28 marzo 2012

Venerdì 30 marzo 2012 ci sarà l'ennesima prima udienza del processo Marlane-Marzotto. In questa giornata, al presidio davanti al tribunale di Paola, il PdCI calabrese porterà lo striscione che il PdCI di Vicenza esposto davanti ai cancelli della sede della Marzotto a Valdagno il 24 febbraio scorso, giorno del sesto rinvio a causa dello sciopero degli avvocati.

Questo striscione vuole essere il simbolo del filo rosso che unisce le lotte tra profondo Nord e profondo Sud. Lotte per i diritti a un lavoro garantito, sicuro e giustamente retribuito. Unità che va oltre qualsiasi differenza e lontananza.

Noi comunisti italiani siamo convinti che sia necessario lottare ogni giorno per mantenere viva l'attenzione e far conoscere quello che è successo alla Marlane-Marzotto di Praia a Mare. È indispensabile per sconfiggere il silenzio che avvolge questa e tantissime altre tragedie del lavoro. Tragedie dovute alla ricerca del profitto a tutti i costi, senza nessuna attenzione per la sicurezza e la dignità di chi lavora. Quanto successo a Praia a Mare ha un nome preciso. Si chiama sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Di fronte a oltre cento ammalati di tumore, a decine di morti e a un disastro ambientale di proporzioni difficilmente quantificabili non si può restare indifferenti. Bisogna gridare e continuare a lottare. Siamo tutti coinvolti. Chi fa finta di nulla, chi tace, chi nasconde quanto successo, si rende complice dei responsabili di questa immane tragedia del lavoro.

Rinnoviamo l'appello a tutte le forze politiche democratiche perché si uniscano a chi sta lottando da anni per ottenere verità e giustizia.

Bisogna agire perché il processo ai dirigenti della Marlane, della Lanerossi e della Marzotto non possa arrivare alla prescrizione. Venerdì 30 marzo il processo deve avere finalmente inizio. È un preciso diritto costituzionale.

Giorgio Langella (segr. prov. PdCI-FdS Vicenza)

Giovanni Guzzo (segr. prov. PdCI-FdS Cosenza)

Mercoledì 28 Marzo,2012 Ore: 18:47