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www.ildialogo.org Lettera aperta al Presidente Napolitano e al Presidente Monti,di Suor Rita Giaretta e sorelle Comunità Rut

Lettera aperta al Presidente Napolitano e al Presidente Monti

di Suor Rita Giaretta e sorelle Comunità Rut

Comunità Rut
Spazio di accoglienza
per una cultura di giustizia e di pace

Caserta, 28 maggio 2012

Al Presidente della Repubblica

Giorgio NAPOLITANO

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Mario MONTI

Lettera aperta

Cari Presidenti,

non sono nuova, insieme alle mie consorelle, a dare voce a quanto vibra dentro il mio e nostro cuore attraverso la modalità di una Lettera aperta che per noi, come cittadine e religiose, assume un significato di sincera partecipazione e di vera democrazia.

Viviamo in uno scenario “triste e oscuro”, usando le parole del Santo Padre, Benedetto XVI; un tempo di grave crisi che sta soffocando le speranze nel cuore di troppi giovani, che sta calpestando diritti e dignità nella vita di tante persone, di tante famiglie, di tanti bambini, di anziani e in particolare di tutte quelle realtà che avrebbero necessariamente bisogno di un sostegno e di una vicinanza per continuare a vivere con dignità.

Ma guai a noi vivere questo triste e oscuro tempo in maniera passiva, da rassegnati e tanto meno nell’indifferenza o ancor peggio lasciandoci vincere da imperanti e devastanti egoismi che rischiano di alimentare forme deprecabili di aggressività e di violenza.

Guai a noi se in questo tempo non sappiamo esserci e lasciare la nostra impronta che porta con sé i lineamenti della giustizia, i calli della vita e il vigore della speranza.

Oggi, all’indomani della grande festa di Pentecoste, una Parola ha squarciato il mio cuore: “Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio! E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio… ma nulla è impossibile a Dio” (Mc 10, 17 ss.). Parole queste, dette da Gesù a un giovane ricco, impeccabile nell’osservanza religiosa e nell’obbedienza alla legge. “Quanto è difficile….”

Spontanea in me la trasposizione di quel “quanto è difficile…” a quella ‘innumerevole’ schiera di persone che hanno oggi ruoli istituzionali di potere, a vari livelli, che garantiscono loro ricchezze e privilegi, e questo non per sollevare unicamente critiche, né per decretare giudizi o condanne, ma perché sento unicamente la forza di verità in quella Parola di Gesù.

Cari Presidenti, grazie all’attività di Casa Rut (accoglienza di giovani donne migranti, spesso con figli, vittime di tratta) e al nostro servizio svolto con sempre rinnovata passione, ho la possibilità di girare l’Italia per incontri, convegni, tavole rotonde e di incontrare così studenti, giovani, cittadini, associazioni, religiose e religiosi e in tutti colgo un grande disagio e una viva sofferenza, ma spesso anche una palpitante rabbia nei confronti di queste persone, sempre troppe, che si sono arricchite e che continuano ad arricchirsi in nome di un servizio svolto per il bene della collettività. E non vogliamo qui giudicare lo stile e la qualità del servizio da loro svolto e ‘non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio’, anche se è sotto gli occhi di tutti che il più delle volte è un servizio ripiegato a coltivare unicamente gli interessi personali. Di fronte a questo grande senso collettivo di smarrimento e di indignazione diventano allora inaccettabili, vergognose e offensive nei riguardi della moltitudine di cittadine e cittadini e in particolare dei più disagiati, certi stipendi, certe indennità, certe pensioni e i loro tanti privilegi.

Cari Presidenti, se non si trova il coraggio di tagliare con decisone quei stipendi e altro, se non si ha l’ardire di fare una rigorosa pulizia di certi privilegi che si diramano come le catene di S. Antonio, se non si osa anche la restituzione di beni e di ricchezze accumulate ingiustamente (come si fa per i beni confiscati alle mafie), difficilmente l’azione di Governo, pur encomiabile nel suo sforzo e impegno, diventa credibile e capace di dare nuovo senso e vigore all’unità nazionale unica strada percorribile per dare, oggi, risultati positivi. Solo insieme, nella giusta solidarietà, si può attraversare questo tempo “triste e oscuro”.

Cari Presidenti osate la giustizia, perché non c’è vera giustizia se si ‘divide la torta amara dei sacrifici, in parti uguali tra diseguali’ (don Milani). Chi oggi ha ricchezze e beni, spesso non per suo merito, ha il grave e responsabile dovere di contribuire largamente e secondo giustizia al risanamento e al rilancio del nostro Paese.Ma quanto è difficile… “

La solidarietà, la ricerca e l’amore al bene comune e la giustizia vanno osate, organizzate e, quando serve, promulgate in Leggi, anche se queste possono essere scomode. Solo così possiamo trasmettere e consegnare ai giovani una vera testimonianza di unità, di dignità e di vera umanità che affonda le sue radici e riceve linfa dai grandi valori, sempre nuovi e attuali, enunciati nella nostra Carta Costituzionale e, per un cristiano, anche e soprattutto nella continua novità che è il Vangelo di Gesù Cristo.

Il grande S. Agostino diceva che “la speranza ha due bei figli: la rabbia e il coraggio. La rabbia nel vedere come vanno le cose e il coraggio di intravedere come potrebbero andare”.

Se è così e solo così, cari Presidenti, possiamo e vogliamo essere con voi per osare e dare un volto concreto e di luce alla speranza e ‘insieme aiutare Dio a rendere possibile l’impossibile’.

E Dio sa quanta sete di speranza c’è oggi in tutti noi e nella nostra Italia, anche a partire dagli ultimi drammatici avvenimenti accaduti che attendono risposte di vita e non solo promesse.

Un cordiale saluto.

Suor Rita Giaretta

e sorelle Comunità Rut

* Nella speranza di fare cosa gradita allego il nostro secondo libro “Osare la Speranza – La liberazione viene dal Sud”

_______________________

Comunità Rut – Suore Orsoline scm ∙ Corso Trieste, 192 ∙ 81100 Caserta ∙ Tel/Fax 0823/278078∙ e-mail: rut@orsolinescm.it



Domenica 10 Giugno,2012 Ore: 08:31
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
antonietta monaco Altare (SV) 11/6/2012 10.18
Titolo:lettera aperta.
Gen. Suor Rita
desidero ringraziarla per la sua lettera a Presidente Napolitano e al Presidente Monti. Lei ha espresso con chiarezza il pensiero di moltissimi di noi e lo ha fatto con una grande sensibilità.
io non avrei avuto nè la sua capacità di esprimermi, nè la sua pacatezza, perchè pur rispettando i presidenti Napolitano e Monti ho maturato un giudizio molto negativo nei confronti di tutta la classe politica. Siamo diventati sudditi e non più cittadini e questo mi fa molto arrabbiare. Sarei più disposta a scendere in piazza, piuttosto che aprire un dialogo.
Perciò dal profondo del cuore le sono riconoscente. Antonietta
Autore Città Giorno Ora
maria laura martinelli bresso 12/6/2012 14.12
Titolo:lettera aperta
Grazie!Avete saputo esprimere con forza e chiarezza il pensiero di molti, traducendolo non in mero lamento, ma in un forte e concreto richiamo a ciò che è possibile fare subito, se la volontà degli interessati c'è.Mimma
Autore Città Giorno Ora
maurizio dei zotti sovizzo 12/6/2012 14.34
Titolo:
Maurizio e Bianca da Vicenza condividono quanto da voi scritto e inviato a Monti e Napolitano...speriamo siano conseguenti...un abbraccio
Autore Città Giorno Ora
Mario Vecchiato Firenze 12/6/2012 16.37
Titolo:Condivido
Condivido, carissima Sr Rita e consorelle, la chiarezze ed il coraggio di chiamare alla verità e alla giustizia. Credo che ad ognuno spetti il compito di avere la forza di osare gesti nuovi e radicali se cogliamo davvero cambiare ed essere fedeli al nostro tempo e agli altri. Un abbraccio forte e continuate ad essere segno e provocazione per noi e per tutti.
Mario
Autore Città Giorno Ora
Luigi Infanti Vicenza 14/6/2012 15.52
Titolo:

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