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www.ildialogo.org MERAVIGLIOSO ARTISTICO PRESEPE DI ALBISOLA a Luceto,di Renata Rusca Zargar

MERAVIGLIOSO ARTISTICO PRESEPE DI ALBISOLA a Luceto

di Renata Rusca Zargar

fino al 18 gennaio
Nella chiesa di San Matteo a Luceto, in provincia di Savona, si trova il presepe più accurato e caratteristico che ci possa capitare di vedere. Esso si stende su un’area di ben 130 metri quadrati e riproduce fedelmente la cittadina di Albisola Superiore agli inizi del Novecento. Edificio di spicco e capolavoro artistico è la riproduzione di Villa Gavotti, un’antica splendida dimora che si può scorgere (nella realtà) all’uscita dell’autostrada ad Albisola (it.wikipedia.org). Il creatore del modellino, Renato Piccone, ha impiegato 3500 ore di lavoro per portare a termine una copia perfetta in tutti i particolari.
Il presepe è nato, in misura minore, 35 anni fa, da Renato Piccone e Maria Merialdo, con un gruppo di amici tra cui emerge ancora oggi Mario Gaggero. Poi, negli anni, è cresciuto e ha trovato la sua sede definitiva a Luceto.
–Ho in mente il presepe tutto l’anno, - spiega Maria con il suo sorriso entusiasta- così, quando vado da qualche parte, se vedo una pietra, un ramo, una foglia, che possano essere utili, li prendo. Ecco, quell’albero con le sue foglie secche non è bello?-e indica un ramoscello dai toni ramati sulle “colline”.- I presepi li fanno gli uomini ma le donne cercano i particolari, come licheni, foglie, ecc. Il presepe è la nostra creatura, era piccolo, senza movimento, ora è meccanico…-
Infatti, nell’Albisola che rivive perfettamente ricostruita con le sue chiese (San Pietro e San Nicolò), il mare, le colline su cui scende la neve, le varie attività della vita quotidiana, si alternano il giorno e la notte al canto di uccellini, gallo, campane. Così i contadini vanno in campagna e nelle fasce dove risaltano gli ulivi, i pescatori vanno a pescare, c’è chi arrostisce le castagne, chi fa le pulizie… Non manca l’immagine del ceramista che, come il figulinaio albisolese, crea e dipinge gli oggetti in terracotta, proprio come tutte statuine del presepe e le case (in compensato e intonacate con sabbia e cemento). Il cielo azzurro è ravvivato da soffi di nuvole e, naturalmente, in bella vista, c’è la capanna di Gesù.
Ci vuole un po’ di tempo per osservare tutto, per stupirsi della perfezione dei particolari, per rimanere incantati davanti a suoni e luci, movimenti, vita che si arresta e riprende con la cadenza dei nostri giorni. (youtube.com)
Il presepe è stato aperto al pubblico il 7 dicembre e chiude il 18 gennaio. L’orario è feriali: 15-18,30; festivi 10-12; 15-18,30. Per visite di comitive si può telefonare: 019487857
Renata Rusca Zargar



Mercoledì 31 Dicembre,2014 Ore: 17:33
 
 
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