- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (325) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Il gioco d'azzardo legalizzato,

Convegno
Il gioco d'azzardo legalizzato

Cirič (TO),2 marzo 2012


Convegno

Il gioco d'azzardo legalizzato: un commercio che impoverisce cittadini e commercianti?

VENERDI' 2 MARZO 2012
ORE 15.30 - 19.30
Sala del Consiglio Comunale di Rivoli
Via Capra 27
INTERVENGONO:
Saluti del Sindaco di Rivoli, Franco Dessì
Michele Suppa - Assessore ai Servizi Sociali Comune di Rivoli
Franco Rolfo - Assessore al Commercio Comune di Rivoli
Filippo Torrigiani - Assessore alla Città Sicura Comune di Empoli - rappresentante di Avviso Pubblico
Paolo Jarre - Direttore Dipartimento "Patologia delle dipendenze" ASL TO3 Regione Piemonte
Angela De Bernardis - Direttore SER.T. Ciriè - ASL TO4 Regione Piemonte
Daniela Capitanucci -  Psicologa - Presidente di AND - Azzardo e Nuove Dipendenze - Varese
Federica Devietti Goggia - Psicologa - Servizio Spazio Altrove (Gioco d'azzardo Patologico) ASL TO3 Regione Piemonte
Federica Dilascio e Paola Tacconi - Libera Piemonte
Un rappresentante di Ascom Piemonte
Un rappresentante di Novacoop Piemonte
Moderatore: Davide Pelanda, giornalista freelance
Il convegno si propone di dare risposta ad una domanda: viviamo in uno Stato repubblicano che  stimola e incoraggia il gioco d'azzardo -  sfruttando la dipendenza e promuovendo in ogni dove i "canti delle sirene" che vengono emanati anche dai media nazionali?
Le cifre sono ingentissime - nel 2011 sono stati giocati quasi 80 miliardi di euro -  denaro che è stato sottratto al circuito economico e monetario di consumi non aleatori che avrebbero migliorato la qualità della vita dei cittadini, per indirizzarli a volte persino nelle tasche di speculatori e gaudenti di protezioni delle mafie che su questi giochi ci lucrano e non poco. 
C'è anche un aggravante perché su tali somme, se fossero state lasciate nel loro normale circuito, lo Stato avrebbe guadagnato dall'IVA, mentre in questo modo ha dovuto accontentarsi della miseria di una tassazione che supera di poco il 10% dell'importo giocato. Inoltre  ben il 60%  delle vincite è costituito da somme  che variano da un euro a due o cinque, fino a dieci euro; somme che nessun giocatore incassa ma utilizza per una nuova giocata  fino alla perdita dell'intero importo. 
In una nazione che si dibatte nelle difficoltà economiche, con la disoccupazione galoppante, la sottooccupazione, la precarietà, la cassa integrazione, la mobilità verso la disoccupazione e il tentativo di arrivare a fine mese,  i Governi non hanno trovato di meglio che spargere autorizzazioni ad organizzare sempre nuovi giochi d'azzardo.
Anche diversi "imprenditori" oggi come oggi si buttano sul gioco d'azzardo che fornisce loro lauti guadagni, generando pochi posti di lavoro, senza produzione, senza ricerca...
 
L'azzardo è stato offerto ai cittadini in modo esponenziale ed esponenzialmente i cittadini hanno investito sempre più i loro denari in tali giochi, inseguendo il miraggio di acciuffare quel che abilmente promette la pubblicità che entra, martellante ed insidiosa senza concedere tregua, in ogni sfera vitale delle persone, dal più giovane al più vecchio, donna o uomo che sia. Creando sofferenze e malattie come il gioco d'azzardo patologico che oggi è via via in crescita su tutto il territorio nazionale.


Giovedě 01 Marzo,2012 Ore: 17:25
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Appuntamenti

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info