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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org APPELLO: AFFIANCHIAMO PAPA FRANCESCO NELL’IMPEGNO PER IL DISARMO NUCLEARE, CONTRO IL SUICIDIO DELL’UMANITA’,primo firmatario p. Alex Zanotelli

APPELLO: AFFIANCHIAMO PAPA FRANCESCO NELL’IMPEGNO PER IL DISARMO NUCLEARE, CONTRO IL SUICIDIO DELL’UMANITA’

primo firmatario p. Alex Zanotelli

Sosteniamo e condividiamo l'appello di Papa Francesco a tutte le persone di buona volontà: dobbiamo opporci al "suicidio dell'Umanità" rappresentato dalla minaccia della deterrenza nucleare.
Questo appello ci spinge tutti a lavorare con maggiore determinazione per promuovere le condizioni necessarie ad un mondo senza armi nucleari, nel momento in cui fervono programmi per la loro modernizzazione e le spinte alla proliferazione sembrano travolgere ogni remora.
E' necessario che entri in vigore il Trattato per la proibizione delle armi nucleari adottato in una Conferenza ONU il 7 luglio 2017 e ratificato anche dalla Santa Sede in settembre, con convinzione. L'Italia deve fare la sua parte respingendo i diktat della NATO e ratificando al più presto questo Trattato. Contribuiremo così, dal nostro Paese, ad una grande speranza per una svolta epocale verso una comunità internazionale che affermi la forza del diritto sul diritto della forza: la nonviolenza efficace, secondo Papa Francesco.
Guardiamo con attenzione alle idee ed alle proposte che scaturiranno dal Convegno che si svolgerà, il 10 e 11 novembre, in Vaticano, con la partecipazione di 11 Premi Nobel per la pace.
Ci attendiamo, da questi lavori, sforzi di mediazione, anche da parte della Santa Sede, nella pericolosissima crisi coreana (la dimostrazione evidente che il rischio di una guerra atomica è purtroppo una ipotesi concreta) e l'indicazione di percorsi negoziali per collegare la proibizione giuridica all'eliminazione effettiva degli ordigni nucleari.
E' giusto scuoterci, come ci invita a fare il Papa, dalla nostra pigrizia e dalle nostre distrazioni: nelle nostre azioni e nel nostro impegno di cittadini attivi diventa oggi prioritario garantire, con il disarmo, via di pace, una sicurezza vera.
Questa sicurezza può nascere solo dalla cooperazione rispetto ai grandi problemi comuni che l'Umanità deve risolvere (la convivenza tra i popoli, la difesa della Terra dal riscaldamento climatico, la disuguaglianza sociale a livello globale...) e non dall'illusoria e, in ultima analisi, "suicida" corazza di poter dissuadere atti ostili con le armi di distruzione di massa. 
Invitiamo chi, nei movimenti per il disarmo e la pace, per l'ecologia e lo sviluppo umano integrale, è d'accordo con le nostre elementari considerazioni ad unirsi maggiormente e, sempre nel rispetto delle diversità, a fare blocco comune: dobbiamo impedire il disastro nucleare.
Qui in Italia dobbiamo adoperarci, in particolare, per una marcia Perugia-Assisi straordinaria, focalizzata sul sostegno alle Nazioni Unite nel loro tentativo, con il bando degli ordigni "fine del mondo", ad affermare un diritto prevalente della comune umanità rispetto alla sovranità dei singoli Stati.
Quindi proponiamo di camminare insieme, possibilmente prima delle prossime elezioni politiche, soprattutto per la ratifica da parte dell'Italia del Trattato ONU di interdizione delle armi nucleari.
Come ci ricorda Papa Francesco nella sua enciclica "Laudato si'", la fratellanza - e sorellanza - universale costituenti la Carta dell'ONU, sorta con l'ideale di «salvare le future generazioni dal flagello della guerra», devono essere fondate, rigettando gli strumenti di morte, sul rispetto degli equilibri naturali, sul rispetto della vita, sulla "armonia con il Creato da custodire".
Info cell. 340-0736871 - Per manifestare l'adesione si può sottoscrivere on-line alla URL: petizioni24.com
Alex Zanotelli, Alfonso Navarra, Antonia Baraldi Sani, Adriano Ciccioni, Ennio La Malfa  (altri...)


Fermiamo i signori della guerra - per una Perugia-Assisi straordinaria
APPELLO
FERMIAMO I SIGNORI DELLA GUERRA
Per una Perugia-Assisi straordinaria
Trovo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’ , a una carneficina spaventosa come quella in Siria, a un attacco missilistico da parte di Trump contro la base militare di Shayrat in Siria, ora allo sgancio della Super- Bomba GBU-43( la madre di tutte le bombe) in Afghanistan e a un’incombente minaccia nucleare.
L’Italia , secondo l’Osservatorio sulle armi , ha deciso di spendere quest’anno 23 miliardi di euro in armi (l’1,18% del Pil). Significa 64 milioni di euro al giorno! Ora Trump, che porterà il bilancio militare USA a 700 miliardi di dollari, sta premendo perché l’Italia arrivi al 2% del Pil che significherebbe 100 milioni di euro al giorno. “Pronti a rivedere le spese militari- ha risposto la ministra della Difesa Roberta Pinotti- come ce lo chiede l’America .”La Pinotti ha annunciato anche che vuole realizzare il Pentagono italiano a Centocelle (Roma) dove sorgerà una nuova struttura con i vertici di tutte le forze armate. La nostra ministra della Difesa ha inoltre preparato il Libro Bianco della Difesa in cui si afferma che l’Italia andrà in guerra ovunque i suoi interessi vitali saranno minacciati. E’ un autentico golpe democratico che cancella l’articolo 11 della Costituzione. Dobbiamo appellarci al Parlamento italiano perchè non lo approvi. Il Libro Bianco inoltre definisce l’industria militare italiana ‘pilastro del Sistema paese’ .  Infatti nel 2015 abbiamo esportato armi pesanti per un valore di oltre sette miliardi di euro! Vendendo armi ai peggiori regimi come l’Arabia Saudita . Questo in barba alla legge 185/90 che vieta la vendita di armi a paesi in guerra o dove i diritti umani sono violati. L’Arabia Saudita è in guerra contro lo Yemen, dove vengono bombardati perfino i civili con orribili tecniche speciali. Secondo l’ONU, nello Yemen è in atto una delle più gravi crisi umanitarie del Pianeta. All’Arabia Saudita abbiamo venduto bombe aeree MK82, MK83, MK84, prodotte dall’azienda RMW Italia con sede legale a Ghedi (Brescia) e fabbrica a Domusnovas in Sardegna. Abbiamo venduto armi anche al Qatar e agli Emirati arabi con cui quei paesi armano i gruppi jihadisti in Iraq, in Libia, ma soprattutto in Siria dov’è in atto una delle guerre più spaventose del Medio Oriente. In sei anni di guerra ci sono stati 500.000 morti e dodici milioni di rifugiati o sfollati su una popolazione di 22 milioni! Come italiani, stiamo assistendo indifferenti alla tragica guerra civile in Libia, da noi causata con la guerra contro Gheddafi. E ora , per fermare il flusso dei migranti, abbiamo avuto la spudoratezza di firmare un Memorandum con il governo libico di El Serraj che non riesce neanche a controllare Tripoli. E così aiutiamo la Libia a frantumarsi ancora di più. E con altrettanta noncuranza assistiamo a guerre in Sud Sudan, Somalia, Sudan, Centrafrica, Mali. Senza parlare di ciò che avviene nel cuore dell’Africa in Congo e Burundi. E siamo in guerra in Afghanistan: una guerra che dura da 15 anni ed è costata agli italiani 6,6 miliardi di euro.
Mentre in Europa stiamo assistendo in silenzio al nuovo schieramento della NATO nei paesi baltici e nei paesi confinanti con la Russia. In Romania, la NATO ha schierato razzi anti-missili e altrettanto ha fatto in Polonia a Redzikovo. Ben cinquemila soldati americani sono stati spostati in quei paesi. Anche il nostro governo ha inviato 140 soldati italiani in Lettonia. Mosca ha risposto schierando a Kaliningrad Iscander, ordigni atomici, i 135-30. Siamo ritornati alla Guerra Fredda con il terrore nucleare incombente. (La lancetta dell’Orologio dell’Apocalisse a New York è stata spostata a due minuti dalla mezzanotte come ai tempi della Guerra Fredda).
Ecco perché all’ONU si sta lavorando per un Trattato sul disarmo nucleare promosso dalle nazioni che non possiedono il nucleare, mentre le 9 nazioni che la possiedono non vi partecipano. E’ incredibile che il governo Gentiloni ritenga che tale Conferenza “costituisca un elemento fortemente divisivo “, per cui l’Italia non vi partecipa. Eppure l’Italia, secondo le stime della Federation of American Scientists, ha sul territorio almeno una settantina di vecchie bombe atomiche che ora verranno rimpiazzate dalle più micidiali B61-12. E dovremmo mettere in conto anche la possibilità, segnalata sempre dalla FAS, di Cruise con testata atomica a bordo della VI Flotta USA con comando a Napoli. Quanta ipocrisia da parte del nostro governo!
Davanti a una così grave situazione, non riesco a capire il quasi silenzio del movimento italiano per la pace. Una cosa è chiara: siamo frantumati in tanti rivoli, ognuno occupato a portare avanti le proprie istanze! Quand’è che decideremo di metterci insieme e di scendere unitariamente in piazza per contestare un governo sempre più guerrafondaio? Perché non rimettiamo tutti le bandiere della pace sui nostri balconi?Ma ancora più male mi fa il silenzio della CEI e delle comunità cristiane. Questo nonostante le forti prese di posizione sulla guerra di Papa Francesco. E’ un magistero il suo, di una lucidità e forza straordinaria. Quando verrà recepito dai nostri vescovi, sacerdoti, comunità cristiane? Dopo il suo recente messaggio inviato alla Conferenza ONU, in cui ci dice che “ dobbiamo impegnarci per un mondo senza armi nucleari”, non si potrebbe pensare a una straordinaria Perugia- Assisi, promossa dalle realtà ecclesiali insieme a tutte le altre realtà, per dare forza al tentativo della Nazioni unite di mettere al bando le armi atomiche e dire basta alla ‘follia’ delle guerre e dell’industria delle armi? Sarebbe questo il regalo di Pasqua che Papa Francesco ci chiede: “Fermate i signori della guerra, la violenza distrugge il mondo e a guadagnarci sono solo loro.”
Alex Zanotelli
Napoli,14 aprile 2017
Prime adesioni:
Alfonso Navarra - Disarmisti esigenti (www.disarmistiesigenti.org)
Francesco Lo Cascio - Consulta per la Pace, la Nonviolenza, i diritti umani, il disarmo - Comune di Palermo
Alessandro Marescotti - PeaceLink
Claudio Carrara - MIR Italia
Olivier Turquet - Pressenza
Giovanni Sarubbi - Il Dialogo
Rocco Altieri - Centro Gandhi
Antonia Sani - WILPF Italia
Vittorio Bellavite - Noi Siamo Chiesa

Elio Pagani - Marco Palombo - Angelo Baracca - Gian Piero Godio - Anna Puglisi - Silvana Pisa - Alessandro Capuzzo - Imma Barbarossa - Isabella Horn - Stefano Fassina - Loretta Mussi - Giuseppe Bruzzone - Tiziano Cardosi - Patrick Boylan - Laura Tussi - Fabrizio Cracolici - Erminio Biandolino - Livio Pepino - Roberto Brambilla - Franca Pizzini - Etta Ragusa - Maurizio Sgarzi - Floriana Lipparini - Alessio Di Florio - Riccardo Bovolenta - Antonella Nappi - Franca Maffei - Alfonso Gianni - Sandro Medici - Luigi Consonni - Angela Dogliotti - Enrico Peyretti - Alberto L'Abate - Vittorio Pallotti - Maurizio Benazzi - Amalia Navoni - 
Movimento per la pace unitario  Contatta l'autore della petizione



Sabato 04 Novembre,2017 Ore: 15:37
 
 
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