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www.ildialogo.org Manifestazione a Bari il 4 novembre dei sottoscrittori dell'appello di P. Alex,a cura di Tina D'Adduzio

Manifestazione a Bari il 4 novembre dei sottoscrittori dell'appello di P. Alex

a cura di Tina D'Adduzio

Lanciato alla città un "Appello alla vita"


Carissimi amici, anche se con ritardo segnaliamo che qui a Bari i sottoscrittori dell'appello di p. Alex Zanotelli hanno anche raccolto l'invito a manifestare pacificamente il giorno 4 novembre. La manifestazione si è svolta principalmente nello spazio antistante la Chiesa di S. Giuseppe, luogo vicino alla sede della III Legione Aerea; qui si sono raccolte un centinaio di persone, tra cui alcuni giovani scout in rappresentanza dell'AGESCI. Sono stati letti - oltre all'appello di p. Alex, che è anche stato distribuito - alcuni brani sul tema  e proiettati alcuni filmati particolarmente toccanti sulle devastazioni, nefandezze e cinismo della guerra nonchè un'ultima intervista a p.Alex. Una delegazione dei partecipanti si è quindi recata presso il Comando della III Legione Aerea e qui, ricevuti da un delegato del comandante, ha consegnato la "lettera aperta" scritta dagli organizzatori della manifestazione, inegrata con il testo dell'appello di p.Alex . La manifestazione si è conclusa con un'alzabandiera curata dal gruppo scout e, quindi, con la proiezione nella sala cinematografica annessa alla parrocchia, dell'ottimo film "Lord of  war"di Andrew Niccol (USA, 2005).
Ringraziandovi per tutte le sollecitazioni e riflessioni di cui ci fate partecipi, vi inviamo il testo della lettera aperta
Buona giornata e buon lavoro
Tina D'Adduzio

APPELLO ALLA VITA

A tutti i Cittadini

A tutti i Credenti e ai loro Pastori

A tutte le Forze Politiche

Ai Rappresentanti delle Forze Armate

I partecipanti (associazioni, movimenti, cittadini credenti e diversamente credenti di Bari) all’iniziativa del 4 novembre 2011 per la pace e la non violenza, in prosecuzione ideale della marcia della pace Perugia-Assisi del settembre u.s., nel doveroso ricordo di tutti i caduti delle guerre, rivolgono un accorato invito a tutte le forze politiche ed a tutti i cittadini, compresi i rappresentanti delle Forze Armate, a far sentire la propria voce, affinché il Governo italiano, in un momento drammatico per l’economia italiana - che colpisce innanzitutto le fasce più deboli (l’ultimo rapporto della Caritas parla di 8 milioni di poveri in Italia) ed i lavoratori (compresi gli appartenenti alle Forze Armate ed agli Organi di sicurezza)- riduca le spese militari, eliminando in particolare quelle finalizzate al dissennato acquisto dei 131 cacciabombardieri F35.

Nell’attuale temperie storica, in cui la gran parte dell’umanità vive in condizioni di sofferenza e miseria economica ed è privata dell’acqua, del cibo e dei medicinali, e le guerre in atto nel mondo producono ulteriore sofferenza e la morte di tanti innocenti, si rivelano profetiche le parole, con cui Papa Giovanni nella Pacem in Terris definì la guerra nell’era nucleare come “alienum a ratione” (estranea cioé a qualsiasi logica e ragionevolezza), superando così qualsiasi legittimazione di pretese guerre giuste.

Anche la nostra Costituzione all’art. 11 prescrive il “ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”: tale norma ha una collocazione incontestabile tra i principi fondamentali della nostra Repubblica.

I Costituenti usarono l’icastica espressione del “ripudio”, perchè erano consapevoli della barbarie della guerra e dell’inutile strage dei milioni di innocenti, che avevano perso la vita nel secondo conflitto mondiale.

Viceversa oggi la guerra, anziché essere ripudiata e diventare uno scandalo ed un tabù, è entrata nella normalità, non è più un evento straordinario, e nel gergo corrente non fanno più orrore parole come guerra santa, guerra globale, guerra preventiva.

Orbene la scelta della pace assume un ruolo dirimente, chiamando ciascuno all’assunzione delle proprie responsabilità.

Affermò Don Primo Mazzolari: “La pace è un bene universale, indivisibile: dono e guadagno degli uomini di buona volontà. La pace non si impone, la pace si offre. Essa è il primo frutto di quel comandamento sempre nuovo che la germina e la custodisce: ‘Vi dò un comandamento nuovo: amatevi l’un l’altro’. Nella verità del nuovo comandamento, commisurato sull’esempio di Cristo, ‘come io ho amato voi’, ‘tu non uccidere’, non sopporta restrizioni o accomodamenti giuridici di nessun genere. Cadono quindi le distinzioni tra guerre giuste e ingiuste, difensive e preventive, reazionarie o rivoluzionarie. Ogni guerra è fratricida, oltraggio a Dio e all’uomo. O si condannano tutte le guerre, anche quelle difensive e rivoluzionarie, o si accettano tutte. Basta un’eccezione, per lasciar passare tutti i crimini!”.

Così nel 1986 Ernesto Balducci (in La morale dell’uomo planetario, Testimonianze, 1986, n. 281), con grande lucidità scrisse che “per la prima volta l’umanità è entrata nella possibilità scientificamente dimostrata, della sua totale estinzione……( Essa ) è chiamata, come specie vivente, proprio nella sua condizione di realtà biologica, a dover decidere sulla sua morte o sulla sua vita: cosa mai avvenuta prima”, e per questo, di fronte a questo novum radicale, egli sostenne la necessità storica di una “svolta antropologica” rispetto agli “uomini delle tribù”.

Per queste ragioni i partecipanti all’iniziativa per la pace del 4 novembre 2011 rivolgono l’invito ad aderire all’allegato appello del missionario comboniano Alex Zanotelli per il disarmo e la riduzione delle spese militari non finalizzate al miglioramento delle condizioni lavorative degli appartenenti alle Forze Armate.

Bari, 4.11.2011


APPELLO DI ALEX ZANOTELLI

Manovra e armi: “Il male oscuro”

In tutta la discussione nazionale in atto sulla manovra finanziaria, che ci costerà 20 miliardi di euro nel 2012 e 25 miliardi nel 2013, quello che più mi lascia esterrefatto è il totale silenzio di destra e sinistra, dei media e dei vescovi italiani sul nostro bilancio della Difesa. E’ mai possibile che in questo paese nel 2010 abbiamo speso per la difesa ben 27 miliardi di euro? Sono dati ufficiali questi, rilasciati lo scorso maggio dall’autorevole Istituto Internazionale con sede a Stoccolma(SIPRI). Se avessimo un orologio tarato su questi dati, vedremmo che in Italia spendiamo oltre 50.000 euro al minuto, 3 milioni all’ora e 76 milioni al giorno. Ma neanche se fossimo invasi dagli UFO, spenderemmo tanti soldi a difenderci!!

E’ mai possibile che a nessun politico sia venuto in mente di tagliare queste assurde spese militari per ottenere i fondi necessari per la manovra invece di farli pagare ai cittadini? Ma ai 27 miliardi del Bilancio Difesa 2010, dobbiamo aggiungere la decisione del governo, approvata dal Parlamento, di spendere nei prossimi anni, altri 17 miliardi di euro per acquistare i 131 cacciabombardieri F 35. Se sommiamo questi soldi, vediamo che corrispondono alla manovra del 2012 e 2013. Potremmo recuperare buona parte dei soldi per la manovra, semplicemente tagliando le spese militari. A questo dovrebbe spingerci la nostra Costituzione che afferma: “L’Italia ripudia la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali…” (art. 11) Ed invece siamo coinvolti in ben due guerre di aggressione, in Afghanistan e in Libia. La guerra in Iraq (con la partecipazione anche dell’Italia), le guerre in Afghanistan e in Libia fanno parte delle cosiddette “guerre al terrorismo”, costate solo agli USA oltre 4.000 miliardi di dollari (dati dell’Istituto di Studi Internazionali della Brown University di New York). Questi soldi sono stati presi in buona parte in prestito da banche o da organismi internazionali. Il governo USA ha dovuto sborsare 200 miliardi di dollari in dieci anni per pagare gli interessi di quel prestito. Non potrebbe essere, forse, anche questo alla base del crollo delle borse? La corsa alle armi è insostenibile, oltre che essere un investimento in morte: le armi uccidono soprattutto civili.

Per questo mi meraviglia molto il silenzio dei nostri vescovi, delle nostre comunità cristiane, dei nostri cristiani impegnati in politica. Il Vangelo di Gesù è la buona novella della pace: è Gesù che ha inventato la via della nonviolenza attiva. Oggi nessuna guerra è giusta ,né in Iraq, né in Afghanistan, né in Libia. E le folle somme spese in armi sono pane tolto ai poveri, amava dire Paolo VI. E da cristiani come possiamo accettare che il governo italiano spenda 27 miliardi di euro in armi, mentre taglia 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali?

Ma perché i nostri pastori non alzano la voce e non gridano che questa è la strada verso la morte?

E come cittadini in questo momento di crisi, perché non gridiamo che non possiamo accettare una guerra in Afghanistan che ci costa 2 milioni di euro al giorno? Perché non ci facciamo vivi con i nostri parlamentari perché votino contro queste missioni? La guerra in Libia ci è costata 700 milioni di euro!

Come cittadini vogliamo sapere che tipo di pressione fanno le industrie militari sul Parlamento per ottenere commesse di armi e di sistemi d’armi. Noi vogliamo sapere quanto lucrano su queste guerre aziende come la Fin-Meccanica, l’Iveco-Fiat, la Oto-Melara, l’Alenia Aeronautica. Ma anche quanto lucrano la banche in tutto questo.

E come cittadini chiediamo di sapere quanto va in tangenti ai partiti, al governo sulla vendita di armi all’estero (Ricordiamo che nel 2009 abbiamo esportato armi per un valore di quasi 5 miliardi di euro).

E’ un autunno drammatico questo, carico di gravi domande. Il 25 settembre abbiamo la 50° Marcia Perugia-Assisi iniziata da Aldo Capitini per promuovere la nonviolenza attiva. Come la celebreremo? Deve essere una marcia che contesta un’Italia che spende 27 miliardi di euro per la Difesa.

E il 27 ottobre sempre ad Assisi, la città di S. Francesco, uomo di pace, si ritroveranno insieme al Papa, i leader delle grandi religioni del mondo. Ci aspettiamo un grido forte di condanna di tutte le guerre e un invito al disarmo.

Mettiamo da parte le nostre divisioni, ricompattiamoci, scendiamo per strada per urlare il nostro no alle spese militari, agli enormi investimenti in armi, in morte.

Che vinca la Vita!

Alex Zanotelli

Napoli, 24 agosto 2011



Per adesioni cfr. il sito www.ildialogo.org



Lunedì 14 Novembre,2011 Ore: 19:29
 
 
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