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www.ildialogo.org LETTERA APERTA SUL DISARMO NUCLEARE,a cura di Luigi De Carlini  e Andrea Cesarini

Appello
LETTERA APERTA SUL DISARMO NUCLEARE

a cura di Luigi De Carlini  e Andrea Cesarini

settembre 27, 2017
Riprendiamo questo appello, e invitiamo tutti i nostri lettori a sottoscriverlo, dal blog brianzecum.wordpress.com
A   Sua Em. Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI
e pc Ecc. Vescovi membri del Consiglio Episcopale Permanente
Roma
Caro fratello Presidente dei Vescovi italiani,
siamo come costretti a rivolgerci a Lei, e a tutti i suoi confratelli Vescovi, per parlare di una questione che interpella nel profondo la nostra coscienza cristiana.
I fatti, in sintesi, sono questi. Sull’umanità tutta, dopo Hiroshima e Nagasaki, incombe il rischio della catastrofe nucleare. Esso non si sta riducendo ma il perdurare di questa situazione gravissima ha creato, progressivamente nel corso dei decenni, assuefazione, passività, e, quasi, dimenticanza. Sembra la meno importante delle questioni presenti all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni.
Tuttavia, pur non divenendo movimenti di massa, combattive iniziative di contrasto sono continuate in tutto il mondo negli anni, soprattutto da parte di organizzazioni pacifiste e della società civile. Ad esse si sono uniti molti Stati, quelli senza armi nucleari, per pretendere quello che il buonsenso e la ragionevolezza chiedono, cioè la cancellazione dalla storia dell’umanità di questo incubo oscuro e troppo esorcizzato. Ma l’attuale direzione di marcia è invece un’altra. La progressiva riduzione e successiva eliminazione delle armi nucleari, pur prevista dall’art.6 del Trattato di non Proliferazione del 1968, non è quasi mai iniziata. Al contrario, dopo una ben modesta riduzione negli anni ’90, assistiamo ora a una modernizzazione di queste armi che aumenta la loro potenza nel contesto di un aggravamento continuo delle tensioni di ogni tipo nelle relazioni internazionali.
Ma ora c’è un fatto nuovo, diretta conseguenza della tenacia di chi vuole opporsi alla minaccia della possibile catastrofe. Dopo che il Parlamento europeo aveva votato a grande maggioranza un forte auspicio per l’apertura di trattative, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 23 dicembre del 2016 ha convocato una Conferenza internazionale che si è conclusa il 7 luglio 2017 con l’adozione di un “Trattato sul divieto delle armi nucleari”, giuridicamente vincolante, che entrerà in vigore dopo la ratifica di almeno 50 Stati. Esso prevede anche “trattative su misure efficaci per la cessazione della corsa agli armamenti nucleari e per il disarmo nucleare”. Si dice inoltre che è proibita la “minaccia d’uso” delle armi atomiche, raccogliendo così molte delle istanze della società civile internazionale. Viene in tal modo bocciata la logica della deterrenza, cioè l’equilibrio del terrore – che non impedisce per niente la guerra nucleare per errore, incidente, sabotaggio o per decisione criminale di chi può disporre delle armi. Gli Stati che hanno votato l’adozione del Trattato sono 122; gli Stati nucleari non hanno partecipato alla Conferenza, così come i loro alleati, tra cui il nostro. L’Italia dopo aver condiviso in dicembre all’ONU la proposta della Conferenza, ha poi fatto marcia indietro in modo oscuro, ritirando il proprio voto, senza dare spiegazioni di qualche minima credibilità.
La logica e il potere delle strutture militari fanno ogni resistenza a questo Trattato. Sul fronte opposto si è levata l’alta voce di papa Francesco che ha scritto una lunga e impegnativa lettera alla Presidente della Conferenza Elayne Whyte Gòmez dicendo, tra l’altro: “Questa Conferenza intende negoziare un Trattato ispirato da argomenti etici e morali. Si tratta di un esercizio di speranza e mi auguro che possa rappresentare anche un passo decisivo nel cammino verso un mondo senza armi nucleari. Sebbene questo sia un obiettivo di lungo periodo estremamente complesso, non è al di fuori della nostra portata”. Il Vaticano ha immediatamente firmato il Trattato il 20 settembre, giorno di inizio della raccolta delle adesioni. E il 26, giornata mondiale dell’ONU per il disarmo nucleare, papa Francesco ha diffuso il seguente tweet: “Impegniamoci per un mondo senza armi nucleari, applicando il Trattato di non proliferazione per abolire questi strumenti di morte.”
Nel nostro paese, mentre ogni organizzazione pacifista è impegnata, i mass-media hanno censurato l’informazione (salvo rare eccezioni, tra queste l’Avvenire) e il Parlamento ne ha discusso, con inaccettabile ritardo, alla fine di luglio in sbrigative sedute di basso livello, senza che il governo motivasse veramente la sua posizione. Di fatto la presenza di armi nucleari sul nostro paese (ad Aviano e a Ghedi) e la logica degli schieramenti militari internazionali paralizzano ogni riflessione fondata sull’interesse vero del nostro paese e dell’intera comunità internazionale.
A partire dalla nostra fede, noi ci sentiamo coinvolti in una questione che attiene al senso stesso della nostra civiltà. Che fare? Abbiamo pensato che le nostre parrocchie, le nostre associazioni, i nostro movimenti debbano diventare più consapevoli e poi mobilitarsi perché il nostro paese non sia più assente. Si tratta di una mobilitazione che può essere condivisa da tutti nel nostro mondo cattolico, può contribuire molto a creare una nuova generale consapevolezza dell’opinione pubblica, coinvolgendo credenti e non credenti e superando gli schieramenti politici. L’obiettivo concreto e immediato è quello di ottenere che la nostra Repubblica, quella dell’art.11 della Costituzione, partecipi a questo tentativo sulla strada della pace, anzitutto aderendo al Trattato e diventando anche, in tal modo, punto di riferimento per altri paesi in una condizione analoga alla nostra di oggi.
Caro Mons. Bassetti, da Lei e dai vescovi speriamo e attendiamo un contributo decisivo per un vero movimento d’opinione nel senso che abbiamo proposto. Lo chiede la nostra coscienza che si ispira all’Evangelo.
Un fraterno abbraccio nella pace del Signore
Milano, 26 settembre 2017, giornata ONU per il disarmo nucleare
Primi firmatari
  1. Francesco Cesarini-Milano
  2. Luigi Pasinetti-Milano
  3. Vittorio Possenti-Milano
  4. Vittorio Bellavite-Milano
  5. Giorgio Nebbia-Roma
  6. Enrico Peyretti-Torino
  7. Luigi Frey –Milano
  8. Giuseppe Goisis-Venezia
  9. Bruno Musso-Torino
  10. Claudio Ciancio-Torino
  11. Antonio Brenna-Milano
  12. Paola Zerbini-Milano
  13. Piero Giorgi-Gargnano
  14. Sandro Bellavite- Milano
  15. Rita Rosati-Bruxelles
  16. Silvia e Gianluigi Prestini-Lesmo (Monza)
  17. Tommaso Eccher-Milano
  18. Vivina Rossi-Milano
  19. Carmelo Vigna-Milano
  20. Dora Marucco-Torino
  21. don Carlo Prezzolini-Siena
  22. Vincenzo Meale-Roma
  23. Fabrizio Truini-Roma
  24. Raniero La  Valle-Roma
  25. Segreteria Cipax-Roma
  26. Tonino Drago- Calci (Pisa)
  27. Stefano Corradino-Roma
  28. Domenico Todisco
  29. Alessandro Santoro-prete della comunità delle Piagge
  30. Angela Balossi Restelli-Milano
  31. Albino Bizzotto , Padova
  32. Lisa Clark, Firenze
  33. Ivio Nicola Marongiu-Lanciano Chieti
  34. Sandro Nardelli-Trento
  35. Valentino Bobbio-Roma
  36. Eugenio Lenardon-Trieste
  37. Nives Ceppa Degrassi
  38. Amalia Navoni-Milano
  39. Pasquale De Sole
  40. Rocco Altieri-Torino
  41. Centro Gandhi-Torino
  42. Dario Santin
  43. Rosario Grillo
  44. Adriano Candioli-Roma
  45. Sergio Paronetto-Verona
  46. Luigi Tribioli – Ferentino
  47. Luigi Mosca-Parigi
  48. Riccardo Bottoni-Milano
  49. sr. Annarosa Crippa-Cordoba (Argentina)
  50. Egidio Citterio-Lecco
  51. don Mario Proserpio.Lecco
  52. Vittorio Pallotti-Bologna
  53. Corrado Maffia, Presidente scuola di pace-Napoli
  54. don Fredo Olivero, comunità san Rocco-Torino
  55. Iolanda Ghibaudi
  56. Carolina Gobetti
  57. Carlo Beraldo
  58. Giuseppe Totaro-Pistoia
  59. Luisa Lagravinese
  60. Mariapia Porta
  61. Linda Carbone
  62. Santino Di Dio
  63. Pierantonio Montecucco-Voghera
  64. Fiorella Ferrarini
  65. Enrico Giordano
  66. Beatrice Badini
  67. Gianmarco Paris
  68. Lino Allegri
  69. Vito Capano
  70. Piera Rella
  71. Alberto Miryam Garau
  72. Rosario Grillo
  73. Dario Santin
  74. Gaia Vitali-Piacenza
  75. Ugo Bologna-Torino
  76. Adriana Gatti-Piacenza
  77. Francesca Molinari-Piacenza
  78. Giulia Barbieri
  79. Chiara Basile Zoffoli-Merate (Lc)
  80. Domenico Basile-Merate (Lc)
  81. Adriana Beltrame-Lecco
  82. Andrea Cesarini-Milano
  83. Luigi De Carlini – Lecco
La raccolta delle adesioni è appena iniziata
Per adesioni, informazioni e contatti :
Luigi De Carlini   email: luigidecarlini@gmail.com
tel. 0399669925 cell. 3701208959, Nava, 23886 Colle Brianza (Lecco)
Andrea Cesarini   email: andreacesarini@virgilio.it
cell. 3272292756, Piazza S.Agostino 9 20123 Milano



Sabato 07 Ottobre,2017 Ore: 20:15
 
 
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