lavoro vogliamo anche scoprire insieme questo innario, con particolare attenzione verso le forme di benedizione nella musica e nella parola.

Per quanto riguarda il corpo pastorale, siamo solo all’inizio. Lo scopo non è di poter sostituire a un certo punto un sistema (quello dei pastori inviati per un tempo determinato) con un altro, cioè con soli pastori permanenti o a tempo indeterminato. Sogniamo piuttosto un equilibrio tra cambio ed innovazione da un lato e continuità e radici permanenti dall’altro. Un’apposita commissione presenterà al Sinodo una prima valutazione dei criteri per trovare le persone delle quali la nostra Chiesa avrà bisogno.



Sabato 14 Maggio,2011 Ore: 20:06
 
 
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