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www.ildialogo.org OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARI DI MONTELUPO – CHE SUCCEDE IN REGIONE TOSCANA?,di Cesare Bondioli,Responsabile Carceri e OPG di PSICHIATRIA DEMOCRATICA

PSICHIATRIA DEMOCRATICA: COMUNICATOSTAMPA
OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARI DI MONTELUPO – CHE SUCCEDE IN REGIONE TOSCANA?

di Cesare Bondioli,Responsabile Carceri e OPG di PSICHIATRIA DEMOCRATICA

La situazione dell' Ospedale Psichiatrico Giudiziario (da ora OPG) di  Montelupo diventa ogni giorno più allarmante e non si vedono segnali concreti per la sua soluzione da parte della Regione che anzi colpisce per il suo immobilismo e silenzio operativo non conseguente alle più  recenti affermazioni politiche.

Stupisce questa inerzia da parte di una Regione che nel passato, anche recente, era stata protagonista con i propri atti della battaglia civile che ha portato nell'aprile 2008 all'approvazione del Decreto Presidente Consiglio Ministri (da ora DPCM) di trasferimento delle competenze sanitarie degli OPG (e delle carceri) nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale di cui la Regione è titolare.

Dall'approvazione del DPCM ben poco è cambiato sul piano concreto per gli internati di Montelupo né sono servite le denunce della Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'Efficienza del Servizio Sanintario Nazionale da ora SSN) il cui Presidente Ignazio Marino aveva dichiarato, ancora nel luglio scorso: “...l’Opg di Montelupo è una struttura da chiudere, ma occorrerà trovare soluzioni alternative per gli internati che non sono più sottoposti a misure di sicurezza e, dunque, possono essere dimessi....C’è una situazione di sovraffollamento inimmaginabile: alcune celle accolgono nove internati con uno spazio di tre metri quadri a testa...Macchie di umidità sui muri e sui soffitti, intonaci scrostati, celle anguste...I servizi igienici di alcune celle sono risultati luridi, con urine sul pavimento, il cattivo odore si avverte in molti ambienti... sono presenti celle fino a 9 posti letto con un sovraffollamento che impedisce ogni movimento alle persone ospitate ...”

Questa denuncia è giunta diversi mesi dopo che la Regione, il 27.1.2010 aveva sottoscritto il protocollo di intesa col Dipartimento Amministrazione Penitenziaria ( (da ora DAP) in cui allo specifico punto riguardante l'OPG di Montelupo testualmente si legge:” 2.c OPG - In riferimento agli internati in OPG, le parti si impegnano a individuare, sul territorio regionale, una struttura penitenziaria a custodia attenuata da destinare al trattamento sanitario degli internati toscani nella prospettiva indicata dal DPCM del 1° aprile 2008, come definita nell’Allegato C, di superamento degli OPG. Tale struttura – previa decisione di competenza del DAP – può essere individuata nella CC di Firenze Solliccianino (Gozzini) che avrebbe una funzione prettamente sanitaria, gestita dal Servizio Sanitario Regionale, con una protezione penitenziaria esclusivamente perimetrale come indicato dal citato DPCM.”

Da allora nulla è successo se non registrare l'opposizione del Comune di Montelupo al progetto di chiusura dell'OPG se venisse sostituito da un carcere: «Nel protocollo – spiegano il sindaco Rossana Mori e l’assessore alle politiche sociali Giacomo Tizzanini – questa destinazione non è prevista e qualsiasi cambiamento va concordato con l’ente locale... Noi stiamo combattendo la destinazione di quelli spazi a celle e se non sono adatti agli internati dell’Opg di conseguenza non lo sarebbero neppure per dei detenuti normali».

Da allora questo problema, squisitamente politico, non ha trovato risposta da parte della Regione e tutto è bloccato: l'opposizione del Comune di Montelupo non è stata politicamente affrontata e la denuncia di Marino è rimasta un annuncio (come tanti altri dei suoi, per es. quello sull'impegno della Commissione per la dimissione di 300 internati entro il dicembre 2010, termine poi slittato a gennaio... ma destinato a slittare ulteriormente non essendosi realizzato alcun passo concreto verso la regionalizzazione degli OPG e non avendo la regione Sicilia, per quanto a noi noto, ancora recepito il DPCM).

In compenso anche la Regione Toscana si è data agli annunci non trovando seguito gli impegni assunti in Consiglio dagli Assessori Allocca e Scaramuccia, come si apprende dal Comunicato della Regione Toscana. n. 1336 del 09/12/2010: “...Allocca, alla cui risposta si è poi aggiunta quella dell’assessore al Diritto alla salute, Daniela Scaramuccia che ha integrato alcuni numeri e dati, ha ricordato che la normativa regionale prevede la dismissione degli ospedali psichiatrici giudiziari e il lavoro in questo senso, che è già cominciato, dovrebbe prevedibilmente concludersi entro il 2011. L’intesa stipulata prevede che Montelupo venga sostituito con una struttura a sorveglianza attenuata, che sarebbe stata identificata nell’attuale Solliccianino. La struttura di Scandicci verrebbe così a ricoprire una funzione prettamente sanitaria....La procedura prevede il rinvio dei non toscani alle regioni di origine, nonché la dimissione di coloro che possono essere presi in carico dal territorio, o possono essere seguiti dal sistema sanitario. Rimarrebbero in carico coloro che hanno bisogno di essere sottoposti a misure di stretto controllo. Per l’esattezza, i toscani sono 51, ma di questi 14 risultano già dimissibili...” . Non una parola sulla situazione degli internati, sui ritardi nell'applicazione del DPCM, su tempi certi per il superamento dell'OPG non risultando credibile il termine del 2011 in assenza di programmi concordati con le Aziende Sanitarie Locali nei tempi e nei modi di attuazione.

Da dicembre, comunque, nulla è accaduto nella prospettiva della chiusura di Montelupo (fatte salve le eventuali dimissioni di routine): non una nuova struttura alternativa è stata realizzata (ne era prevista una per Area Vasta); non solo, non riuscendo a gestire politicamente l'opposizione del Comune di Montelupo, sembra che la Regione si stia orientando ad accettare che l'OPG continui ad essere utilizzato, sebbene solo per gli internati toscani (o meglio del bacino di pertinenza), il tutto senza fissare alcuna credibile scadenza per la sua chiusura.

Psichiatria Democratica respinge decisamente questa ipotesi di chiaro stampo neo-manicomiale e contraria alla lettera e allo spirito del “graduale superamento" degl OPG previsto dal DPCM. Riciclando l'OPG di Montelupo si confermerebbe, in assenza di alternative certe nei loro tempi di  individuazione e di realizzazione, l'utilizzo a tempo indeterminato di una struttura la cui chiusura è necessaria non solo per le sue inaccettabili condizioni ambientali ma anche per non perpetuare  la commistione tra aspetti carcerari e sanitari-assistenziali, mentre una discontinuità, anche logistica come previsto dal protocollo del gennaio 2010, aiuterebbe ad affermare il carattere innovativo della separazione tra aspetti di cura e di custodia previsti dal DPCM, restituendo alla Regione la piena titolarità della gestione dei bisogni sanitari dei suoi cittadini internati.

Psichiatria Democratica chiede alla Regione Toscana di recuperare quella capacità propositiva che l'ha contraddistinta anche in anni recenti e di impegnarsi a gestire politicamente in tempi certi, in tutte le sedi, il superamento dell' OPG di Montelupo nel rispetto dei protocolli sottoscritti  ma soprattutto nel rispetto dei diritti degli internati, primo fra tutti quello alla salute, gravemente minacciato dall'internamento manicomiale e da condizioni ambientali degradate e incivili. 

Arezzo, 3 MARZO.2011

Cesare Bondioli

Responsabile Carceri e OPG

di PSICHIATRIA DEMOCRATICA



Giovedě 03 Marzo,2011 Ore: 15:44
 
 
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