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www.ildialogo.org AAAA Acqua, aria, fuoco e terra, di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto ogni mese
AAAA Acqua, aria, fuoco e terra

Se l'equilibrio della biosfera si modifica troppo in fretta


 di Michele Zarrella

In questi ultimi tempi gli elementi della Natura danno “dolori” più che "gioie" all'Homo sapiens. Cominciamo con l’aria.

È la prima cosa che respiriamo quando nasciamo. Senza l’aria l’uomo ha pochi minuti di sopravvivenza. Oggi la rendiamo accettabile e quindi respirabile per decreto. Nel 2010, nonostante la direttiva europea, il governo si riunì alla antivigilia di ferragosto per decretare che la concentrazione di benzoapirene potesse continuare ad essere non nocivo per l’uomo se la sua concentrazione fosse arrivata a 1 nanogrammo per metro cubo di atmosfera. (http://www.ildialogo.org/ambiente/riflessioni_1285313983.htm)

Quindi la bontà dell’aria dipende dal tipo di governo che la gente si sceglie.

Così è stato. Il 13 agosto 2010 il governo italiano lavorava per il “bene” dei cittadini per recepire la Direttiva europea 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria. Il 15 settembre la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto che prorogava fino al 31 dicembre 2012 (per altri due anni) i termini per il superamento di 1 nanogrammo a metro cubo di atmosfera per il benzoapirene, sostanza cancerogena classificata di categoria 1 per pericolosità dall' Agenzia Internazionale Ricerca sul Cancro. La cattiva qualità dell'aria che è legata all'effetto serra uccide 6,5 milioni di persone all'anno di cui 430.000 in Europa (dati OMS). 

Però l’aria ci propina anche cicloni e tornado violentissimi.

La maggiore frequenza di tali manifestazioni climatiche e la loro maggiore violenza dipende dal riscaldamento globale. Più calore c’è nell’atmosfera e più energia si accumula in essa e quindi maggiore energia si scarica sulla terra. 

Anche “sorella” acqua non scherza con piogge torrenziali, bombe d’acqua, allagamenti, inondazioni…

Ritorniamo al discorso del riscaldamento globale. Con un’atmosfera più calda abbiamo maggior vapore acqueo in essa e quindi nubi più grosse e violente.

E poi c’è l’uomo che ci mette del suo.

Certamente. Se aggiungiamo l’opera devastante dell’uomo per la mancanza di rispetto dei canali di deflusso, degli alvei dei fiumi, dei boschi e della vegetazione in generale otteniamo la combinazione di frane e smottamenti.

Infatti nemmeno la terra scherza con smottamenti e frane, ma se quest’ultimi dipendono anche dall’uomo per i terremoti non possiamo dare la colpa all’uomo.

Anche per i terremoti i danni che vengono causati dipendono dall’uomo, quando costruisce in maniera non conforme alle norme sismiche o in zone geologicamente instabili.

E veniamo al fuoco: eruzioni vulcaniche, incendi, siccità portano morte e distruzione.

Per le eruzioni vulcaniche nulla possiamo fare, ma le pare sapiente andare a costruire lungo le pendici del vulcano. Per gli incendi nella stragrande maggioranza dei casi sono dolosi. Per la siccità torniamo al riscaldamento globale e all’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera, con conseguente aumento dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici.

Alla fine tutto dipende da noi.

Sì. Siamo i padroni del clima (http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/riflessioni_1465367370.htm ) e i padroni della nostra sopravvivenza. Lo abbiamo già scritto tante volte e lo ripetiamo qui: dipende dai nostri comportamenti e dall’uso responsabile dell’energia che deve essere utilizzata al minimo necessario: per quel che serve, senza sprechi. È questione di cultura e di coscienza. Seguiamo l’esempio della Natura che in tutti i suoi processi seleziona quelli a minor dispendio energetico. E poi l’energia non deve più essere estratta dalle fonti fossili, ma dalle fonti rinnovabili. Ne abbiamo le tecnologie e le possibilità. Dipende da noi: occorre solo la volontà di farlo.

Gesualdo, 08 ottobre 2017

Ingegnere e astrofilo

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web: digilander.libero.it

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Domenica 08 Ottobre,2017 Ore: 09:20
 
 
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