Dal 1861 ad oggi le battaglie degli evangelici per libertà di coscienza, laicità e pluralismo religioso

 

Roma (NEV), 9 febbraio 2011 - Il 17 febbraio è per antonomasia la festa dei protestanti italiani. Una festa civile piuttosto che religiosa perché ricorda la firma, nell'anno 1848, delle Lettere Patenti con cui il re Carlo Alberto estendeva i diritti civili ai suoi sudditi valdesi. La decisione fu accolta dalla popolazione valdese del Piemonte con grande entusiasmo e salutata con una festa attorno a dei grandi falò. La tradizione dei "Falò della libertà" continua ancora oggi e anche quest'anno se ne accenderanno moltissimi non solo nei luoghi storici della presenza valdese, ma anche in altre località della penisola dove esiste una presenza protestante.

Dalla festa del “XVII Febbraio” è nata la “Settimana della libertà”, dedicata dai protestanti italiani alla riflessione sui temi che riguardano l'impegno nella società. Una riflessione che quest'anno è dedicata ai 150 anni dell'Italia unita, alle speranze e ai temi forti, quali la libertà di coscienza, la laicità, il pluralismo religioso, che hanno accompagnato gli evangelici italiani dal Risorgimento alla Repubblica. Tra le tante iniziative in programma (vedi appuntamenti), ne segnaliamo alcune. Sabato 12 a Torino, con la conferenza di Giorgio Bouchard e Stefano Gagliano “Gli evangelici e il Risorgimento”, prende il via la rassegna di incontri mensili “Dialoghi risorgimentali. L'Evangelo per fare gli italiani”. Organizzata dall'Associazione evangelica “Più dell'oro” e dal Centro culturale “Arturo Pascal”, l'iniziativa vuole promuovere “una riflessione storica, ma non solo - spiegano gli organizzatori -, sulla presenza delle minoranze in Italia dal Risorgimento a oggi e sul loro ruolo nelle società contemporanee”. Nella stessa giornata a Bergamo, la presidente dell'Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI) Alessandra Trotta, interverrà insieme a Valdo Spini sul tema “Protestantesimo e libertà nell'Italia di oggi”; mentre a Verona (lunedì 14) e a Mantova (martedì 15) il pastore Emanuele Fiume, coordinatore della Commissione sinodale dell'Unione delle chiese metodiste e valdesi per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, terrà la conferenza “Risorgimento e protestanti dal 1861 ad oggi”. A Milano, giovedì 17 è la Consulta cittadina per la laicità delle istituzioni ad organizzare una tavola rotonda per il XVII Febbraio: Giornata della libertà religiosa, di pensiero, di opinione. Con il titolo di "150 anni di unità: laicità e democrazia a Milano" Asfa Mahmoud, presidente della Casa della cultura islamica, Monica Fabbri, membro della Commissione bioetica della Tavola valdese, Ivan Scalfarotto, vice-presidente del PD, e Barbara Randazzo, docente di giurisprudenza costituzionale, discuteranno di luoghi di culto per le comunità di fede presenti nel territorio, testamento biologico, diritti delle nuove famiglie e coppie di fatto, simboli religiosi nei luoghi pubblici.

Per chi invece vuole seguire le celebrazioni del XVII Febbraio nelle Valli valdesi, il Centro culturale valdese di Torre Pellice (TO) propone due visite guidate - “La notte dei fuochi” e “Alla scoperta dei valdesi” - per il 16 febbraio, giornata dei tradizionali falò (per informazioni e prenotazioni: www.fondazionevaldese.org).

Per presentare le iniziative delle chiese evangeliche il prossimo 16 febbraio l'Agenzia NEV organizza una conferenza stampa dal titolo "Scelte di fede e di libertà. Gli evangelici a 150 anni dall'Unità d'Italia". Alle 13.30 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, in via della Missione 4 a Roma. Con Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI); lo storico Adriano Prosperi; nonché i curatori del volume edito dalla Claudiana "Scelte di fede e di libertà. Profili di evangelici nell’Italia unita", Dora Bognandi (Unione delle chiese cristiane avventiste del Settimo Giorno), e il valdese Mario Cignoni (Società Biblica Italiana).

 

Un libro e una mostra presentano temi e personaggi dell'evangelismo italiano dal 1861 ad oggi

 

Roma (NEV), 9 febbraio 2011 – La festa del XVII Febbraio è di per sé un evento risorgimentale: essa ricorda il giorno in cui nel 1848 re Carlo Alberto, con le sue Lettere patenti, concesse le libertà civili ai suoi sudditi valdesi. Con il 1861, anno dell'Unità d'Italia, quelle leggi vennero estese al Regno appena costituito, consentendo la libera circolazione della Bibbia e l’estensione di una certa libertà religiosa in tutta la penisola, rendendo giuridicamente possibile anche in Italia una scelta di fede libera e personale. “Dal 1861 è stata data agli italiani la possibilità di non essere né cattolici né atei, ma evangelici”, scrive Mario Cignoni nell'introduzione a “Scelte di fede e di libertà. Profili di evangelici nell’Italia unita” (ed. Claudiana, pagg. 224, euro 15), il volume che presenta i ritratti di alcuni personaggi italiani che tra l'800 e il ’900 abbracciarono liberamente e consapevolmente la fede evangelica. Pubblicato nella collana della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e promosso insieme all'Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (UICCA) e alla Federazione delle chiese pentecostali (FCP), il volume, curato dallo stesso Cignoni e da Dora Bognandi, presenta nomi noti e meno noti di 'convertiti' all'evangelismo: dal conte Piero Guicciardini fondatore delle chiese dei Fratelli al poeta Dante Gabriel Rossetti; dal cantastorie Stefano Cereghino al cappellano garibaldino Alessandro Gavazzi; dal filosofo Giuseppe Gangale a Jacopo Lombardini martire a Mauthausen, al pastore pentecostale Roberto Bracco arrestato 17 volte dalla polizia fascista. Storie di testimonianze evangeliche lunghe 150 anni che verranno presentate il prossimo 17 febbraio dal pastore Massimo Aquilante, presidente della FCEI, e dal prof. Grado G. Merlo, ordinario di storia del cristianesimo alla Statale di Milano, in un incontro a Roma, presso la chiesa valdese di via IV Novembre. Tra i molti autori del libro, ricordiamo Valdo Benecchi, Giorgio Bouchard, Rosanna Ciappa, Emanuele Fiume, Gianni Long, Domenico Maselli, Carmine Napolitano, Silvana Nitti, Tiziano Rimoldi.

Più specificamente sul rapporto tra protestanti e processo di unificazione del Paese, il Centro culturale valdese di Torre Pellice (TO) ha allestito la mostra itinerante “Evangelici e Risorgimento”. La mostra ha una finalità principalmente didattica per la comprensione del contributo degli evangelici al processo di trasformazione politica, sociale e culturale che culminò nell’Unità nazionale. I principali temi affrontati sono: l’apporto dei protestanti alle guerre d’indipendenza; i personaggi del periodo risorgimentale; il ruolo dei valdesi nella fondazione della Croce Rossa; la diffusione dell’alfabetizzazione; la produzione editoriale; il ruolo delle donne; il ruolo politico ed economico delle minoranze straniere e degli imprenditori protestanti negli Stati preunitari; la diffusione della Bibbia nel territorio italiano. La mostra accompagnerà in tutto il 2011 le iniziative degli evangelici per il Centocinquantenario dell'Unità e verrà esposta presso centri culturali, chiese, comuni e associazioni. E’ possibile consultare un calendario degli eventi evangelici dedicati al Centocinquantenario in Italia sul sito: www.fondazionevaldese.org. A Torre Pellice la mostra sarà visitabile presso la sede del Centro culturale, via Beckwith 3, dal 12 febbraio al 15 dicembre 2011.