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www.ildialogo.org UN APPELLO URGENTE PER L'ISOLA DI JEJU,

APPELLI
UN APPELLO URGENTE PER L'ISOLA DI JEJU

[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59@libero.it) per averci messo a disposizione nella sua traduzione il seguente appello.
Cfr. anche l'articolo di Gloria Steinem nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 646]

26 agosto 2011
Cari amici e amiche di Jeju, l'Isola della Pace Mondiale,
la scorsa settimana abbiamo saputo che 700 agenti di polizia sono stati inviati al porto di Jeju dalla terraferma sudcoreana, con autobus e camion che portavano tre grandi cannoni ad acqua. Gli abitanti dell'isola hanno vigilato, attendendosi l'attacco della polizia.
Esso e' avvenuto la mattina del 24 agosto. Alle due del pomeriggio di quello stesso giorno, il sindaco del villaggio di Gangjeong, Kang Dong-kyun, si e' avvicinato ai contractors militari che hanno iniziato ad usare una gru da 250 tonnellate che e' stata portata di contrabbando nel villaggio, di notte. Mentre chiedeva che la gru illegale fosse smantellata e rimossa, il sindaco e' stato caricato su un veicolo della polizia assieme al suo concittadino Kim Jong-Hwan ed altri attivisti della societa' civile.
Per dieci dure e lunghe ore cento fra abitanti di Jeju ed attivisti pacifisti hanno usato i loro corpi per impedire che la polizia trasferisse altrove il sindaco e gli altri. Due attivisti sono stati rilasciati, ma il sindaco, il signor Kim e fratello Moon sono ancora in stato di arresto.
I residenti di Gangjeong sanno che gli ordini sono stati emanati dall'alto. E' piu' che mai il momento di resistere. Perche' ora? Perche' stiamo cominciando a convincere la pubblica opinione. Articoli su Jeju sono stati pubblicati sul "New York Times" e l'"International Herald Tribune", entrambi a sostegno della resistenza pacifica degli abitanti di Gangjeong, che dura ormai da quattro anni. I fatti mostrano che questa base navale distruggerebbe ecosistemi unici, provocherebbe la Cina circondandola con un sistema antimissilistico statunitense e sarebbe comunque incapace di proteggere la Corea del Sud dalla Corea del Nord.
La Cnn ed Al-Jazeera hanno dato copertura di recente alle proteste ed il leader dell'opposizione in Corea del Sud, Chung Dong-young, ha dichiarato in una lettera aperta che non solo si oppone alla costruzione della base navale, ma che una volta che essa sara' sconfitta, prega che il sito dei lavori diventi un Parco della Pace.
Se il mondo apprende sempre di piu' sui pericoli che questo tesoro mondiale di ambiente e cultura, l'Isola di Jeju, sta correndo, e sempre di piu' sugli sforzi eroici di comuni contadini e pescatori, delle leggendarie pescatrici subacquee e dei bambini, per preservare la loro casa ed il loro modo di vivere, pace democrazia e ambiente hanno la possibilita' di prevalere.
Ma con la maggiore visibilita' arriva maggiore repressione, e centinaia di poliziotti si stanno aggiungendo ai mille gia' presenti su Jeju. Per restare un passo avanti abbiamo bisogno dell'aiuto degli amici distanti: circa 5.000 persone da cinquanta diversi paesi hanno gia' firmato la petizione diretta al Presidente Lee affinche' fermi la costruzione della base navale, sono le persone che stanno costruendo consapevolezza globale attorno all'istanza.
Noi comunicheremo regolarmente al mondo intero cosa sta succedendo al villaggio di Gangjeong, seminando semi di pace nei media e fra gli alleati del movimento per la pace, del movimento ambientalista, del movimento per i diritti umani e del movimento delle donne, aggiornando il sito www.savejejuisland.org con bollettini in piu' lingue.
Ci appelliamo con urgenza a tutti voi per salvare l'Isola di Jeju.
Per favore, visitate il sito web per avere piu' informazioni su come agire ora:
http://savejejuisland.org/Save_Jeju_Island/Get_Involved.html
Proprio come nessun essere umano e' un'isola, Jeju appartiene a tutti noi.
Con speranza,
La Campagna globale per salvare l'Isola di Jeju
Christine Ahn, Korea Policy Institute
Imok Cha, M. D.
Wooksik Cheong, Korea Peace Network
MacGregor Eddy, Women's International League for Peace and Freedom (Wilpf)
Bruce Gagnon, Global Network Against Weapons and Nuclear Power in Space
Matt Hoey, Save Jeju Island Campaign, coordinatore
Gilchun Ko, artista di Jeju
Iara Lee, regista e fondatrice di "Cultures of Resistance"
Regina Pyon, Solidarity for Peace and Reunification of Korea (Spark)
Gloria Steinem, autrice femminista, co-fondatrice di Women's Media Center
Ann Wright, colonello dell'esercito Usa in pensione, pacifista.

3. INIZIATIVE. MARIA G. DI RIENZO: PERSONALMENTE
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59@libero.it) per questo intervento.
Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005; (a cura di), Voci dalla rete. Come le donne stanno cambiando il mondo, Forum, Udine 2011. Cfr. il suo blog lunanuvola.wordpress.com Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81; si veda anche l'intervista in "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 250, e quella nei "Telegrammi" n. 425]

In relazione all'appello urgente per l'isola di Jeju personalmente intendo scrivere all'Ambasciata della Repubblica di Corea a Roma ed ai Consolati a Milano, Padova e Palermo.
Se voleste farlo anche voi, queste sono le mail dei Consolati (non ho trovato quella dell'Ambasciata, ma mi serviro' comunque della posta ordinaria): consul-it@mail.mofat.go.kr; milano@mofat.go.kr; consolatocoreaveneto@gmail.com; conscoreasicilia@alice.it

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 661 del 28 agosto 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Domenica 28 Agosto,2011 Ore: 15:47
 
 
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