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www.ildialogo.org SPECIALE SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI,di Agenzia NEV del 1 settembre 2010

SPECIALE SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI

di Agenzia NEV del 1 settembre 2010

Sinodo/1. Maria Bonafede: “Camminare insieme nell'ascolto di Dio e degli altri”
Riconfermata per un altro anno moderatora della Tavola valdese
Roma (NEV), 1 settembre 2010 – Accoglienza, fraternità, scambio, condivisione: queste le parole chiave del discorso della pastora Maria Bonafede, rieletta per un altro anno moderatora della Tavola valdese, pronunciato venerdì scorso nell'aula sinodale della Casa valdese di Torre Pellice (TO), dove - dal 22 al 27 agosto – si è svolto il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, presieduto quest’anno dal giudice Marco Bouchard.
Un discorso che non ha nascosto le difficoltà del camminare insieme, difficoltà sperimentate nel corso di questo Sinodo con al centro dell'attenzione la benedizione di coppie dello stesso sesso: “Abbiamo vissuto cinque giorni intensi di confronto e scontro, su temi importanti che investono sia la vita della chiesa che quella delle persone. Il Sinodo ha dimostrato che il modo di procedere è quello di non perdere mai di vista il valore dell'accoglienza”.
Per la moderatora Bonafede il Sinodo si è assunto una grande responsabilità aprendo alla benedizione delle coppie dello stesso sesso (vedi notizie seguenti). Una decisione che non chiude il dibattito, ma che andrà ulteriormente approfondita e verificata nella prassi. “Vogliamo essere una chiesa che vive nel confronto e del confronto, senza mai mettere un punto ai ragionamenti, bensì una virgola”, ha affermato Bonafede.
Il Sinodo quest'anno ha posto l'accento anche sull'accoglienza degli immigrati, che a migliaia stanno bussando alle porte delle chiese valdesi e metodiste italiane. “Accoglienza significa anche arricchimento – ha proseguito Bonafede -. Che cos'è la fede se non l'incontro? L'incontro che cambia, trasforma e arricchisce la vita di chi la riceve. 'Sinodo' vuol dire esattamente questo: camminare insieme, ascoltando la parola di Dio, ma anche le parole e i silenzi delle persone. Abbiamo bisogno gli uni degli altri”. Al tema di “Essere chiesa insieme” la Tavola valdese ha dedicato lunedì 23 agosto una serata-evento di testimonianza, musica e preghiera svoltasi nel tempio valdese di Torre Pellice. Scopo dell'iniziativa era sottolineare il carattere multietnico delle chiese evangeliche in Italia, come ha ricordato Bonafede.
Guardando poi al paese, “che attraversa una profonda crisi morale e politica”, ma anche ai 150 anni dell'Unità d'Italia e ai valori risorgimentali, la moderatora così ha concluso: “vogliamo un paese unito, plurale, laico e democratico”. E citando la lettera di Paolo ai Romani (12): “Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite”. Il Sinodo si è concluso con un culto liturgico di Santa Cena presso il tempio di Torre Pellice.
Il Sinodo si era aperto domenica 22 agosto con un culto solenne presieduto dalla pastora Letizia Tomassone, vice presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Il messaggio dell'evangelo è quello di un “Dio che sconfigge il male e l'ingiustizia e porta guarigione e pace”, aveva detto nella sua predicazione prendendo spunto da Luca 10:17-24. Durante il culto è stato consacrato al ministero pastorale Michel Charbonnier, che ha sottoscritto l’antica confessione di fede del 1655. Numerosi gli ospiti italiani e stranieri che hanno seguito i lavori sinodali, tra cui il pastore Agbenoxevi Mawuli Awanyoh, moderatore della Chiesa evangelica presbiteriana del Togo; il pastore Laurent Schlumberger, presidente del Consiglio nazionale della Chiesa riformata di Francia; e il vescovo di Pinerolo, mons. Piergiorgio Debernardi, membro della Commissione per l'ecumenismo e il dialogo della CEI.
Membri della Tavola valdese sono stati eletti: Daniela Manfrini (vicemoderatora), Giovanni Anziani, Adriano Bertolini, Giuseppe Ficara, Aldo Lausarot, Ruggero Mica. Alessandra Trotta è stata rieletta alla presidenza dell'Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI), mentre presidente della Commissione sinodale per la diaconia (CSD) è stato riconfermato Marco Armand Hugon. Nuovo decano della Facoltà valdese di teologia di Roma è il professor Yann Redalié, che subentra a Daniele Garrone.
 
 
Sinodo/2. Apertura alle benedizioni di coppie omosessuali
Ampio consenso raggiunto tra i sinodali dopo una lunga ed articolata discussione
 
Roma (NEV), 1 settembre 2010 – A conclusione di un lungo, articolato ed approfondito dibattito, nella serata di giovedì 26 agosto il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi (Torre Pellice, 22-27 agosto) ha approvato con un ordine del giorno la benedizione di coppie dello stesso sesso, “laddove la chiesa locale abbia raggiunto un consenso maturo e rispettoso delle diverse posizioni”.
Una clausola impostasi, data l'impossibilità emersa nel corso delle discussione di un “si” incondizionato reputato ancora prematuro. L'accento è stato messo volutamente sul percorso di maturazione delle stesse coppie e delle rispettive comunità locali. La decisione è stata presa con 105 voti favorevoli, 9 contrari e 29 astenuti (vedi in Documentazione il testo integrale).
“Un passo in avanti chiaro e netto, certo, ma da collocare in un percorso che andrà ancora meglio definito, soprattutto per quanto attiene il rapporto tra le chiese e le stesse coppie omoaffettive”, è stato a caldo il commento del presidente del Sinodo, Marco Bouchard.
Con questo atto il Sinodo riconosce le differenze nel percorso di integrazione e riconoscimento delle persone omosessuali nelle chiese locali, ed invita al rispetto delle diverse sensibilità dei membri di chiesa. “Consapevole del fatto che la benedizione, nel contesto esclusivamente liturgico e pastorale delle nostre chiese, testimonia un riconoscimento ed una condivisione annunciata e proclamata della Grazia di Dio rivolta ad ogni creatura umana, esprime con forza la sua convinzione che le parole e la prassi di Gesù, così come esse ci sono testimoniate negli Evangeli, non possono che chiamarci all’accoglienza di ogni esperienza e di ogni scelta improntate all’amore quale dono di Dio, liberamente e consapevolmente vissuto e scelto”.
Di conseguenza, il Sinodo chiede alle chiese di approfondire la riflessione sulla realtà omosessuale all’interno delle chiese stesse e della società. Chiede inoltre che, “ove sorelle e fratelli membri della nostra Chiesa o appartenenti ad una Chiesa evangelica richiedano la benedizione di una unione omosessuale, si proceda nel cammino di condivisione e testimonianza e, laddove la chiesa locale abbia raggiunto un consenso maturo e rispettoso delle diverse posizioni, essa si senta libera di prendere le decisioni conseguenti, rimanendo in costruttivo contatto con gli appositi organismi”.
E alle istituzioni politiche del nostro paese ha rivolto una richiesta ben precisa: “attenzione verso la situazione di discriminazione delle persone gay-lesbiche-bisex e transessuali, e in particolare la regolamentazione dei diritti delle coppie di fatto”.
Il giorno dell'apertura del Sinodo molti delegati indossavano un triangolo rosa, simbolo con il quale venivano identificate le persone omosessuali internate nei campi nazisti. La pastora Letizia Tommassone e Michel Charbonnier – in soldarietà con gli omosessuali – hanno voluto aprire il consueto corteo sinodale che percorre la via Beckwith fino al tempio di Torre Pellice, con indosso un triangolo rosa. Scopo dell'iniziativa era quello di denunciare l'indifferenza e l'arretratezza del nostro paese rispetto al riconoscimento dei diritti civili delle persone omosessuali, nonché gli atti di omofobia.
 
 
Sinodo/3. Coppie omosessuali: “Dare risposte a domande concrete”
In una conferenza stampa l'opinione di Bernardini, Perrin e Platone
 
Roma (NEV), 1 settembre 2010 – “Bisognerà pur dire una parola chiara. Quando parliamo di coppie omosessuali, parliamo di amore o di peccato?” si è chiesto il pastore Eugenio Bernardini, già vice moderatore della Tavola valdese. Intervenendo nel corso di una conferenza stampa alla viglia del voto sulle benedizioni delle coppie dello stesso sesso, ha voluto ricordare come negli ultimi anni il clima nelle chiese valdesi e metodiste è fortemente cambiato: “Forse anche grazie a questo, oggi le richieste che ci giungono da persone che desiderano benedire l'amore che le lega, sono richieste serie e sentite. Persone che hanno attraversato un percorso di vita e di fede spesso sofferto, ma autentico. In questa ottica sicuramente non parliamo di peccato. In 1 Giovanni (4:7) leggiamo: 'Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio'. Chissà che il Sinodo non stia per fare un passo enorme, storico, innovativo nella realtà teologica”.
“E' anche vero che su queste tematiche le chiese valdesi e metodiste riflettono da decenni – ha spiegato la pastora Janique Perrin della Commissione di studio per la riflessione su 'fede e omosessualità' presente alla conferenza stampa -. Nel 2007, in occasione della IV Sessione congiunta dell'Assemblea battista e del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, fu varato un atto che sancì l'incondizionata accoglienza nella chiesa di persone omosessuali. La nostra commissione ha elaborato, e aggiorna periodicamente i materiali a disposizione delle chiese sulle questioni di 'fede e omosessualità'. Siamo attenti all'accompagnamento pastorale delle coppie dello stesso sesso, così come agli aspetti liturgici che riguardano persone gay e lesbiche. Con benedizione intendiamo quell'atto in cui rendiamo grazia a Dio per i doni che ci sono stati dati. Riteniamo l'amore essere un dono meraviglioso”.
Il pastore Giuseppe Platone dal canto suo ha ribadito la necessità di fare una netta distinzione tra il matrimonio con effetti civili, che comporta diritti e doveri ben precisi, e la benedizione di una unione di vita, che non ha alcun carattere giuridico: “Non c'è dubbio che in Italia esiste un vuoto legislativo in merito alla tutela delle coppie di fatto, una situazione sollevata a più riprese dalle nostre chiese”, ha aggiunto Platone.
 
 
Sinodo/4. I 150 anni dell'Unità d'Italia come occasione per rilanciare i valori della laicità
“No” al crocifisso nelle aule scolastiche, “sì” ad una legge organica sulla libertà religiosa
 
Roma (NEV), 1 settembre 2010 – Il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi (Torre Pellice, 22-27 agosto), con un ordine del giorno sulle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, ha posto con forza l'accento sui valori risorgimentali della separazione tra stato e chiesa, delle libertà democratiche, del pluralismo religioso e culturale, dell'unità nazionale (vedi in Documentazione il testo integrale). Da un lato il Sinodo ha denunciato l'assenza di una legge organica a tutela della libertà religiosa, dall'altro ha auspicato l'urgente approvazione parlamentare delle leggi relative alle sei Intese (che riguardano la chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, l’Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed esarcato per l’Europa meridionale, la Chiesa apostolica in Italia, l’Unione buddhista italiana, l’Unione induista italiana e la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova).
Inoltre il Sinodo ha invitato la Tavola valdese (organo esecutivo dell'unione delle chiese metodiste e valdesi) ad attivarsi presso il Parlamento italiano per presentare la proposta della “Giornata della libertà di coscienza, di religione e di pensiero” da svolgersi il 17 febbraio (in ricordo del 17 febbraio del 1848, quando Re Carlo Alberto concesse i diritti civili ai valdesi, e del 17 febbraio 1600, data del rogo di Giordano Bruno).
“Il Centocinquantenario dell'Unità d'Italia è per noi un'occasione di riconoscenza per un evento centrale della storia del nostro paese, di cui gli evangelici, nel loro piccolo, sono stati anch'essi protagonisti. Siamo tuttavia delusi da come la classe dirigente italiana lo svilisca, trasformando il valore dell'unità in merce di scambio per fini politici”. Si è espresso così il pastore metodista Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), in una conferenza stampa tenutasi a Torre Pellice. “Libertà civile e cittadinanza sono le parole chiave del Risorgimento, concetti che si applicano perfettamente anche al nostro presente, per esempio rispetto ai nuovi cittadini italiani giunti nel nostro paese con l'immigrazione”, ha insistito Aquilante: “Chi sminuisce il 150° dell'Unità vuole in realtà ignorarne i valori: la realizzazione di una democrazia compiuta, la giustizia sociale, i diritti delle persone, la libertà religiosa, la laicità. Parlare oggi di questo significa confrontarsi con le politiche dell'immigrazione. Per rispondere ai problemi dell'Italia di oggi bisogna affrontare le questioni dei diritti fondamentali. Lo stato ha il dovere di creare degli spazi, in cui tutti i soggetti siano paritetici, per garantire precisamente questo diritto e questa libertà”.
Sempre in questo quadro è da intendersi l'ordine del giorno sull'affissione del crocifisso nelle aule scolastiche votato quasi all'unanimità (vedi in Documentazione il testo integrale). Prendendo spunto dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo del 3 novembre 2009 (che ha dichiarato l'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche italiane lesivo del diritto dei genitori di educare i propri figli secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche), il Sinodo “si duole che il Governo italiano, anziché conformarsi alla decisione della Corte abbia presentato ricorso alla Grande Camera”. Deplorevole soprattutto l'uso strumentale che del crocifisso è stato fatto, e continua ad essere fatto: il crocifisso non può essere considerato “simbolo della civiltà e della cultura italiane”. Il Sinodo pertanto auspica che “le istituzioni europee contribuiscano a rafforzare le norme a tutela dei principi di pluralismo e di laicità propri di ogni democrazia”.
 
 
Sinodo/5. “Sì” alla ricerca sulle cellule staminali embrionali
Passo storico del Sinodo con l'approvazione di un documento della Commissione bioetica
 
Roma (NEV), 1 settembre 2010 – Il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi (Torre Pellice, 22-27 agosto) ha detto “sì” alla ricerca sulle staminali embrionali. Approvando a stragrande maggioranza l’orientamento di fondo del documento "Cellule staminali. Aspetti scientifici e questioni etiche" - elaborato dalla Commissione bioetica della Tavola valdese – il Sinodo per la prima volta prende posizione su un tema così delicato.
La speranza del Sinodo è che “la ricerca scientifica sulle cellule staminali, anche embrionali, possa contribuire a proporre nuove possibilità terapeutiche, anche per patologie molto gravi”.
Il documento (scaricabile dal sito www.chiesavaldese.org/pages/attivita/bioetica.php) lancia un messaggio audace: "L'annuncio evangelico ci chiama al rischio dell'interpretazione del messaggio cristiano". Pertanto il pool di teologi, giuristi, medici, scienziati e ricercatori che lo hanno stilato, si dice favorevole “alla possibilità che la ricerca si avvalga di embrioni 'sovrannumerari', altrimenti destinati alla distruzione”. La Commissione bioetica nel documento giunge alla seguente conclusione: "Qualsiasi soluzione si voglia dare a una questione così annosa e controversa, a noi sembra evidente che la blastocisti non possieda alcuna caratteristica che permetta di identificala con un essere umano". Meglio rinunciare a ogni "atteggiamento pregiudizialmente difensivo" e guardare al progresso scientifico "in una prospettiva laica, in grado di coglierne i limiti e le potenzialità emancipative".
Questo articolato documento era già stato presentato allo scorso Sinodo dal coordinatore della Commissione bioetica Luca Savarino e successivamente inviato a tutte le chiese per un'attenta valutazione. Il giro di consultazioni si è concluso quest'anno con il voto favorevole del Sinodo.
 
 
Sinodo/6. Servizio Cristiano di Riesi: il presidente Giorgio Napolitano ricorda Tullio Vinay
Tra gli altri temi la diaconia, le finanze, la gestione dell'otto per mille, Kingston 2011
 
Roma (NEV), 1 settembre 2010 – Il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi (Torre Pellice, 22-27 agosto), non ha mancato di trattare delle finanze e delle questioni legate alla diaconia, vale a dire quell'ambito dell'azione sociale intesa come espressione della testimonianza cristiana. In particolare, i deputati hanno esaminato il Servizio cristiano di Riesi (CL) (opera sociale e di vita comunitaria fondata nel 1961 dal pastore valdese e senatore della Repubblica, Tullio Vinay) che portò in una delle zone più depresse della Sicilia una scuola materna ed una elementare, una biblioteca, una scuola di formazione meccanica e un centro agricolo. A proposito del Cinquantenario del Servizio cristiano che si celebrerà nel 2011, il Sinodo ha ringraziato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per aver ricordato l'anniversario in un messaggio all'attuale direttore dell'opera, Gianluca Fiusco, nel quale ha espresso “solidarietà per il lavoro svolto con particolare impegno e con successo grazie all'impegno del Servizio Cristiano, nato per iniziativa di Tullio Vinay”.
Tra gli altri adempimenti il Sinodo ha approvato l'operato della Tavola valdese per quel che riguarda l'otto per mille di cui è stata presentata la ripartizione annuale, suddivisa per il 70% in finanziamenti a progetti sociali, culturali e assistenziali in Italia, per il 30% riguardante progetti all'estero. In base ai dati di quest'anno, l'otto per mille ai valdesi e metodisti ha registrato un significativo incremento grazie all'aumento delle firme alla Chiesa valdese da parte dei contribuenti.
Un ordine del giorno ha posto l'attenzione sulla Convocazione ecumenica internazionale per la pace che si terrà nel maggio 2011 a Kingston (Giamaica) per iniziativa del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). In particolare, il Sinodo ha deciso di trasmettere alle chiese il documento del convegno preparatorio a Kingston “Chiese strumento di pace?”, tenutosi a Milano il 2 giugno scorso. Il Sinodo ha inoltre invitato le chiese a prendere visione del documento del CEC “Gloria a Dio e pace sulla terra” - il cui esame verrà affidato alla Commissione per l'ecumenismo – e a sostenere “con la preghiera e con l'azione” il cammino per la riconciliazione intrapreso con il “Decennio per superare la violenza” (1998-2011) di cui Kingston celebrerà la conclusione.


Venerd́ 03 Settembre,2010 Ore: 14:42
 
 
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