Venerdì 16 settembre alle ore 16 presso la Sala del Tribunale di Palazzo Dogana a Foggia Alex Zanotelli terrà la lezione introduttiva del III° Corso di Bioetica sul tema La Bioetica Interetnica.
Confermata la partecipazione del Presidente della Provincia, del Prefetto e del Rettore dell'Università.
Interverranno le associazioni di volontariato impegnate a vario titolo nell'accoglienza degli immigrati.
Si prega vivamente di partecipare e di difforndere l'invito.

Di seguito il comunicato stampa

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Il missionario comboniano, noto per le sue battaglie pacifiche contro l’emarginazione e a favore della giustizia sociale, sarà infatti l’ospite principale del convegno “Bioetica interetnica”, in programma venerdì 16 settembre alle ore 16 presso Palazzo Dogana a Foggia.

Promosso da Solidaunia e dal Centro di Bioetica “Padre Crispino di Flumeri” (nato dalla convergenza dell’Associazione Medici cattolici, dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e dall’Ufficio Diocesano della Pastorale Sanitaria), l’incontro rientra nell’ambito del Terzo corso di Bioetica, che quest’anno tratterà i temi dell’ambiente, della sicurezza sul lavoro, dell’accoglienza ed alcuni argomenti clinici.

Storico direttore della rivista Nigrizia, Zanotelli è noto anche per la sua lunga permanenza nella baraccopoli di Korogocho, alle porte di Nairobi in Kenya e per il suo impegno al fianco degli “ultimi”, come dimostra anche il suo interesse alle difficili situazioni nel rione Sanità a Napoli, in cui vive attualmente.

Al convegno prenderanno parte anche alcuni esponenti istituzionali, tra cui il presidente della Provincia, Antonio Pepe, il prefetto e il rettore, che potranno anche tracciare un quadro e confrontarsi sull’attuale situazione nei centri di accoglienza presenti nel territorio foggiano.

Proprio i volti e le storie di alcuni migranti saranno al centro della mostra fotografia a cura di Mimmo Attademo, professore al Liceo Artistico di Foggia, che sarà allestita nel porticato di Palazzo Dogana.

Gli scatti sono stati ripresi nel Ghetto a pochi chilometri da Rignano, abitato da numerosi migranti impegnati come braccianti agricoli nelle vicine campagne e teatro dei campi scuola-lavoro dei ragazzi degli Scalabriniani.

Perché la Bioetica Interetnica, perché è la ricerca di valori condivisi che siano alla base di una convivenza pacifica in una società in cui la multi etnicità è un elemento strutturale.

Perché Alex Zanotelli, perché la sua storia tra baraccopoli africane, direzione di Nigrizia, fondatore di movimenti di pace e di cittadinanza attiva, perché le sue battaglie contro il commercio delle armi, contro la corruzione nella cooperazione, contro i respingimenti, contro il coinvolgimento italiano in “missioni di pace”, per la salvaguardia ambientale, per l’acqua, per una finanziaria di pace, lo impongono.

Mercoledì 07 Settembre,2011 Ore: 10:55