Roma (NEV), 21 luglio 2010 - “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”: la quarta richiesta del “Padre nostro” è il tema generale dell'XI Assemblea della Federazione luterana mondiale (FLM) apertasi ieri pomeriggio a Stoccarda, in Germania. Convocata ogni 6 anni, l'Assemblea – che è il massimo organo decisionale della FLM - vede la partecipazione di circa 1000 persone tra cui 418 delegati che discuteranno delle priorità della testimonianza luterana nel mondo. Tra gli ospiti è atteso l'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, a cui è stato affidato il discorso principale della giornata di domani.

“La fame non è colpa di Dio; è colpa nostra” ha affermato nel corso della conferenza stampa di apertura il presidente della FLM, vescovo Mark. S. Hanson. “Se ci sono persone a cui manca il necessario per sopravvivere, è perché noi abbiamo fallito a distribuire equamente le cose buone della creazione di Dio”, ha dichiarato Hanson. “La fame - ha precisato - non è soltanto assenza di cibo, è anche fame di pace, fame di diritti umani, fame di non discriminazione dei malati di AIDS, degli indigeni, delle donne”. Eletto alla scorsa Assemblea FLM di Winnipeg (Canada) nel 2003, il vescovo Hanson, che è anche presidente della Chiesa evangelica luterana degli USA (ELCA), concluderà quest’anno il suo mandato e passerà il testimone al suo successore che dovrà essere eletto dai delegati riuniti a Stoccarda.

“Il motto dell’Assemblea ci ricorda le cose fondamentali di cui gli uomini hanno bisogno e sulle quali le chiese luterane vogliono dare il proprio contributo: la giustizia, la lotta contro la fame, la testimonianza per la pace - ha dichiarato alla vigilia dell'Assemblea il pastore Holger Milkau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), che insieme a Christiane Groeben, presidente del Sinodo della CELI, parteciperà ai lavori assembleari -. Quest’anno inoltre verrà eletto il nuovo presidente che auspichiamo possa rappresentare anche le chiese di minoranza come quella italiana. Infatti, anche se siamo tutti luterani, ci sono notevoli differenze tra le varie realtà: c'è chi vive in contesti politici difficili, ci sono le chiese di minoranza, o quelle molto povere; dall'altro lato ci sono le grandi chiese storicamente ed economicamente ben consolidate. La CELI auspica un maggiore sostegno tra tutte queste diverse le realtà”.

Di grande rilevanza sarà il culto di pentimento e riconciliazione tra luterani e mennoniti, “una tra le azioni più significative dell'Assemblea” si legge in un comunicato della FLM. I mennoniti, appartenenti al movimento anabattista, furono infatti perseguitati dai luterani del XVI secolo, rimanendo oggetto di pesanti condanne nei secoli successivi.

Negli otto giorni dell'Assemblea si discuterà anche di cambiamento climatico, di debito illegittimo e della pandemia di HIV/AIDS. “E' a queste emergenze che le nostre chiese sentono di dover rispondere con la loro testimonianza”, ha dichiarato Ishmael Noko, segretario generale dei luterani mondiali, giunto alla sua ultima Assemblea: dall'anno prossimo andrà in pensione e gli succederà il pastore cileno Martin Junge.

L'Assemblea della FLM è stata preceduta da una Conferenza preassembleare di un centinaio di giovani luterani tenutasi a Dresda (Germania) dall'11 al 17 luglio, al termine della quale è stato approvato un documento indirizzato ai delegati riuniti a Stoccarda. Tra le maggiori preoccupazioni quelle della sicurezza alimentare, del cambiamento climatico e della giustizia di genere. I giovani, chiedendo maggiore considerazione nei luoghi decisionali della chiesa, invitano i delegati dell'FLM a prendere posizione contro il dilagante “spirito di avarizia”.