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www.ildialogo.org Dieci cento mille Rita Bernardini e Irene Testa,di Carmelo Musumeci

Dieci cento mille Rita Bernardini e Irene Testa

di Carmelo Musumeci

La società tutela al massimo se stessa proprio quando si fa carica di chi delinque (Peter Noll)

Su “Il Manifesto” di giovedì 23 settembre leggo:

-Ieri sera i radicali hanno indetto una maratona oratoria a Piazza Navona a Roma per sostenere le ragioni dell’amnistia. Sono intervenute Rita Bernardini e Irene Testa, segreteria dell’associazione “Detenuto ignoto” giunte al nono giorno di digiuno.

Nella seduta straordinaria del Senato, che s’è svolta mercoledì 21 settembre, voluta dai radicali, dedicata all’emergenza carceri, per il Ministro della Giustizia non c’è bisogno di amnistia e di un indulto.

-Penso che l’amnistia non sia una soluzione praticabile (Fonte: Ansa).

Forse il Guardasigilli ha ragione perché il sovraffollamento nei carceri lo stanno già risolvendo gli stessi detenuti togliendosi la vita.

E si sa che i delinquenti nel risolvere i problemi sono più bravi dei politici e per far loro un favore continuano a suicidarsi per lasciare il posto branda agli altri.

-Due detenuti suicidi in 24 ore: all’Ucciardone di Palermo e all’Opg di Barcellona.

(Fonte: Osservatorio permanente sulle morti in carcere).

Il carcere è sempre più affollato e continua a uccidere come il peggior criminale, ma per il Ministro della (in) Giustizia:

-Personalmente ritengo che l’amnistia non sia la soluzione, penso che ci siano altre strade da poter percorrere per incidere sul sovraffollamento carcerario (Fonte: Italpress).

Le altre strade che accenna il Ministro molti detenuti le stanno trovando da soli, quelle per l’aldilà:

-Da inizio anno salgono così a 47 i detenuti suicidi, mentre il numero complessivo dei decessi in carcere arriva 142 (Fonte: Osservatorio permanente sulle morti in carcere).

In questi giorni ho letto che una persona alla domanda “Dov’era Dio a Auschwitz?” ha risposto “Dov’era l’uomo?”

Per questo molti detenuti si chiedono, a parte rare eccezioni, dove sono gli uomini di buona volontà, dove sono i governanti, i politici, gli uomini di chiesa, i cosiddetti buoni che si occupano di carcere?

È inutile nasconderlo, in carcere non c’è più nessuna umanità, nessuna legge, nessuna legalità, forse perché la prigione non alimenta altro che odio e rancore.

A questo punto siamo sicuri che il carcere sia il male necessario o quello minore?

E se fosse proprio il carcere la malattia peggiore?

Ricordo al nostro Ministro della (In) Giustizia che già ad Atene nell’antichità si conosceva l’amnistia, con lo scopo della riconciliazione nella polis.

Carmelo Musumeci

Carcere Spoleto, settembre 2011 



Mercoledì 28 Settembre,2011 Ore: 19:02
 
 
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