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www.ildialogo.org Petizione contro obbligo rinnovo patente ottantenni,di Gloria Capuano

Petizione contro obbligo rinnovo patente ottantenni

di Gloria Capuano

 

Presidente dott. Gloria Capuano

Alla cortese attenzione di:
 
On. Mario Valducci
Presidente Commissione Trasporti
alla Camera
On.Ugo De Siervo
Presidente della Corte
Costituzionale
 
p.c. Dott. Sergio Marchionne,
A.D. FIAT e Chrysler
 
Oggetto: petizione contro obbligo rinnovo patente ottantenni secondo il parere insindacabile delle speciali Commissioni sanitarie.
Presidente,
non mi è sfuggito e non ho sottovalutato il lodevole intento della Commissione che Lei presiede di garantire al massimo la sicurezza stradale là dove possibile, obbligando gli ottantenni a sottoporsi al giudizio di una particolare commissione medica. E sono anche consapevole che trattasi di un impegno che investe una responsabilità incalcolabile visto che i decessi e le invalidità da incidenti stradali sembrano superare quelli degli sciagurati eventi bellici.
Tuttavia ritengo che in questa misura di prevenzione riguardante soltanto gli ottantenni sarebbe stato opportuno ascoltare anche i diretti interessati dato che la patente è un diritto e non una concessione e che gli anni ottanta non sono una malattia ma anni da vivere con differenti stili di vita, molto diversi peraltro anche da caso a caso, .come e più che per tutte le altre età.
Sicura d’essere compresa e condivisa in virtù dello spirito democratico che respinge qualsiasi forma d’imposizione senza un doveroso confronto, La invito a leggere due miei articoli sull’argomento con i relativi commenti. (V. allegati)
Fiduciosa dunque nella Sua disponibilità Le presento questa petizione con il carattere dell’urgenza, chiedendoLe di adoperarsi affinché si eviti di togliere in tronco la patente a chi non sia stato responsabile di gravi incidenti e/o non sia incorso in gravi irregolarità previste dal codice stradale, sancite non solo in via amministrativa. Nell’intento di calarmi con maggiore efficacia nelle ragioni dei miei coetanei ho scelto tra tanti altri il seguente intervento a commento dei miei articoli, perché molto eloquente nella sua semplicità:
 
Teresa - Treviso, 22 febbraio 2011 15:57 pm
Vi scrivo perché sono molto arrabbiata, mio padre che ha appena compiuto 80 anni, va ogni giorno a prendere la bambina all’asilo in macchina, va a fare la spesa, va dal medico e in tutti i posti dove desidera andare visto che è in salute e gode ancora fortunatamente della compagnia di mia madre. ha appena “subito” l’umiliazione più grande della sua vita in commissione medica per il rinnovo della patente, non superando un test al computer, che tra l’altro non ha mai usato.(gli è stato detto che deve rassegnarsi). E’ come se lo avessero ucciso! non parla, non scherza come prima….. va a finire che si ammala se va avanti così!! E’ possibile che non ci sia una via d’uscita senza aspettare i tempi del ricorso e con l’incubo del computer, non esiste nessun altro tipo di valutazione?
Grazie a chi mi può aiutare.
Teresa
 
Questa toccante lettera che riassume tante altre analoghe testimonianze ci permette di toccare con mano quanto appaia surreale che una persona a distanza di ore, non di giorni, passi da una condizione di piena attività ivi compresa la guida della sua auto, a quella di inabile, e senza che in quelle poche ore fosse insorto un evento patologico di qualsiasi natura. Eccesso di prevenzione? Ma a qualsiasi altra persona non ottantenne potrebbe accadere un evento drasticamente patologico fortemente invalidante, non mi pare imparziale pretendere dagli anziani garanzie non richieste ai non ottantenni!
Richiamo perciò la Sua attenzione sull’urgenza di ritoccare la legge del 15/09/2010 perché, come ho già scritto nella documentazione acclusa, anche un solo giorno di vita attiva tolta ad un anziano senza una condizione di evidente attuale rischio, non rispecchia l’essenza di un Paese civile nel quale certamente anche Lei fortemente crede.
Lei saprà come fare per porre rimedio alle esasperate misure preventive a carico di una sola categoria e do per scontato che si soffermerà a riconsiderare il problema secondo le irrinunciabili aspettative di quella quota di cittadini - destinata ad aumentare di numero e in longevità – facente parte anch’essa del popolo sovrano (vedasi l’aumento della vita media e quello dell’età pensionistica).
Per questo ho stralciato dalle prime chiose al mio articolo “Ottantenni alla riscossa”anche il seguente commento di Alberto del 10 gennaio 2011 16:47 pm :
 
Sono un medico e da oltre 20 anni effettuo visite “monocratiche” di idoneità per il rinnovo di patente, presso ASL toscane. Quello che dice la dott.sa Capuano è totalmente condivisibile, in più vorrei aggiungere che inviare d’ufficio gli ultraottantenni in Commissione è decisamente offensivo nei confronti di chi come me effettua le visite. C’è stata forse qualche evidenza che non saremmo capaci di discriminare chi ha effettivamente problemi per inviare loro e solo loro in Commissione? Io credo di no.”.
 
Trovo questo parere saggio e convincente e per tale motivo La invito Signor Presidente a prospettare alla Commissione che Lei presiede l’idea di lasciare al medico di base addetto alla visita nelle ASL per rinnovo della patente, la decisione su propria responsabilità, di demandare o non l’utente ottantenne al “superiore” parere di una Commissione medica locale (come del resto è stato fino ad ora).
E’ inoltre importante e quanto mai urgente che Lei intervenga a tamponare l’eccesso di zelo delle Commissioni locali (forse motivate più dall’intento di salvaguardarsi da eventuali responsabilità che dal venire incontro alle legittime istanze dei cittadini ) - sempre nei casi di utenti non imputabili di incidenti o di gravi infrazioni del codice stradale – inaugurando una dichiarazione sostitutiva della patente valida fino all’esito dell’eventuale ricorso alla Autorità superiore o –come previsto dalla legge- al Presidente della Repubblica, o ancora fino all’esito di una seconda visita medica richiesta ( “su domanda e a spese dell’utente”) all’unità territoriale italiana (Rfi), visita che potrebbe contraddire la decisione della speciale Commissione locale. Documento analogo al foglio sostitutivo della patente valido dalla scadenza della patente all’effettiva convocazione dell’utente alla visita medica della Commissione locale.
Infine Presidente, evidenzio l’altrettanto urgente necessità di porre mano a una radicale revisione delle regole che dovrebbero essere ben chiare e motivate cui tutte le Commissioni dovrebbero attenersi, essendo inconcepibile che un rinnovo della patente possa avere o non il nulla osta a seconda delle diverse regole delle diverse Commissioni.
Tutto ciò sempre ricordando che la guida dell’auto è un diritto e non una concessione, e che un anziano guida in genere solo se e quando si sente in grado di guidare, contrariamente a chi svolge un lavoro dipendente con orari da rispettare. E’ assodato inoltre che mentre un anziano difficilmente viene colto in fallo per eccesso di velocità, così non si può davvero dire nei confronti di altre classi di età o di un ubriaco o di un drogato o di un quattordicenne assolutamente povero di esperienza e … ricco d’intemperanza.
Sono certa anche che Lei comprenderà a volo la ragione per la quale ho contestualmente inviato questa petizione per conoscenza al dott. Marchionne. I settantenni, che saranno sempre più numerosi (per il già detto incremento progressivo della vita media) una volta consapevoli del rischio di perdere la patente allo scadere degli ottanta anni si guarderanno bene (come già fanno gli attuali ottantenni) dall’acquistare l’ultima o forse una delle ultime auto della loro vita.
Termino evidenziando l’urgenza e la grande importanza d’istituire inoltre un organo di controllo sul funzionamento delle Commissioni mediche locali che non possono essere abbandonate a se stesse, per evitare l’eventuale arbitrio nel quale possono slittare sapendosi del tutto incontrollate, e di rivedere l’assetto attuale che affida il destino dell’idoneità alla guida ad un criterio esclusivamente medico che per sua natura esaspera l’indagine clinica a scopo preventivo.
Forse una prova al volante in molti casi potrebbe essere più che sufficiente.
 
Nel ringraziarLa dell’attenzione resto in attesa - data l’età dei postulanti - di una pronta decisione da parte della Commissione di cui Lei è a capo, alla luce di quel senso di saggezza umanitaria tipica delle civiltà più avanzate e che nel nostro Paese, in virtù della Sua carica, Lei è tra gli eletti rappresentanti.
 
Dott. Gloria Capuano
 
Sintesi della petizione
 
1) Gli ottant’anni non sono una malattia.
Inammissibilità che per una questione anagrafica, solo per aver raggiunto gli ottanta anni, un cittadino debba essere considerato a priori un malato e perciò costretto a comprovare di non esserlo, secondo aridi protocolli applicati senza tener alcun conto delle differenze individuali, dalle speciali Commissioni mediche.
 
2) “Razzismo anagrafico?”
Contraddice l’inviolabilità dell’eguaglianza di tutti i cittadini una procedura che condanna gli anziani, e solo gli anziani, a sobbarcarsi ad una serie di adempimenti sanitari eccessivi, defatiganti, con grande sperpero di tempo, di energie, e di costo ben superiore a quello del rinnovo di una normale patente, con metodologie a volte anche lesive della dignità, fortemente mortificanti l’autostima dell’anziano così da anticiparne la decadenza, e di grande danno economico della famiglia di cui è utilissimo componente attivo.
 
3) L’art. 3 della Costituzione risulta disatteso
“E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini ne impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”
Si invita a tenere presente che l’anziano potrebbe non essere convincente durante l’unica “visita” conclusiva, sia per il comprensibile stato di demoralizzazione che l’intero iter ha comportato, sia per un’accelerazione emotiva, sia perché la visita si effettua dopo ore e ore di attesa e dopo aver sconvolto le abitudini nictemerali dell’utente peraltro giustamente abituato al sonnellino pomeridiano durante il quale egli certamente non si sarebbe mai posto al volante della sua auto. L’età non può costituire un discrimine a priori, discrimine che si abbatte repentinamente come una mannaia, indifferentemente su persone assai diverse tra di loro sotto gli innumerevoli profili dell’umanità.
 
4) Inadeguatezza di un criterio esclusivamente sanitario per il rinnovo della patente.
Il criterio medico per sua natura mira a prevenire la malattia e i suoi effetti. Questo criterio è ottimo se applicato a tutti i cittadini, ma non è adeguato a stabilire una idoneità importante come la guida dell’auto, che riguarda il presente dell’individuo in avanzata età.. In questa seconda ottica dovrebbero essere considerate piuttosto le misure di adeguamento a uno stile di guida dettata dalla soggettiva consapevolezza dei propri limiti, in molteplici sensi. Un anziano generalmente sa quali sono i limiti cui deve a volte attenersi ( evitare di guidare di sera, o durante la digestione, o a lungo, o quando assume medicine che inducano sonnolenza e così via). Non per nulla l’anziano per lo più guida assai poco e con molta cautela, ciò che spiega il motivo che di solito i suoi incidenti sono di lievissima entità e a carico della sua stessa auto. Nell’ottica dell’eccesso di delega esclusiva ad un criterio seriale medico per il rinnovo della patente - privo cioè di una conoscenza personalizzata dell’utente secondo un più ortodosso criterio medico - si potrebbe giungere paradossalmente a negare all’anziano anche l’uso della bicicletta o perfino la deambulazione pedonale visto che camminare o andare in bici o guidare l’auto sono tre modalità - non esenti da rischi - per spostarsi da un luogo all’altro che ognuno dovrebbe essere libero di scegliere come più adeguate alle proprie capacità ( ad es. c’è chi stenta a camminare ma guida perfettamente).
 
5) Si auspica una patente calibrata alle necessità del richiedente.
E’ fondamentale perciò per una valutazione d’idoneità dell’anziano alla guida dell’auto, la conoscenza dell’uso effettivo (temporale e qualitativo) di cui ha necessità. In genere si scoprirebbe che l’anziano usa l’auto strettamente per questioni di sopravvivenza, e cioè raggiungere il più vicino supermercato, la farmacia e il medico di base e altre elementari incombenze familiari. Togliere loro questa possibilità equivale ad ucciderlo. Eventualità questa oltre che crudele anche non so se più inconcepibile o più assurda e inutile. E’ superfluo aggiungere che tra gli anziani vi sono anche soggetti particolarmente dotati in grado di guidare l’auto come e meglio di un non anziano.
 
6) Il danno.
E’ incalcolabile il danno che si arreca all’anziano se dall’oggi al domani, istantaneamente, lo si trasferisce da una vita attiva a una parassitaria senza gravissimo motivo. Si tratta di un danno al suo equilibrio psicofisico, danno alla sua salute che può comportare un’accelerazione del fisiologico decadimento e/o l’insorgenza di malattie, di un grave danno e costo all’organizzazione familiare, di un ingente danno economico per dover spesso traslocare in un'altra abitazione almeno adiacente a un supermercato, e del danno da stress che un trasloco comporta (fatica , costo, perdita delle abitudini e dei rapporti con il vicinato) et coetera.
 
 
Ricapitolazione delle proposte:
 
1) Il compito di un primo vaglio rimanga al medico di base.
Si lasci al medico di base della ASL il compito di demandare alla Commissione medica locale solo l’utente anziano che abbia particolari problemi e non altri. Oltre al dovuto rispetto della professionalità medica interna alle ASL, si restituirebbe ossigeno alle Commissioni mediche già intasate a causa dell’attuale pletora di casi da vagliare. E non credo sia da trascurare la considerazione che si restituirebbe la dovuta fiducia nell’anziano in fase di longevità attiva, utile perfino ai fini dell’acquisto di auto (e, fors’anche scongiurerebbe una assai probabile defezione dal voto attivo sentendosi l’anziano di fatto ghettizzato dalla società civile).
 
2) Indispensabile l’istituzione di una forma di controllo sul giusto funzionamento delle Commissioni mediche a correzione degli eventuali anche se comprensibili eccessi di tutela del rischio di una idoneità che si teme non risulti poi nei fatti essere stata garantita a sufficienza, L’incongruenza sta nel dare per scontato che se tutti i cittadini fossero indagati con le stesse modalità e la stessa severità si avrebbe l’automatica sicurezza sulla loro perfetta idoneità alla guida. Questa deduzione è assurda, nulla vieta che un cittadino tra i venti ai settanta anni possa incorrere nello sfortunato evento di un ictus, di un infarto, di una violenta crisi anginosa, di un attacco epilettico e così via, subito dopo essere uscito dagli uffici della Commissione speciale medica. Questo controllo dovrebbe vagliare eventuali slittamenti in abusi di autorità magari inconsapevoli, abusi più facili a reificarsi per l’appunto nelle Commissioni lasciate nella più totale autonomia durante l’iter della procedura oltre tutto con l’aggravante dell’assenza di chiare norme che valgano su tutto il territorio nazionale. L’adottare modalità di indagini eccessive, inquisitorie e a volte persecutorie, nonché gravose dal lato pecuniario, non solo non è giusto ma è ridicolmente sproporzionato rispetto all’entità del rischio che si vorrebbe esorcizzare.
 
3) Tutte le Commissioni speciali mediche devono attenersi drasticamente alle stesse regole e alle stesse modalità dell’attuazione delle stesse.
E’ semplicemente inammissibile che un cittadino possa aver o non aver ottenuto il nulla osta al rinnovo della patente a seconda delle regole della Commissione esaminatrice. La differenza consiste nel diverso criterio seguito nell’indagine sanitaria, in alcune Commissioni estremizzato al massimo e in altre attestato ad un ragionevole comune buon senso. A me pare più equilibrato il secondo criterio basato sull’idea che è ingiusto e persecutorio esigere da un ottantenne quel che non si richiede a qualsiasi altro cittadino, da quelli cioè che dell’auto fanno un uso massiccio e spesso fin troppo disinvolto per non dire spericolato. A me pare di fondamentale importanza l’uniformità delle regole in tutto il Paese a tal punto da ritenerla pregiudiziale ai fini della stessa validità di tutte le decisioni già prese e applicate, a partire dall’introduzione della legge che qui si contesta.
E’ bene tenere presente che contrariamente al luogo comune che vorrebbe l’anziano responsabile della gran parte delle sciagure automobilistiche, indagini in Italia del 2009, in USA e in Svizzera, comprovano che delle sinistrosità più gravi sono responsabili i cittadini dai 20 ai 24 anni.
 
In conclusione: il criterio seriale, assai poco medico, seguito dalle Commissioni, oggi dovrebbe trovare un giusto equilibrio nel tenere sempre presente di dover vagliare l’idoneità alla guida non di un utente ma di una persona, conoscerne le abitudini e lo stato di necessità e i limiti cui già egli si sottopone, e che la guida di un’auto equivale al diritto e alla libertà di spostarsi da un posto all’altro. E sempre si dovrebbe ricordare che tali spostamenti possono essere eseguiti in tanti diversissimi modi e regole. In tal modo si eviterebbe che gli esaminandi vivano quel che dovrebbe essere un controllo cautelativo equilibrato a loro stesso vantaggio, in un modo viceversa quanto mai traumatico vedendosi trattati a volte da indagati a rischio di recidiva, come se fossero delinquenti. Si slitta – come già detto - nel ridicolo paragonando l’enorme sproporzione di certe severissime metodiche al modestissimo tragitto fino a… un supermercato e ad una farmacia.
Compito delle Commissioni è dunque quello di personalizzare al massimo ogni istanza di rinnovo della patente, imponendo, se indispensabile, eventuali condizionamenti, e di ridurre la sentenza d’inidoneità alla guida soltanto ai casi estremi di gravissime e macroscopiche patologie già in atto.
Gloria Capuano
 
N.B. Si allegano gli articoli “Ottantenni alla riscossa!” e “Proviamo a riflettere sulla patente anziani”.
 
Roma, 27 Febbraio 2011
 
Dott. Gloria Capuano
Medico
Giornalista di Pace
Scrittrice
ROMA 
 
 
.
 
 
 


Domenica 06 Marzo,2011 Ore: 10:22
 
 
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