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www.ildialogo.org Assemblea delle chiese battista italiane,di Agenzia NEV del 3/11/2010

Assemblea delle chiese battista italiane

di Agenzia NEV del 3/11/2010

Assemblea battista/1. Il pastore Raffaele Volpe è il nuovo presidente dell’Unione battista
Servizio e collegialità, le parole chiave del discorso del neo presidente
 
Roma (NEV), 3 novembre 2010 – Il pastore Raffaele Volpe è il nuovo presidente del Comitato esecutivo (CE) dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI). Ad eleggerlo i 105 membri della 41a Assemblea generale dell’UCEBI, riuniti a Chianciano (Siena) dal 29 ottobre al 1° novembre. Volpe sostituisce la pastora Anna Maffei che ha concluso il suo terzo mandato biennale, il massimo consentito dai regolamenti per la carica di presidente.
Quarantanove anni, sposato, con un figlio di 12 anni, Volpe è attualmente il pastore della chiesa battista di Firenze. In passato ha svolto il suo ministero pastorale nelle chiese siciliane di Siracusa, Floridia e Lentini, ed è stato presidente del Collegio pastorale battista. Nel 2006 è entrato a far parte del CE dell’UCEBI.
Nel suo discorso di ringraziamento Volpe ha voluto sottolineare il carattere di servizio e collegialità che comporta la carica di presidente dell’Unione. “Oggi viviamo in una società estremamente personalizzata in cui a contare è l’immagine del leader. Non è così nelle nostre chiese – ha affermato Volpe -, dove può accadere di essere chiamati per un periodo limitato della propria vita a svolgere dei compiti particolari. Compiti che ognuno di noi assume con tutte le proprie fragilità ma anche con la consapevolezza di far parte di un’Unione i cui membri operano realmente insieme, per permettere all’amore di Dio di rivelarsi in quel che facciamo”. Volpe ha quindi ringraziato la presidente uscente, pastora Anna Maffei, e tutti i membri del CE “dai quali – ha sottolineato il nuovo presidente - negli ultimi due anni ho imparato molte cose sul difficile lavoro di amministrazione dell’Unione. Non voglio nemmeno dimenticare i vincoli di fraternità che ci legano alle chiese che camminano e testimoniano insieme a noi, in particolare quelle valdesi e metodiste con cui vent’anni fa abbiamo sottoscritto un patto di reciproco riconoscimento e collaborazione. Solo ricordandoci queste ricchezze e del fatto che siamo veramente un’Unione potremo, insieme, far fronte al lavoro che ci sta davanti”.
I delegati hanno eletto alla vice presidenza del CE dell'UCEBI, Giovanni Arcidiacono; gli altri membri eletti sono: Emanuele Casalino, Elizabeth Green, Ruggiero Lattanzio, Edouard Kibongui, Dunia Magherini, Paolo Mescia, Giuseppe Miglio.
 
 
Assemblea battista/2. “Fatevi coraggio, io ho vinto il mondo”
 
Roma (NEV), 3 novembre 2010 - La 41a Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) (Chianciano, Siena, 29 ottobre-1 novembre), si è aperta con un culto presieduto dalla pastora Anna Maffei, presidente uscente del Comitato esecutivo dell'UCEBI. Maffei ha predicato sulle parole di Gesù che hanno fatto da motto all'intera Assemblea: “Fatevi coraggio: io ho vinto il mondo” (Giovanni 16.33). I lavori assembleari hanno preso il via dopo l'elezione della presidente, Erica Naselli, e della vice presidente, Stefania Consoli. E’ la prima volta che un’Assemblea battista viene diretta da un seggio completamente al femminile.
Tra i primi punti all'ordine del giorno è stata la stipula di 9 nuove convenzioni con altrettante chiese locali che entrano a far parte dell'ordinamento dell'UCEBI, ben 8 delle quali "etniche" o prevalentemente “etniche”, a sottolineare il carattere sempre più multiculturale dell'UCEBI. La famiglia battista italiana si arricchisce così di nuovi fratelli e sorelle provenienti dall’Asia, dall’Africa e dall’America del sud.
L’Assemblea ha quindi discusso la relazione del Comitato esecutivo (CE) dell’UCEBI, approvandone l’operato a larga maggioranza, e la mozione programmatica che definisce le priorità del lavoro dell’Unione del prossimo biennio. Parte della discussione ha riguardato le proposte emerse dal Convegno sul documento “Obbiettivo SMS: per una Sostenibilità Missionaria e Solidale dell'UCEBI”, che il 28 ottobre ha preceduto l’apertura dell’Assemblea
L'Assemblea ha inoltre ricevuto il saluto di alcuni dei numerosi ospiti ed osservatori dall'Italia e dall'estero che hanno seguito i lavori; tra questi, il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI); Paul Montacute del Baptist World Aid, l’agenzia di aiuto e soccorso dei battisti mondiali; mons. Mansueto Bianchi in rappresentanza della Commissione per l’ecumenismo della Conferenza episcopale italiana (CEI); il pastore Ulrich Eckert vice decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), il pastore Franco Evangelisti dell’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (UICCA), Carmine Napolitano, della Federazione delle chiese pentecostali.
 
 
Assemblea battista/3. Giustizia economica, clima di intolleranza verso i migranti e minoranze
Queste alcune delle mozioni approvate dall’Assemblea
 
Roma (NEV), 3 novembre 2010 – La giustizia economica e la preoccupazione per il clima di intolleranza che pervade il nostro Paese sono stati i temi di alcune delle mozioni approvate dalla 41a Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista in Italia (UCEBI) svoltasi a Chianciano Terme (Siena) dal 29 ottobre al 1° novembre.
L’Assemblea ha espresso “viva preoccupazione per il clima di crescente intolleranza” che colpisce le fasce più deboli della popolazione, in particolare, “gli immigrati e i richiedenti asilo, le minoranze etniche e le minoranze sessuali. Un’intolleranza, recita la mozione approvata, che è “frutto di una propaganda tesa a costruire una società segregata in cui i diritti non sono uguali per tutti”, e che per questo “contraddice e nega la volontà di liberazione e salvezza dell’Evangelo che è pace, giustizia e dignità per ogni essere umano”. L’Assemblea chiama dunque le chiese alla “resistenza contro ogni pratica disumanizzante” e contro ogni “politica discriminatoria”, come pure a “denunciare pubblicamente ogni forma di sfruttamento operato da organizzazioni criminali e mafiose”.
Anche la giustizia economica è stata tra le preoccupazioni dell’Assemblea. In una mozione approvata a larga maggioranza, l’Assemblea non ha esitato a definire “demoniache le forze e le strutture economiche tendenti a garantire maggiore ricchezza e potere a pochissimi a scapito di miliardi di persone costrette a pagare per il consumo e il godimento per pochi”. L’Assemblea chiede che prosegua nelle chiese il processo di coscientizzazione e di denuncia delle strutture economiche ingiuste, e invita le chiese a pensare e sostenere iniziative di economia di condivisione, dando così testimonianza dell’annuncio di salvezza contenuto nell’evangelo.
L’assemblea si è conclusa con un culto per ricordare il ventesimo anniversario del patto di reciproco riconoscimento delle chiese battiste, metodiste e valdesi in Italia. La predicazione è stata affidata alla pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese, mentre la Cena del Signore è stata presieduta da Alessandra Trotta, presidente dell'Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI).
 
 
Assemblea battista/4. L’Assemblea rinnova l’impegno dell’UCEBI per il progetto Zimbabwe
Dagli aiuti all’ospedale del Sanyati alle adozioni a distanza
 
Roma (NEV), 3 novembre 2010 – La riconferma del progetto Zimbabwe è stata una delle decisioni più sentite della 41a Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista in Italia (UCEBI) (Chianciano, Siena, 28 ottobre-1° novembre).
Iniziata ufficialmente quattro anni fa dopo alcune visite nel paese africano da parte di rappresentanti dell’UCEBI, “la collaborazione con la Convenzione battista dello Zimbabwe è nata come espressione concreta dell’impegno della nostra Unione a favore degli Obbiettivi ONU del Millennio, in particolare quello di sradicare la povertà. - ha spiegato Anna Maffei, presidente uscente del Comitato esecutivo (CE) dell’UCEBI -. Abbiamo quindi scelto di entrare in contatto con uno dei paesi più poveri del mondo per dare un volto a quelli che sarebbero altrimenti rimasti soltanto dei numeri”.
Il progetto Zimbabwe è partito nel 2006 con il sostegno all’ospedale battista del Sanyati, un’area rurale tra le più povere del paese africano. “Uno dei problemi maggiori dell’ospedale era l’assenza di medici zimbabwani disposti a vivere e lavorare in una zona estremamente disagiata - racconta Maffei -. L’ospedale aveva solo dottori missionari, la cui presenza non era sempre garantita. Il nostro aiuto è stato inizialmente di creare le condizioni affinché dei medici locali potessero rimanere a Sanyati”. Dopo l’ospedale sono nati altri progetti, tra cui, l’adozione di bambini a distanza, in un paese che ha oltre un milione di orfani soprattutto a causa della pandemia dell’HIV/AIDS; la costruzione di pozzi d’acqua potabile; le case famiglia del progetto Ester.
Il pastore Chamunorwah Chimoro, referente locale del progetto Zimbabwe, in un intervento tenuto durante i lavori dell’Assemblea ha ricordato, quale punto di forza del progetto, il fatto che tutte le iniziative sono portate avanti da referenti locali, pastori e operatori dello Zimbabwe. “Abbiamo scelto di non inviare alcun missionario – conferma Maffei – ma di affidarci agli operatori indicati dalle chiese dello Zimbabwe”. “Questa prospettiva – ha fatto eco Chimoro - rispetta un principio molto importante per noi africani, e cioè che tutto ciò che non è fatto con noi, non è per noi”.
Insieme al pastore Chimoro erano presenti all’Assemblea il professor Henry Mugabe decano del seminario teologico battista di Gweru, e il pastore Muno Chirovamavi, responsabile del Centro nutrizionale a favore degli orfani della città di Tafara.


Giovedì 04 Novembre,2010 Ore: 14:48
 
 
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