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www.ildialogo.org Presentazione del libro " Coro a Cappella"  di Ersilia Mazzarino,

Presentazione del libro " Coro a Cappella"  di Ersilia Mazzarino

Catania, 13 febbraio -ore 17.30, via Cordai 47 Catania


Alla riscoperta di un partigiano catanese

a cura di:
Biblioteca popolare GAPA - G.B. Scidà
Lettera " Memoria e Libertà"


 
Intervengono - assieme all’autrice:
Salvatore Di Stefano   - docente Liceo Classico Mario Cutelli
Elena Majorana       - per Biblioteca popolare Gapa
Giuseppe Mazzaglia   - ricercatore storico
Domenico Stimolo    - per “Lettera Memoria e Libertà”


in allegatoLocandina e un libero pensiero -  Un “Pèana” perché viva la memoria
 


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Coro a Cappella ( di Ersilia Mazzarino Rotigliano)
Un “Pèana” perché viva la memoria
Una figlia, recuperando i ricordi e gli atti di famiglia, ricostruisce attraverso il coro delle voci femminili che la circondarono, la figura del proprio padre, rimasto ucciso durante la Lotta di Liberazione, quando lei aveva appena due anni.
Nata in Piemonte, rimase in quei luoghi fino all’età di cinque anni; poi, richiesta dai parenti paterni venne condotta a Catania, per vivere con loro. Adolescente si trasferì a Palermo, dove è rimasta definitivamente.
Nel libro, vero e proprio Inno alla memoria più cara, la riscoperta e la ricomposizione dei vari passaggi che hanno caratterizzato il travagliato e tragico percorso di vita del padre, vengono affidate alle “voci” delle componenti femminili della famiglia.
L’Autrice assorbe le loro narrazioni, esplora le carte familiari e le fa sue
introiettandole. Di volta in volta, quasi trasfigurandosi, assume le sembianze di coloro che hanno direttamente seguito il cammino del padre fin dalla nascita: sono, come già detto, essenzialmente figure femminili che non la rendono più “figlia”, ma diretta protagonista, quasi fosse presente dietro invisibili “quinte”, ai fatti che le vengono via via narrati, restituendo alla sua anima le “stesse” emozioni e sensibilità.
Lo scritto sviluppandosi diventa un vero e proprio “coro a cappella”, con tutte le
sovrapposizioni e modulazioni necessarie, non materializzabile nel ritmo temporale dato, ma trasformandosi in una “ricerca” della propria identità e dell’intimità con la figura del proprio padre troppo presto spezzata.
Il tono delle ricostruzioni è molto delicato e spesso alcuni passaggi sono espressi in dialetto, quando questo appare l’unico mezzo capace di rendere il più profondo significato.
“Lui”, Salvatore Mazzarino, l’“ombra” inseguita, visse pienamente le grandi
contraddizioni di quella tragica fase storica che segnò drammaticamente il nostro Paese. La piovra totalizzante fascista aveva schiacciato le libere coscienze della maggioranza degli italiani. In particolare i giovani vennero influenzati nella fase più delicata della loro crescita, inquadrati militarmente e fin dai primi anni “sottoposti” alle direttive del regime. Le false sirene, paludate nel nero, inneggiavano alla morte, come supremo valore sacrificale e alle discriminazioni razziali tra gli umani, come valore promotore della nuova era, contro ogni logica del pensiero e della ragione critica: La dittatura non ammetteva trasgressioni al “pensiero unico”: Allevati al mito luminoso della guerra furono portati al disastro.
Ma a questa iniziale impostazione ”lui” reagì e la sua coscienza critica prevalse.
Inviato in Etiopia, dopo la definitiva conquista, per svolgervi funzioni di giovane
magistrato, preso atto della crudele realtà, con coraggio stigmatizzò le violenze
commesse nei riguardi di quel popolo. “Caduto in disgrazia” fu rimandato a Catania e da lì maturò il grande strappo, raggiungendo il Nord, dove risiedeva il fratello maggiore, anch’egli magistrato, ma da sempre critico verso il regime e anche col suo incoraggiamento si aggregò ai gruppi partigiani della prima Brigata Garibaldi, che in Valsesia già lottavano contro i nazi-fascisti, per dare il suo contributo all’edificazione della nuova Italia, nella democrazia, nella giustizia e nella libertà.
E in quei luoghi pagò il prezzo più alto del riscatto.
( d.s.)

 



Sabato 31 Gennaio,2015 Ore: 18:19
 
 
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