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www.ildialogo.org Il cielo di Natale,di Michele Zarrella

Astronomia
Il cielo di Natale

di Michele Zarrella

Ammirare le costellazioni invernali col cielo terso fa ricordare le luci natalizie che sembrano essersi spostate nel cielo. In questo periodo la costellazione di Orione, il grande cacciatore, campeggia nel cielo ed è facile da individuare. Somiglia, con un po’ di fantasia, ad una grande clessidra inclinata. La parte centrale è costituita da tre stelle quasi allineate. Esse costituiscono la cosiddetta cintura con, dal basso verso l’alto, Alnitak (la «guaina») che dista 820 anni luce, Alnilam 1340 anni luce e Mintaka 915 anni luce. (Quello che noi vediamo è un asterismo, cioè una figura che ci appare su uno stesso piano, ma le stelle in effetti sono molto distanti fra loro e non si trovano alla stessa distanza come a noi sembra. I nostri occhi non riescono ad apprezzare le grandi distanze in profondità ma solo le distanze angolari.) Intorno a Alnitak vi è la bellissima nebulosa detta Testa di Cavallo per la sua caratteristica forma.

Alla cintura è appesa la spada del cacciatore. Guardare col telescopio, ma anche con un buon binocolo nei dintorni della “spada” significa guardare uno degli spettacoli più emozionanti del cielo: la Grande Nebulosa di Orione. Lì si trova anche il Trapezio una stella multipla (zeta Orionis) la cui distanza è stimata di 1600 anni luce. I piedi di Orione sono Shaiph e Rigel la più lucente. La stella che individua la testa di Orione si chiama Meissa.

Muoversi nel cielo (con un puntatore laser)

Congiungendo le tre stelle della cintura di Orione e proseguendo verso l’alto si incontra Aldebaran che costituisce l’occhio rosso del Toro che minaccia quanto vi è intorno con le sue corna a forma di V.

Un corno del Toro termina nel luminosissimo (dista solo 440 anniluce) ammasso delle Pleiadi: le cui stelle più visibili, di colore blu e bianco, sono sette e molta gente le confonde con il Piccolo Carro. Per tutta la stagione è visibile il cosiddetto triangolo d’inverno: Betelgeuse la gigante rossa di Orione, Sirio del Cane Maggiore e Procione del Cane Minore. Sirio è la stella più luminosa di tutto l’emisfero boreale e si individua prolungando la “cintura” di Orione verso il basso. Poi ci sono da ammirare i Gemelli con Polluce e Castore e la brillante costellazione dell’Auriga con la stella più luminosa Capella.

 

(le foto sono tratte dalla galleria fotografica di Astro Campania)

Michele Zarrella

Referente per l’inquinamento luminoso di AstroCampania  

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zarmic@astrocampania.it

www.astrocampania.it



Mercoled� 14 Dicembre,2011 Ore: 15:52
 
 
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