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www.ildialogo.org Abbiamo bisogno di sentire l’eco delleparole di Gesù nelle parole dei Vescovi !,di Noi Siamo Chiesa EmiliaRomagna

Lettera aperta al Card.Caffarra e a tutti i vescovi dell'Emilia Romagna
Abbiamo bisogno di sentire l’ecodelle parole di Gesù nelle parole dei Vescovi !

di Noi Siamo Chiesa Emilia Romagna

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Caro arcivescovoCarlo, ci rivolgiamo a lei, perché è il nostro pastore. Sappiamo che ilsuo ruolo e il suo ministero è proprio quello di ascoltare, confortaree tenere unito il gregge, cioè guidare il popolo cristiano e aiutarlo avivere nella fede, nella speranza e nella carità. Vogliamo quindiesprimerle alcune nostre gravi preoccupazioni, con semplicità, ma anchecon totale franchezza.

  • Siamopreoccupati, perché vediamo il nostro Paese scivolare sempre più in unacrisi generale, vissuta da molti con disperazione e senza vie d’uscita,crisi che rischia di compromettere l’unità stessa della Nazione, neisuoi aspetti istituzionali, politici e sociali. E la disperazione non èuna virtù cristiana.

  • Siamosconvolti, perché vediamo la classe politica che governa questo Paesesprofondare sempre più nel degrado morale, nell’arroganzadell’impunità, nella ricerca del tornaconto personale e dei propriamici, nel saccheggio della cosa pubblica e nella distruzionesistematica delle basi stesse del vivere civile e democratico.

  • Siamoindignati, perché questa stessa classe politica al governo ha ingannatoe continua a ingannare i poveri con false promesse, con un usospregiudicato e perverso dei mezzi di comunicazione, con l’esibizioneostentata di modelli di comportamento radicalmente contrari al comunesentimento morale della nostra gente. Pian piano sono riusciti acorrompere il cuore e le menti dei più semplici. Guai a chiscandalizzerà questi piccoli…!

Ma lapreoccupazione maggiore, in quanto credenti, riguarda la nostra Chiesae in particolare i nostri vescovi. Ecco i pensieri che ci fanno starmale e che manifestiamo a cuore aperto.

  • Sappiamo che ivertici della CEI e gli ambienti della Curia vaticana hanno deciso giàda tempo di appoggiare la maggioranza di destra ancora oggi al governo.È opinione sempre più diffusa, anche tra i cattolici credenti epraticanti, che questa alleanza sia frutto di accordi di potere, voltia ottenere privilegi per la Chiesa e legittimazione per il governo.Vale la pena di compromettere la credibilità dell’annuncio del Vangeloe l’immagine della Chiesa per un piatto di lenticchie?

  • In nome diquesto sostanziale accordo si sono avallate anche politiche di stampoprettamente xenofobo (per esempio, quelle in tema di immigrazione) edel tutto contrarie non solo al Vangelo, ma anche alla stessa dottrinasociale della Chiesa. Per denunciare questa deriva molte voci si sonoalzate nel mondo cattolico, sempre ignorate o censurate o minimizzate.Non sono anche queste politiche contrarie ai valori non negoziabili dicui parla il magistero della Chiesa?

  • Neppure adessoche l’abisso morale e lo stile di vita inqualificabile del presidentedel consiglio, Silvio Berlusconi, sono sotto gli occhi di tutto ilmondo, neppure adesso i vertici della CEI trovano la forza e la dignitàdi pronunciare parole chiare, di uscire dalle deplorazioni genericheche riguardano tutti e quindi nessuno, di usare finalmente illinguaggio evangelico del sì sì, no no. Lo sa bene anche il vescovo diMazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, che ha usato parolestraordinariamente chiare e condivisibili prima della prolusione delcardinale Angelo Bagnasco in apertura dell'ultimo consiglio permanentedella Cei: <Potrei dire di tutto e di più contro Berlusconi e ilteatrino che si evince dalle intercettazioni sulle serate di Arcore.Potrei sfogarmi e dire che è tutto uno schifo. E come me tanti vescovisarebbero pronti a ‘sparare’. Ma a che serve? La verità è cheoccorrerebbe che alzassimo la testa tutti i vescovi insieme. Cheinsieme tornassimo a farci sentire senza alcuna sudditanza politica>(Il Foglio, 19 gennaio 2011).

    Solo alcunivescovi, in questi ultimi mesi, hanno rotto, sempre a titolo personale,il muro di silenzio. <Sono i giovani le prime vittime deglispettacoli indecorosi di questi giorni - ha tuonato l'arcivescovo diCampobasso-Boiano, Giancarlo Maria Bregantini, presidente dellacommissione episcopale per i problemi sociali e del lavoro della Cei,intervistato da Repubblica (21gennaio 2011) –, perché,quando si esaltano modelli discutibili come la corsa alla ricchezza, laforza del denaro e ancora peggio, lo sfruttamento della donna con modidi vivere moralmente inaccettabili, i ragazzini vengono inevitabilmentedanneggiati>. E ancora: <Se quanto avvenuto è vero, è unfatto gravissimo sia sul piano dell’etica privata che pubblica. Inquesto caso, serve un atto di vergogna e insieme l’uscita di scenadalla vita pubblica> (monsignor Bruno Forte, arcivescovo diChieti-Vato, Corriere della sera, 31 ottobre 2010).

  • In ben altromodo fu trattato l’ultimo governo Prodi, debole, ma onesto e capace, diben più alto profilo morale. Non solo l'esecutivo non fu sostenuto, mavenne addirittura osteggiato dalla Gerarchia ecclesiale, forse proprioperché più libero, sicuramente più laico e quindi meno disponibile adaccordi sotto banco.

Occorreche ci si renda conto davvero che alla base della Chiesa sta aumentandoil disagio, il dissenso, la sofferenza, il lento e silenziosoabbandono. A Napoli catechisti e genitori cattolici da giorni stannopresidiando il duomo per chiedere all'arcivescovo Crascenzio Sepe didenunciare il degrado morale delle classe politica al governo. L’amarasensazione di molti, giusta o sbagliata, è che i pastori abbianotradito il loro gregge, abbiano preferito i morbidi palazzi di Erodealla grotta di Betlemme, abbiano colpevolmente rinunciato allaprofezia. E questo non fidarsi di Dio, tecnicamente, è un comportamentoateo.

Caroarcivescovo Carlo, preghiamo insieme, perché lo Spirito spinga tutti auna vera conversione, a un saper ritornare sui nostri passi, ariscoprire la dimensione di un servizio povero e disinteressato, aseminare gioia e bellezza e speranza, nella libertà e nella verità.

Facciasentire anche lei, caro arcivescovo, la sua voce contro lamercificazione della donna e lo stupro della res pubblica dichi ci governa

NoiSiamo Chiesa Emilia Romagna

Bologna,febbraio 2011

Le adesioni all'appello sono state chiuse il 21/03/2011

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Sabato 26 Febbraio,2011 Ore: 17:07
 
 
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