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www.ildialogo.org Risposta a Graziano Cosner,di Gloria Capuano

Risposta a Graziano Cosner

di Gloria Capuano

Innanzi tutto ti ringrazio, è bello vedersi rimbalzare gli effetti di ciò che scriviamo anche o specie se non del tutto lusinghieri.

Semplificare? Essere più incisivi e compiuti? Certo è buona cosa, ma va fatta chiarezza su quel che s’intende scrivere e su chi sono coloro cui ci si rivolge. E’ mortificante sentirsi dire di non aver parlato ai semplici (l’ha fatto con grande successo Cristo) perché, anche se inconsapevolmente, è forse proprio così. Non posso non confessare che la cosa mi crea contorcimenti interiori fastidiosissimi poi che sono proprio i semplici quelli che io più amo e più rispetto (e non per il motivo che tale - a torto o a ragione - mi considero anch’io.)

Se si leggono le mie molte e varie presentazioni del Giornalismo di Pace a cominciare dalla copertina del libro “Progetto Informazione per creare un Giornalismo di Pace”, appare, per esservi scritto a chiare lettere, che il Progetto è proposto alle Scuole e alle Università. Per di più, dal tanto da me già pubblicato, si evidenziano quali destinatari persone già in possesso di una qualsiasi laurea, ma non necessariamente o – e avrei dovuto menzionarli per primi - giornalisti con aspirazioni di più ampio respiro, ma – ed è quel che conta - tutti indistintamente votati alla Pace, proiettati nel futuro.

Nella medesima logica preciso che la felice semplificazione che tu vuoi, ripeto giustamente, è per l’appunto il compito dei compiti del Giornalista di Pace nel suo lavoro in campo operativo. Ma, così infatti essendo, come non avventurarsi a dire la tua censura non pertinente?

Subentra però ora la mia forma mentale di giornalista di Pace (fondatrice e tirocinante permanente) che mi obbliga a prendere le tue difese e a tal fine richiamo l’attenzione sul dato cruciale che il testo si rivolge al mondo e non solo al nostro bel Paese e che pertanto è destinato dunque ad essere tradotto in tutte le lingue e dialetti del mondo, almeno nei non soltanto miei desideri. Questo dato importante è a favore della tua tesi perché il linguaggio che tu auspichi faciliterebbe non poco l’ostico impegno delle traduzioni.

In conclusione, anche se la tua censura non mi sembra pertinente, ai miei stessi occhi appare ciononostante tassativamente concretamente calzante.

L’ultima mia riserva è che tale semplificazione non è mio compito ma di altri di buona volontà, e allora, Graziano Cosner, che senti con grande, competente partecipazione il problema, vuoi tu assumerti la paternità della semplificazione? Non potrei che dirti grazie.

Aggiungo però una fraterna epidermica informazione: tra i traduttori gira la scherzosa battuta “speriamo di aver tradotto e non tradito”. Oppure e concludo, sperando che un eventuale logaritmo non diventi una semplice addizione.

…e se così fosse? Non potrebbe essere proprio quel che a noi tutti occorre? In tal caso avresti del tutto ragione…riflettiamoci.

10 / 4 / 2012



Luned́ 16 Aprile,2012 Ore: 15:35
 
 
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ASPI - Associazione Progetto Informazione per un GIORNALISMO di PACE

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