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www.ildialogo.org APPELLO: Rana Plaza, ad un anno di distanza, le Aziende devono pagare!,Di Labourstart

APPELLO: Rana Plaza, ad un anno di distanza, le Aziende devono pagare!

Di Labourstart

Fra poche settimane, ci sarà il primo anniversario del crollo dell'edificio a Rana Plaza, in Bangladesh. Oltre 1.100 persone sono state uccise in uno dei peggiori incidenti industriali della storia.
Come forse saprete, a seguito della tragedia è stato firmato un accordo innovativo sottoscritto da sindacati globali, sindacati locali in Bangladesh, datori di lavoro, principali marchi di abbigliamento, Organizzazione Internazionale del Lavoro, governo del Bangladesh e altri ancora.
Oltre a cercare di garantire che la tragedia non si ripeta, i datori di lavoro hanno anche convenuto di aiutare a compensare i feriti e le famiglie delle vittime.
Come dichiarato dalla Campagna Abiti Puliti, "i sopravvissuti e le famiglie delle vittime hanno sofferto abbastanza e non dovrebbe rivivere quel giorno orribile, senza essere sicuri che almeno le loro perdite finanziarie siano coperte. Hanno sofferto lesioni terribili, perso mariti e mogli, figli e genitori, fratelli e sorelle; e ne porteranno per tutta la vita le cicatrici fisiche ed emotive. Per questo non potranno mai essere risarciti, ma possono e devono essere compensati per la perdita di reddito e le spese mediche affrontate, prima dell'anniversario".
Fra le società che non hanno ancora effettuato donazioni pubbliche al fondo ci sono queste:
Adler Modemrkte, Auchan, Ascena Retail, Benetton, C&A, Carrefour, Cato Fashions, Children's Place, Grabalok, Gueldenpfennig, Kids for Fashion, KiK, LPP, Manifattura Corona, Matalan, NKD, Premier Clothing, Primark, PWT, Walmart e Yes Zee.
IndustriALL, UNI Global Union e la Campagna Abiti Puliti hanno lanciato una campagna online ospitata da Labourstart per far pressione su queste aziende affinchè paghino subito i risarcimenti.
Per favore, firma ed invia il tuo messaggio labourstartcampaigns.net
Intanto, dall'altra parte del mondo in Perù, il governo sta cercando di privatizzare l''acqua - nonostante le proteste dei cittadini e del movimento sindacale del paese. Questi sindacati e il loro sindacato mondiale PSI hanno lanciato una campagna online per chiedere che il Perù fermi subito le privatizzazioni. Sostieni la campagna facendo clic qui: labourstartcampaigns.net
Moltissime grazie!



Martedì 18 Marzo,2014 Ore: 21:59
 
 
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