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www.ildialogo.org NOTA PER SILVIO ZAMPIERI,di Sebastiano Saglimbeni

NOTA PER SILVIO ZAMPIERI

di Sebastiano Saglimbeni

A Bardolino, comunità del lago di Garda o del Benàco, luogo entrato nella fervida creatività di Virgilio Marone nel remotissimo 29 a. C., quando scriveva l’Eneide, rinverdisce l’arte, la poesia e la musica, un conforto in questo clima sociale arduo. Difatti, l’11 maggio 2013, ore 18, nella struttura “Barchessa Rambaldi”(XVI sec.), via San Martino, 28, è stata allestita, sino al 2 giugno, una silloge di opere, di varia tecnica, del pittore veneto chiarista Silvio Zampieri. All’inaugurazione, poeti e musicisti. Ut pictura poesis, scriveva Orazio, amico di Virgilio.

Paolo Braghieri, in un suo studio, edito nel catalogo, in mostra, ha scritto, fra l’altro, che l’atto creativo di Zampieri è “una pittura d’inquietudine. Una pittura che rivela una sensibilità vibrante di assonanze e sintonie con il pensiero e l’opera di alcune delle più significative figure letterarie”.

Chi questa nota redige aveva scritto l’11 settembre del 2012 su Il dialogo che “non conta la predilezione intesa del chiarismo o del luminismo padano per contraddistinguere questo artista, conta, invece, che la sua esistenza si è illuminata del segno mai sfigurato in luogo di proposte astratte, per sembrare diverso, singolare”.

Nadia Ferroni, cultrice delle lettere e dell’arte, ha scritto per la circostanza dell’esposizione che “affascina nell’opera di Silvio Zamperi la particolarissima capacità dell’artista di trascendere la mera rappresentazione della realtà, avventurandosi nel misterioso territorio dell’allusione ad una condizione esistenziale e creativa interessante vissuta e interrogata nel profondo”.

I titoli della silloge in mostra, che è stata dedicata a Giuseppe Verdi nel bicentenario della nascita, si leggono nella lingua dei padri, in latino, come:In cruce dolor in cruce quies, Domus mea domus orationis est, Regnum Dei intra vos est, Virgo cum infante, Suum Benacum S. Vigilius somniat, Solida virtus non flectutur ventis. Per una natura morta, l’autore titola: Mala (le mele). Completano la silloge due ritratti (sanguigna su carta), dalle immagini chiare ed insieme inquiete, dedicati al grande musicista, e un ritratto singolare (sanguigna su carta), dedicato a poeta di “M’illumino/ d’immenso”, Giuseppe Ungaretti.

Durante l’inaugurazione dell’11 maggio, Paolo Braghieri ha sintetizzato la poetica dell’artista, Mariella De Santis e Anthony

Robbins hanno letto loro testi poetici, il soprano Lorena Santangelo ha cantato, il maestro Alessandro Pierfederici al pianoforte ha eseguito tratti di musica verdiana, non solita.

Il 18 maggio, stesso orario indicato prima, leggeranno alcune loro poesie Anna Maria De Pietro e Alessandro Assiri, Davide Palmieri eseguirà un concerto di pianoforte.

Il 25 maggio seguirà un altro intervento di Paolo Braghieri, leggeranno Adam Vaccaro ed Anna Maria Ercilli le loro poesie, Alberto Tosi eseguirà un concerto con flauto traverso.

L’ultimo giorno dell’evento, chi questa nota redige leggerà e commenterà alcune poesie di Ungaretti e ricorderà come l’immagine di Ungaretti abbia ispirato alcuni artisti, tra questi, Manzù, Scipione, Fazzini, Cagli, Dragutesco e, come accennato, Zampieri. Concluderà con concerto al pianoforte Tommaso Saturnia con il violinista Stefano Gerard.




Martedì 14 Maggio,2013 Ore: 09:25
 
 
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