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www.ildialogo.org Una proposta allucinante per risolvere la grave crisi del sistema carcerario: la flagellazione,

La situazione carceraria negli Stati Uniti
Una proposta allucinante per risolvere la grave crisi del sistema carcerario: la flagellazione

Traduzione dall'inglese di Stefania Salomone


Non riuscivamo a credere ai nostri occhi quando, su segnalazione dell'amico Claudio Giusti, abbiamo letto l'articolo che di seguito riproduciamo in una traduzione di Stefania Salomone. Negli Stati Uniti D'America, qualle che parla continuamente di diritti umani, propone la fustigazione perchè sarebbe una pena meno crudele di quella che gli oltre tre milioni di carcerati americani subiscono nelle carcere di quel paese. E' una cosa allucinante ma estremamente significativa di quello che sono gli Stati Uniti D'America. Occorrerà magari non farlo sapere alla Lega Nord in Italia che potrebbero essere tentati di metterlo in pratica.

La flagellazione risolverebbe il problema delle carceri?
Un esperto suggerisce che la frusta è una punizione più umana delle nostre carceri sovraffollate. Gli chiediamo perché.
di Mandy Van Deven
Il sistema penitenziario americano è in crisi. Dalla dichiarazione di guerra alle droghe 40 anni fa, il nostro paese ha raccolto la più vasta popolazione penitenziaria che il mondo abbia mai conosciuto. Condizioni incostituzionali di sovraffollamento sono arrivate a tal punto che uno degli stati dove il crimine è più alto, la California, ha ricevuto l'ordine dalla Suprema Corte degli Stati Uniti, di trasferire 33.000 prigionieri ad altri giurisdizioni o, in alternativa, di lasciarli andare.
L'ex funzionario di polizia Peter Moskos, ora docente di diritto penale, ha avanzato una modesta proposta che egli sostiene possa risolvere a breve il problema delle nostre prigioni congestionate: lasciare ai detenuti la scelta se essere fustigati invece che imprigionati.
Moskos presenta un report di 154 pagine a favore della fustigazione. Evidenzia che, dal momento che la brutalità fisica è già parte della vita carceraria - ad esempio un prigioniero su venti riferisce di aver subito abusi sessuali da altri detenuti o dallo staff durante lo scorso anno - e le punizioni corporali rappresentano un castigo più veloce e a buon mercato, la prigione potrebbe risutare un'opzione più disumana e meno vantaggiosa fiscalmente. Sebbene la sua idea scandalosa potrebbe risollevare amare reminiscenze della schiavità negli Stati Uniti, entro la fine del suo scritto "In Defense of Flogging" (in difesa della flagellazione), Moskos potrebbe avervi convinto.
Salon ha discusso con Moskos la praticabilità della flagellazione, le ragioni alla base dell'esplosione della popolazione carceraria e il perché molti americani godono nel veder soffrire i detenuti.
La prima reazione che la gente sembra avere rispetto alle premesse del tuo libro è: "Ma questo tizio fa sul serio?" Ecco, fai sul serio?
Si, dico sul serio. La gente deve andare oltre il titolo del libro poiché io non sono affatto a favore della flagellazione; tuttavia, sono molto serio quando ritengo di offrire un'alternativa al carcerre. Ero molto più esitante quando ho incominciato a lavorare al libro, ma man  mano che svolgevo le mie ricerche e scrivevo, mi sono convinto!
Credo che la fustigazione sia un male, ma che sia il male minore tra i due. Ritengo sia strano che la gente affermi che anche se la flagellazione è meglio del carcere, non possiamo farlo perché è sbagliato. Non è un argomento valido. Cerco sempre di mantenermi focalizzato sulla prigione poiché è di questo che il libro parla. Ma la fustigazione è essenziale quale specchietto per le allodole affinché il libro faccia colpo. Se avessi scritto un libro dal titolo "perché la prigione?" nessuno l'avrebbe letto. Ho già scritto un libro che avocava la legalizzazione delle droghe, ma quello nessuno l'ha letto.
Molte persone considerano orribile la brutalità della flagellazione, e alcuni potrebbero pensare che sia perfino una tortura, ma tu credi che il carcere sia una punizione peggiore e disonesta.
Certo, la flagellazione deve scioccare le persone. Ma sottrarre un consistente lasso di vita di qualcuno è un castigo di gran lunga peggiore rispetto ad uno che è virtualmente istantaneo. Dobbiamo essere onesti sul carcere e riconoscere che condanniamo le persone ad anni di reclusione e tortura. Ma non lo facciamo. Abbiamo ancora questa falsa idea che la prigione sia un bene per l'anima. Dal profondo io credo che tutti comprendiamo che nessuno lascia il carcere da persona migliore rispetto a quando è entrato.
Inoltre, il carcere è un abuso fisico e sessuale. E' talmente strano che siamo giunti al punto da considerare normale la prigione e che sia positivo incarcerare 2,3 milioni di individui. Gli Stati Uniti hanno più detenuti della Cina, che conta un miliardo di abitanti in più di noi. L'America sta conducendo un esperimento come mai prima, a nostro stesso  discapito.
La maggior parte delle mie ragioni si basano sull'idea che la fustigazione sarebbe almeno una scelta, non imposta, poiché acconsentire alle frustate spazza via il concetto che sia crudele o barbaro. Se la flagellazione fossero una scelta così negativa, nessuno vi propenderebbe.
La fustigazione significherebbe far uscire la gente troppo facilmente? 
Di solito quando mi rivolgo ai liberali, essi incominciano a dirmi che è una cosa orribile. Poi la paragono al carcere e mi dicono che non è abbastanza. Può essere troppo duro o troppo morbido, ma certo non può essere entrambi. Se la nostra società è arrivata al punto in cui frustare qualcuno è un gesto troppo indulgente, allora cosa siamo diventati? Frustare è barbaro e crudele, quindi mi aspetterei che sarebbe una punizione sufficiente.
Come hanno fatto gli Stati Uniti a diventare il paese al mondo con più popolazione carceraria? 
La guerra alle droghe è la risposta immediata. L'incremento è incominciato nel 1970, e se non fosse stato per i diffusi cambiamenti nella lotta alle droghe che ha creato processi più lunghi e leggi dalla linea dura, tipo tre volte e sei fuori, non credo avremmo detenzioni di massa.
Dato che non abbiamo alternative, possiamo aggiungere anni agli anni. Ecco come siamo arrivati da una normale durata della detenzione a circa sette volte il livello medio.
Se le carceri sono così terribili e inutili, perché continuano ad esistere?
Principalmente perché la gente non pensa oltre gli standard, ma anche perché molte persone credono ancora che le carceri possano essere magicamente riformate in modo da renderle un luogo gradevole per i detenuti.
Non me la bevo neanche per un minuto. C'è soprattutto un gran desiderio di punizione e castigo, cosa non necessariamente negativa se tenuta nei ranghi.
E' molto più complicato eliminare il sistema carcerario rispetto a prima, poiché troppa gente ci specula sopra - che sia il personale dipendente del carcere o le compagnie private proprietarie. Coloro che sono pro-carcere non nascondono il fatto che il loro obiettivo primario sia di creare posti di lavoro che, per me personalmente, è una faccenda di ordine morale.
Non si può avere un programma occupazionale basato sull'incarceramento delle persone. Quando si dice che la fustigazione è una reminiscenza della schiavitù - cosa vera peraltro - io rispondo che le carceri ne sono le vere discendenti poiché esse davvero rinchiudono ispanici e neri mentre gli altri ci guadagnano su. La Corrections Corporation of America ha persino sostenuto le leggi anti-immigrazione e l'Amministratore Delegato ha detto in pratica che più persone accusiamo più saremo costretti a trovar loro una sistemazione da qualche parte. Sono a questo punto.
Quale effetto hanno sulla società degli Stati Uniti i 2,3 miioni di detenuti?
Le carceri ci costano un sacco di denaro, fatto che costituisce un problema serio ora che c'è la crisi economica. Se la California tornasse ai livelli di detenzione del 1970, ridurrebbe il suo deficit del 50%. In questo senso, si tratta di soldi veri.
In più, il fardello è sempre di più sulle classi disagiate. Molte persone, me incluso, non hanno nessun detenuto tra i conoscenti. Ma quando parlo agli studenti dell'università pubblica in cui insegno, molti di loro si stupiscono che non conosca nessuno in carcere. I detenuti sono quasi sempre indigenti e spesso di pelle nera. E qui torniamo alla guerra alle droghe, ai tassi di arresto sproporzionati per gente che non ha il denaro per assoldare un avvocato che li aiuti ad uscire di prigione.
E quelli che soffrono non sono i prigionieri personalmente.
Non sorprende che i bambini che crescono con genitori in carcere non necessariamente seguiranno le loro tracce, perché anche i criminali possono essere in parte buoni genitori. E' certo meglio che non averne, come accade per 1,5 milioni di bambini in questo paese che hanno un genitore recluso. Perdere qualcuno che si prenda cura della tua famiglia rende ancora più difficile sbarcare il lunario ed è più facile che anche tu prima o poi finisca nei guai, o perfino in prigione.
Esiste un punto di non ritorno in cui l'aumento dei detenuti rende impossibile alla comunità il corretto funzionamento. Quando togli di mezzo troppi potenziali lavoratori, le comunità collassano. La maggior parte di quelli che vengono rilasciati, torna in prigione. In parte perché non riescono a trovare un'occupazione legale e finiscono per commettere dei crimini per procurarsi il denaro. In questo senso si crea un circolo vizioso.
Se dessimo alle persone i soldi che utilizziamo per tenerli reclusi, sono certo che starebbero fuori di prigione. Alcuni potrebbero sostenere che non se lo meritano per la loro condotta morale, ma non è un fatto che mi interessa più di tanto. Se è più conveniente e previene il crimine, allora sono per dare i soldi così che la gente si tenga lontano dai guai. In ogni caso, quando vengono rilaasciati, poiché non vogliamo che commettano altri crimini, è nel nostro interesse aiutarli.
Se l'obiettivo è una riforma radicale del sistema carcerario, perché non offrire soluzioni in quel senso invece che chiedere qualcosa che la maggior parte degli americani trovano aberrante?
Volevo lanciare una provocazione in questo dibattito poiché mi sembra che non si stia andando da nessuna parte. Le mie ragioni suonano un po' come un vecchio appello per l'abolizione progressiva del carcere, nascosto dietro una facciata conservatrice e punitiva.  Ho molti amici che contrastano il sistema carcerario, ma contrastarlo non basta. Dobbiamo trovare alternative perché non migliorerà con le sole parole. La riforma carceraria è stata invocata per decenni, ma il movimento a supporto si è sciolto.
Nessuno lo ascoltava. Sono per trovare una terza strada, ma è ingenuo immaginare la soluzione perfetta. Non mi aspetto di vedere la flagellazione utilizzata in tempi brevi, e mi turberebbe abbastanza vederla, ma se il risultato fosse ridurre la popolazione carceraria, allora facciamolo.
Le multe potrebbero funzionare? 
Per alcuni sì, ma non per molti altri poiché la maggioranza è povera e va dentro proprio perché non ha denaro. Le sanzioni sarebbero in teoria un'ottima soluzione, ma non si dimostrano efficaci nella vita reale. Inoltre l'America ha una cultura punitiva. Molti dei sostenitori della pena di morte riconoscono che non è un deterrente al crimine; allora è affascinante scoprire che la soddisfazione è il castigo puro. Quindi è impossibile sfidare i valori tradizionali.
E il carcere può essere una riabilitazione?
Sono scettico sulla riabilitazione sulla base di argomenti religiosi e paternalistici, che prevedono che si tratti di persone geneticamente inferiori che è nostro obbligo aiutare.  Questo concetto ha mietuto tante vittime nel mondo. In più, a riabilitazione implica che ci sia qualcosa a cui riabilitarsi, che è stato preso il cammino sbagliato e bisogna correggerlo, ma se sei cresciuto nella povertà, allora è la sola cultura che conosci. Quindi, lavorare con qualcuno non significa riabilitarlo: significa educarlo a conformarsi alle norme sociali convenzionali. E se vogliamo che funzioni, dobbiamo separare questo processo dalla detenzione.
Tu dici che la riforma carceraria crea semplicemente "un sistema doppiamente negativo". Quali passi potrebbe intraprendere il governo per risolvere questo problema?
Potrebbe fare molto, dalla riforma dei processi, pene alternative ai tribunali della droga, alla riprogrammazione per una migliore politica di riduzione della povertà. Di tutto questo c'è bisogno. Il problema è che tutti questi programmi sono i primi ad avere i budget tagliati in tempi di ristrettezze economiche.
Cosa penseresti dell'America se la gente incominciasse ad auspicare la flagellazione?
Alcuni americani potrebbero sostenerla solo per il piacere di punire le persone. Ma non sono uno di quelli. Credo che si tratti di dare alla gente una scelta di come essere punito e sperabilmente ci sono altre soluzioni oltre queste. Sarebbe bello se sempre più persone auspicassero soluzioni diverse per la droga. Per quanto legalizzare la droga possa essere politicamente improponibile in questo momento, sarebbe probabilmente l'opzione più probabile da realizzare. Gli ultimi dieci anni hanno rivelato grandi cambiamenti su questo tema. Parlarne era un completo tabù, mentre ora la marijuana per fini terapeutici è argomento di un referendum in alcuni stati. E' il più grande dei passi per cui la gente dovrebbe lottare poiché la proibizione delle droghe è alla base di molta parte dei problemi del sistema carcerario.
Testo originale
______________________
Could flogging solve our prison crisis?
One expert argues that the whip is a more humane punishment than our overcrowded jails. We ask him why

By Mandy Van Deven

America's prison system is in a state of crisis. Since the declaration of a war on drugs 40 years ago, our country has amassed the largest prison population the world has ever seen. Overcrowding and unconstitutional conditions have gotten so bad that one of the worst offenders, California, was recently ordered by the U.S. Supreme Court to either transfer 33,000 people to other jurisdictions or simply let them go. Now former police officer turned criminal justice professor Peter Moskos has devised a modest proposal that, he argues, could solve the problem of our congested prisons overnight: give prisoners the option of being flogged instead of being imprisoned.
Moskos makes a compelling 154-page argument in flogging’s favor. He points out that since physical brutality is already a part of prison life -- for example, 1 in 20 prisoners report having been sexually assaulted by other inmates or staff in the past year -- and corporal punishment is a much faster and cheaper method of retribution, prison may actually be the more inhumane and less fiscally responsible option. Although his outrageous idea may conjure up unsavory reminders of U.S. slavery, by the end of "In Defense of Flogging," Moskos might just have you convinced.
Salon spoke with Moskos about the feasibility of flogging, the reasons behind our prison population explosion -- and why so many Americans want to see prisoners suffer.
The first reaction people seem to have to the premise of your book is: "Is this guy for real?" So, are you? 
Yes, I am for real. People have to read beyond the title of the book because I’m not actually pro-flogging; however, I am entirely serious about my belief to offer it as a choice instead of prison. I was much more hesitant when I started working on the book, but as I did my research and writing, I succeeded in convincing myself! 
I think flogging is evil, but it’s the lesser evil of the two. I think it’s strange for people to say that even though flogging might be better than prison, we still can’t do it because it’s bad. That’s not much of an argument. I always try to keep the focus on prison because that’s really what the book is about. But flogging is essential on a huckster level to get the book noticed. If I had written a book called "Why Prisons?" nobody would read it. I already wrote a book calling for drug legalization and no one read that one. 
Many people will find the brutality of flogging horrifying, and some may even think it's torture, but you argue that prison is a worse, dishonest punishment. 
Flogging should horrify people. But taking away a significant chunk of someone’s life is far worse than any punishment that is virtually instantaneous. We should be honest about prison and recognize that we’re sentencing people to years of confinement and torture. But we don’t do that. We still have this hogwash about prison being good for the soul. Deep down I think we all understand that no one leaves prison in a better position than they went in. 
Also, prison has physical and sexual abuse. It’s so bizarre that we’ve gotten to a point where we consider prison normal and think it’s OK to imprison 2.3 million people. The U.S. has more prisoners than China, and they have a billion more people than we do. America is running an experiment in incarceration that has never happened in the world before, and to our own detriment. 
A big part of my argument rests on the idea that flogging would be a choice, not imposed, because consenting to the flog takes away much of the protest that it’s cruel and barbaric. If flogging were such a bad choice, nobody would choose it. 
Is flogging letting people off too easily? 
Usually when I talk to liberals, they start by saying it’s horrible. Then I compare it to prison and they decide it’s not enough. It can be either too hard or too soft, but it can’t be both. If our society has gotten to the point where whipping somebody is considered too lenient then what have we become? Flogging is cruel and barbaric, so I would hope that would be punishment enough. 
How did the U.S. become the most heavily incarcerating country in the world? 
The War on Drugs is the short answer. The increase has happened since 1970, and if it weren’t for widespread drug policy changes that created longer sentences and "get tough" laws of three strikes and you’re out, I don’t think we’d have massive incarceration. Since we don’t have alternatives, all we can do is add more years. That’s how we went from having normal levels of incarceration to seven times the normal rate.
If prisons are so terrible and ineffective, why do they persist? 
Mostly because people won’t think outside the box, but also because a lot of people still believe prisons can be reformed in some magical way that make them good for prisoners. I don’t buy that for a second. There’s also a strong desire for punishment and retribution, and that’s not necessarily bad if it’s kept in check. 
It’s much harder to attack prisons now than ever before because so many people make money off of them -- whether it's people employed by prisons or the private companies that own them. People who are pro-prison don’t hide the fact that their goal is to create jobs, which, to me, is a morality issue. You cannot have a jobs program based on human bondage. When people say flogging is reminiscent of slavery -- which it is -- I tell them that prisons are the true descendant because we really do lock black and Hispanic people up so other people can make money off of them. The Corrections Corporation of America even helped draft the anti-immigration laws, and the CEO essentially said that if we criminalize more people then we’ll have to house them somewhere. They’re just so open about it. 
What effect does 2.3 million prisoners have on U.S. society? 
Prisons cost us a lot of money, which is a big problem now with all the budget crises. If California could return to its 1970 level of incarceration, they would reduce their budget deficit by 50 percent. In that sense, it’s real money. 
Additionally, the burden is excessively on the poor. A lot of people, myself included, don’t personally know anybody in prison. Yet when I talk to students at the public university where I teach, a lot of them can’t imagine not knowing anyone in prison. The people locked up are almost always poor, and usually they’re black. This goes back to the War on Drugs, disproportionate arrest rates, and not having the money to hire a lawyer who can keep you out of prison. 
And the people who suffer aren’t just the prisoners themselves. 
It’s no surprise that kids who grow up with incarcerated parents don’t do as well, because even criminals can be half-decent parents. It’s certainly better than no parent, which is the case for the 1.5 million children in this country who have a parent in prison. Losing someone who can provide for your family makes it harder to escape poverty, and then you’re more likely to end up in prison yourself. 
There’s a tipping point where incarcerating too many people makes it impossible for the community to function. When you remove so many potential workers, communities break down. Most people who are released end up back in prison. In part that’s because they aren’t able to find legitimate jobs and end up committing crime to get money. In that sense, a vicious cycle is created. 
If we simply gave people the money we spend on locking them up, I’m sure most would stay out of prison. Some might say they aren’t morally deserving, but I don’t really care about that. If it’s cheaper and prevents crime, I’m all for handing out money so that people can stay out of trouble. Anyway, eventually they’re all released, and since we don’t want them to commit more crimes, it’s in our selfish best interest to help them. 
If a radical overhaul of the prison system is the goal, why not offer solutions in that vein instead of advocating for something most Americans will find abhorrent?
I wanted to throw a hand grenade into this debate because I don’t really see it going anywhere. My argument is a sort of old progressive call for prison abolition that is wrapped in a punitive conservative façade. I have a lot of friends who don’t support the prison system, but not supporting it isn’t enough. We must figure out alternatives because it’s not getting better just by talking about it. Prison reform has been advocated for decades and the movement has failed. No one’s listening to them. I’m all for finding a third way, but it’s too naive to keep waiting for the perfect solution. I don’t expect to see flogging implemented any time soon, and I’d be a bit unsettled if it were, but if the trade-off is significantly reducing our prison population, then let's do it. 
Could fines be effective? 
For some people, but not for most because most people in prison are poor and get locked up precisely because they have no money. Fining would be a good solution in theory, but it just does not prove effective in real life. Also, America is a punitive society. Most supporters of the death penalty recognize it doesn’t deter crime, which is fascinating because that perspective is purely retributive. So, you can’t discount mainstream values. 
What about prison as rehabilitation? 
I’m skeptical of rehabilitation because of its religious and paternalistically based origins, which assume there are genetically inferior classes and that it’s our obligation to help them. That idea has done a lot of bad in this world. Also, rehabilitation implies there’s something to rehabilitate to, that someone simply took the wrong path and needs to correct it, but if you grow up in poverty then that’s the only culture you know. So, working with someone isn’t rehabilitating them; it’s educating them on how to conform to prized social norms. And if we want that to have any chance of success, we have to separate that process from incarceration. 
You say prison reform simply creates an "improved system of evil." What steps should the government take to solve the prison problem? 
Everything from sentencing reform and alternative sentencing to drug courts to re-entry programs to better policing to policies that reduce poverty. All those things are needed. The problem is that these kinds of programs are the first to have their funding taken away in tight budget times. 
What would you think about America if people began advocating flogging? 
Some Americans might advocate for whipping people, but I’m not one of those. I think it’s about giving people a choice of punishment, and hopefully there would be some other choices out there. It’d be nice if more people would advocate for a different drug policy. As politically unfeasible as advocating for legalizing drugs may be right now, it’s probably the most likely option that would happen. The past 10 years have shown a big change in that debate. It used to be completely taboo to talk about it and now medicinal marijuana is up for referendum in some states. That’s the biggest practical step people should fight for because drug prohibition is really the root of most of the evils in the prison system.


Marted́ 21 Giugno,2011 Ore: 16:39
 
 
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