- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (379) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Dicembre,

Dicembre

Le notti sono molte più lunghe del giorno fino a raggiungere la massima differenza nel solstizio che precede Natale. Passano le stagioni, le costellazioni ruotano intorno alla Stella Polare, cambiano molte cose nell’arco della vita, cambiamo noi, ma non le stelle nell'arco di secoli. Galilei, Copernico, Hubble, Schiapparelli e uomini comuni hanno studiato e visto lo stesso cielo.
Una notte di dicembre, un nostro antenato si sarà potuto soffermare ad ammirare la brillantezza di Capella, che in questo periodo si attesta intorno allo zenit, o la grandezza di Orione e ci fanno  pensare: “Hanno visto anche loro quello che sto vedendo in questo momento!”. Sì. È come se una lente invisibile dilati il tempo e ci faccia sentire in comunione con le generazioni precedenti, con gli astronomi e gli scienziati vissuti secoli fa.
A nord di Aldebaran, la gigante rossa del Toro, sicuramente avranno ammirato con stupore le fulgide sette stelle delle Pleiadi, che molti confondono col Piccolo Carro. E sicuramente non sarà sfuggita la più splendente: Alcione. Avranno osservato le costellazioni di Ercole, la Lira e l’Aquila che seguono il Sole ad ovest, mentre ad est sorgono il Toro, i Gemelli e Orione e poi, con l'avanzare della sera, il Cane Maggiore, il Cane Minore e il Leone. Mentre allo zenit campeggiano l’Ariete, il Triangolo, Auriga e Perseo che si individua seguendo la Costellazione di Andromeda, partendo dal grande quadrilatero di Pegaso (Alganib, Markab, Scheae e Sirrah: alpha Andromedæ).

 

Avranno visto stupiti la variazione di luminosità di Algol (Perseo) che in quasi tre giorni passa da una magnitudine di 2,1 a quella meno brillante di 3,4. La stella più luminosa di Perseo è Mirfak. Fra Mirfak e la parte più piccola di Cassiopea (la W) si possono individuare, anche ad occhio nudo, il doppio ammasso di Perseo NGC (New General Catalog) 869 e 848. Mentre nella costellazione del Leone si può ammirare NCG 2903.

Avranno ammitrato Rigel e Betelgeuse, la gigante rossa di Orione. La grande nebulosa di Orione. E poi Sirio del Cane Maggiore, la stella più luminosa del nostro firmamento, e Procione del Cane Minore. Sirio, Betelgeuse e Procione  formano il cosiddetto Triangolo invernale.



Venerdì 10 Dicembre,2010 Ore: 18:25
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Astronomia

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info