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www.ildialogo.org ....GRAFFITI FOR ALLAH....,di KARIMA ANGIOLINA CAMPANELLI.

Arte e religione
....GRAFFITI FOR ALLAH....

di KARIMA ANGIOLINA CAMPANELLI.

Quando un percorso religioso si incontra con l'arte. Una recensione delle sue opere ed il suo Curriculun vitae


Karima Angiolina Campanelli

REGISTA- AUTRICE- PITTRICE

nata a Brescia il 22.2.1957

" ..Che cosa ha significato e significa l’Islam per l’arte e la pittura di Karima Angiolina Campanelli: nel suo percorso religioso l’artista ha scoperto la bellezza dei caratteri della calligrafia araba, carichi di significato e di forza rappresentativa. Consapevole che la mirabile creazione di Allah Ta’ala è irriproducibile dall’uomo, le opere di Karima Angiolina  Campanelli vogliono solo rappresentare i piccoli sussulti dell’anima attraverso colori e materie che possano, a Dio piacendo, rappresentare l’essenzialità e le armonie che il cuore esprime nell’atto della preghiera.

L’artista sente nella contemplazione del Nome di Allah il miracolo dell’apparizione nel mondo della realtà di un aspetto della dimensione Divina che è la Parola di Allah, da cui si irradiano dei benefici spirituali e materiali..."

Le seguenti immagini sono © Copyright di KARIMA ANGIOLINA CAMPANELLI. Ne è vietata la riproduzione in qualunque modo senza il consenso scritto dell'autrice. Ogni abuso sarà perseguito a termini di legge.

© Copyright KARIMA ANGIOLINA CAMPANELLI - Riproduzione vietata

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Recensione di  al-Shàykh 'abdu r-Rahmàn Pasquini sul periodico  Al-Wafàa - n°2 ottobre 2011

Karima Angiolina Campanelli, reduce da un pellegrinaggio alla Mecca, intensamente vissuto, dove il contatto con il soprannaturale, anzi, meglio, con la presenza del divino, assume i caratteri della fisicità, nelle persone, che hanno interiorizzato il senso dell’Unicità a livello spirituale e a livello mentale, ella facendo parte di tale corporazione di eletti, ha assorbito, nella contemplazione della Nobile Kà’ba, senza rendersene conto, le misteriose radiazioni, che attivano nell’anima la nostalgia dell’Infinito, che fanno sprigionare nello spirito una sete inesauribile di Luce, che riempiono il cuore d’un entusiasmo d’amore per Allàh, rifulga lo splendore della Sua Luce, talmente intenso, da somatizzarsi, durante il rito dell’adorazione, nello tzunami di un orgasmo erotico.

Da questo stato di grazia, da questo settimo cielo, dove l’anima di Karima anela all’impossibile penetrazione nella dimensione divina dell’Ente, perforando i limiti dell’esistente, sgorga dai pennelli e dalle tele di Karima un’impetuosa produzione artistica, che echeggia le realizzazioni pittoriche dei pittori ”spiritualisti”, di cui, perٍ, ella ignora (Klee e Kandiski) le opere.

Ella fa qualcosa di più; nei suoi lavori si sente la manifestazione dell’invisibile nel visibile attraverso i quattro grafemi che nella lingua araba sono la proiezione ortogonale sul piano dell’esistente dell’Autore dell’uomo e di tutto ciٍ che uomo non è negli universi:
il tetragramma divino Alif Làm Làm Hà‹.

Ella “crea”, in spazi di base suoi propri, delle improvvisazioni cromatiche, che sono una sintesi, dai risultati estetici notevoli, tra linea e colore, luce e forma, in cui si realizza la sua esigenza religiosa, direi mistica, di esprimere in uno spazio definito il senso dell’infinito, attraverso la suggestiva rappresentazione, con ossimori cromatografici, di staticità dinamica e dinamismo statico il nome di Allàh, rifulga lo splendore della Sua Luce, la basmalah ornitomorfa e calligrafica della tradizione sufica.

L’aspetto che più colpisce nella produzione artistica di Karimah è la sua icasticità, di una insistenza, al limite della coazione a ripetere provocata da una esondazione del suo sentimento di amore per Allàh, simbolica e decisiva, la cui decifrazione appare evidente sia nella sua genesi, sia nelle sue ragioni esplicite o inconsce.

Lei, che si definisce una povera dervisha balbettante e incerta in questo momento di passaggio nell'Universo artistico; lei, che gode anche solo all'acre trasudare dei colori da una tela, che si emoziona guardando le stampe di quadri che forse in vita non potrٍ mai vedere in originale, rivela nei suoi quadri una visività originaria, una primordialità metafisica, una capacità di fondere armoniosamente nella sua pittura colore e forma, prosternata sulla sponda di un’ansia elicoidale d’infinito.

Da un’altra stima dei quadri:

"Son quadri molto belli; ci sono in essi profondità oscure, magmatiche, fluidi arancio che scorrono sotto pelle, annunciazioni o nostalgie e segni netti, densi e spessi, verità inconoscibili, parole ignote, segni di una bellezza che annuncia se stessa attraverso la bocca della Sibilla - colei che parla e non sa ciٍ che proferisce ... belli !".

INFORMAZIONI PERSONALI

CURRICULUM VITAE

Nome: KARIMA ANGIOLINA CAMPANELLI

Telefono cell.3932222029

e-mail: karimanur@hotmail.it

nazionalità: italiana

data di nascita: Brescia  22 febbraio 1957

ESPERIENZA LAVORATIVA

REGISTA- AUTRICE- PITTRICE

Che cosa ha significato e significa l’Islam per l’arte e la pittura di Karima Angiolina Campanelli: nel suo percorso religioso l’artista ha scoperto la bellezza dei caratteri della calligrafia araba, carichi di significato e di forza rappresentativa. Consapevole che la mirabile creazione di Allah Ta’ala è irriproducibile dall’uomo, le opere di Karima Angiolina Campanelli vogliono solo rappresentare i piccoli sussulti dell’anima attraverso colori e materie che possano, a Dio piacendo, rappresentare l’essenzialità e le armonie che il cuore esprime nell’atto della preghiera.

L’artista sente nella contemplazione del Nome di Allah il miracolo dell’apparizione nel mondo della realtà di un aspetto della dimensione Divina che è la Parola di Allah, da cui si irradiano dei benefici spirituali e materiali.

lavori teatrali:

  • Esordio negli spettacoli teatrali con l’opera “Gaetanaccio” (con Gigi Proietti);

  • in tale ’occasione incontra lo scenografo e regista Bruno Garofalo col quale inizierà una collaborazione artistica che durerà per trent’anni;

  • insieme scrive e realizza numerosi spettacoli, tra i quali: “Novecento Napoletano” (musical proposto e rappresentato nei maggiori teatri di: Giappone, Argentina ed Europa); “Sona Sona” (sulla rivoluzione del 1799 e la figura di Eleonora Pimentel Fonseca); per la RAI: “La cantata del presepe Cuciniello”, il musical “Mal’aria” e moltissimi altri lavori.

  •  

Come regista, tra gli altri, dirige gli spettacoli teatrali seguenti:

“Il Giardino delle sfingi”, “ Drammi Celtici”, “Don Giovanni”, “Il Miles”, “La Marcolfa” di Dario Fò per l’Opera Buffa Festival , “Non tutti i ladri vengono per nuocere”, “Voci di terre lontane” (di cui è anche autrice del testo), “Il Candeliere”, “ Magia Rossa”, “Nemico di classe”, “Lido Pola” (di cui è anche autrice del testo con B.Garofalo), “La Tempesta “, “Yantras e Attar” (di cui è anche autrice del testo), “Il Mistero del mazzo di rose”, “Sogno di una notte di mezza estate “ “ Un’ora al San Carlino”,

L’esordio di tutti gli spettacoli menzionati è generalmente avvenuto in occasione di importanti rassegne teatrali italiane.

settore musicale:

Si occupa come ricercatrice di musica sacra e etnico-popolare realizzando concerti spettacolo e stage per attori-cantanti professionisti e studenti scuole superiori.

Corsi e seminari erogati

  • seminari/corsi per attori professionisti e aspiranti (esperienza ventennale);

  • seminari per docenti di scuola media superiore, docenti licei e docenti università, nelle seguenti discipline: uso della parola,l’azione e la scenografia, regia, movimento e postura; memoria emozionale;

  • interventi formativi su richiesta presso il carcere di Benevento: come regista e supporto psicologico ai detenuti alta sorveglianza. Questi ultimi parteciperanno a importanti rassegne teatrali;

  • interventi formativi presso il carcere di Poggioreale (Napoli): recital coi detenuti tossico dipendenti e malati di AIDS del carcere;

  • 1995: regia e corso preparatorio ai ragazzi minori di Nisida e Aiola. I giovani in detenzione, successivamente, debutteranno nei Giardini del Quirinale (che per la prima volta apre le porte al teatro, alla presenza del Presidente Scalfaro, di tantissime autorità e 2000 ragazzi delle scuole romane e col patrocinio del Presidente della Repubblica;

  • presso la Presidenza della Camera Penale di Napoli: spettacolo teatrale e corso preparatorio coi detenuti alta sorveglianza.

  • Corsi e supporto psicologico (per minori) attraverso il gioco teatrale e la drammatizzazione:

  •  
  1. responsabile e guida nel corso ai minori figli di uomini e donne in detenzione delle carceri napoletane e supporto alle famiglie;

  2. corsi di drammatizzazione e gioco teatrale in scuole per ragazzi considerati a rischio;

  3. regie e corsi per ragazzi a rischio per l’associazione Emisfero Sud e altre nella regioni Campania;

  4. supporto psicologico indirizzato alla ricerca spirituale per detenuti alta sorveglianza nelle carceri di Spoleto, Milano Opera, Piacenza, Napoli, Benevento coi quali alla fine degli incontri-sostegno si sono realizzate mostre di pittura, grafica, letteratura, poesia, esposte nelle sale del museo Maschio Angioino di Napoli, col patrocinio del comune di Napoli

Capacità e competenze personali

Sono state approfondite tutte le tematiche inerenti l’organizzazione teatrale e la logistica; la regia, il movimento e la postura, la memoria emozionale; la vocalità;

Capacità e competenze relazionali

Nel corso della professione sono state acquisite ottime capacità di lavorare in team. L’attività di docenza/formazione, periodicamente svolta, nonché quella direttamente connessa al lavoro teatrale, contribuisce a rendere tali capacità e competenze aggiornate e sempre più consapevoli

Interessi e hobbies

Tiro con l’arco; win chu; letteratura; storia delle religioni

Testi teatrali in corso di pubblicazione

  • “La Cantata del Presepe Cuciniello” (realizzato per la RAI);

  • “Mal’aria” (musical in scena dal 2006)

  • “Yantras e Attar” (prosa: in scena dal 2005)

  • “Voci di Terre lontane” (prosa con musica: in scena dal 2005)

 



Marted́ 04 Ottobre,2011 Ore: 17:39
 
 
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