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www.ildialogo.org "Verso una nuova relazione tra fede e scienza",a cura di Centro “Vermigli” di Lucca

Appuntamenti
"Verso una nuova relazione tra fede e scienza"

Lucca, Sabato 17 settembre ore 17 presso LuccaLibri


a cura di Centro “Vermigli” di Lucca

Centro “Vermigli” di Lucca - 1° incontro del programma 2016/2017
Sabato 17 settembre ore 17 presso LuccaLibri
"Verso una nuova relazione tra fede e scienza" – seminario pubblico sul libro Anche la scienza parla soltanto per metafore di Hans-Peter Dürr (fisico di fama internazionale, premio Nobel Alternativo 1987 e Nobel per la Pace 1995 col gruppo Pugwash). Relatore il prof. Emanuele Angeleri (fisico, già docente UNIMI, traduttore e curatore dell’edizione italiana); interviene don Mauro Lucchesi (delegato diocesano e regionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso); modera il prof. Vittorio Barsotti (Centro “Vermigli”). L’incontro fa parte del laboratorio “Fede e pensiero al presente” curato da Michele Turrisi. Con il patrocinio del CRIF (Centro di Ricerca sull’Indagine Filosofica – P4C).
HANS-PETER DÜRR (1929 - 2014), fisico quantistico, professore emerito all'Università di Monaco di Baviera, dove ha diretto per diversi anni l'Istituto Max Planck. È stato allievo collaboratore e amico di Werner Heisenberg. Dottore in Filosofia honoris causa, nel 1987 gli è stato conferito il premio Nobel Alternativo e nel 1995 il Nobel per la Pace con il gruppo internazionale Pugwash.
Occorre esporsi intenzionalmente a moltissimi dialoghi per trovare concordanza. Occorre essere capaci di dialogare. Non è il dialogo comune che interessa Dürr, ma quello produttivo, che dà come risultato una sorta di vento caldo che ci attraversa. Questo calore deve pervadere tutti gli interlocutori, dando luogo a una verità non univoca ma feconda di intese e di sviluppi comunitari. Ciò che produce dovrebbe essere l’evidenza che sta al di là e al di sopra delle differenze e delle forme diverse con cui si presenta. Il punto di partenza e di arrivo del dialogo dovrebbe essere non già un’affermazione, ma una metafora. Nella metafora, al di là del capriccio e dell’arbitrio, si deve raggiungere un accordo come se raggiungessimo una melodia. Invece di proclamare la convinzione di aver raggiunto un punto su cui tutti dovrebbero concordare, è preferibile lasciare il discorso aperto, mostrando perplessità. Non è dunque l’accordo forzato, ma il desiderio di lasciare aperto il dialogo verso il futuro. Il reale che si presenta a noi è sempre inquieto, mai fermo, sempre in movimento. In fondo sia la scienza sia la fede propongono metafore, ricorrono a parabole che sono approssimazioni del reale senza mai raggiungerlo.



Sabato 03 Settembre,2016 Ore: 18:38
 
 
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