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www.ildialogo.org DISEGUAGLIANZE E ENERGIA,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto ogni mese
DISEGUAGLIANZE E ENERGIA

Ricchezza e povertà, sfida globale


di Michele Zarrella

Due anni fa, a giugno, papa Francesco pubblicava l’enciclica LAUDATO SI’. In quali ambiti inciderà principalmente?

L’enciclica ha posto tante questioni ai potenti della Terra. Una delle questioni principali è l’eliminazione delle disuguaglianze. Per il Papa ogni forte e ingiustificata disparità tra ricchezza e povertà che poi si traduce in forte disuguaglianza nella distribuzione dell’energia non può corrispondere a disegni sapientissimi. Con i sistemi energetici attualmente in uso nei Paesi più ricchi l’uomo influisce sempre più sull’ambiente. È l’era detta antropocene. Continuare a puntare sulle estrazioni delle fonti fossili è da folli.

Ma non tutti i capi di stato sono d’accordo.

Molti di essi l’hanno recepito altri no. Purtroppo perfino gli Stati Uniti, uno degli stati che maggiormente contribuisce all’inquinamento globale, dopo aver sottoscritto gli accordi di Parigi, ora per il volere del nuovo presidente, non rispetteranno più i suddetti accordi. La politica di Trump dell’arricchimento delle lobby del petrolio non porterà buoni frutti. È una politica vecchia e miope che toglierà agli USA anche la sua funzione di guida del mondo. Ma soprattutto non farà raggiungere l’obiettivo dell’aumento massimo di 2 gradi centigradi della temperatura globale.

Perché è una politica miope?

Una grande nazione dovrebbe pensare in maniera globale. E poi “sporcare” fino a rovinare la casa comune ci farà correre dei rischi che non ha alcun senso correre. Infine è noto che i costi economici ambientali e sociali derivanti dall’uso delle fonti fossili, per gli effetti deleteri che producono, sono molto maggiori dei vantaggi. 

Quali sono gli effetti deleteri.

Sono tanti. Tralasciamo i cambiamenti meteorologi e lo scioglimento dei ghiacciai di cui tanto si parla. Consideriamo che il riscaldamento globale comporta anche mutamenti dei coleotteri killer delle piante: Xylella, Minatore smeraldino, Drosophila Suzikii, Xylosandrus compactus. Sono nomi saliti alla ribalta della cronaca per i loro effetti devastanti e che prima non attecchivano in Italia per il freddo. Il primo, che arriva dal Costa Rica, ha colpito decine di migliaia di ulivi secolari solo in Puglia. Il secondo attacca faggi e ulivi e negli Sati Uniti ha sterminato milioni di alberi. L’altro, il moscerino dei piccoli frutti, è goloso di mirtilli e fragole e si sta diffondendo in zone sempre più vaste. Lo Xylosandrus compactus in pochi mesi ha distrutto ettari ed ettari di bosco sul litorale laziale.

E per l’uomo ci sono effetti deleteri?

L’aumento di insetti pericolosi come le zecche e le zanzare. Le zecche, per le aumentate temperature, sono diventate più longeve e più aggressive con maggiori probabilità di trasmettere all’uomo malattie pericolose come la Borreliosi di Lyme e l’Encefalite virale. Dopo la zanzara tigre, sono arrivate la giapponese e la coreana, che trasportano il virus Zica che provoca febbre e malformazioni ai feti.

Che altro vogliamo ricordare?

La siccità. I bacini lacustri si stanno ritirando, i letti dei fiumi sono in secca. Siamo in emergenza acqua per l’Italia e l’Europa. E l’andamento futuro non andrà migliorando. Anzi.

Eppure si continua a trivellare per estrarre fonti fossili.

L’estrazione di fonti fossili contaminano il suolo, le falde acquifere e l’aria: il necessario per la vita umana. La costruzione di oleodotti e strade modificano gli ecosistema. La dispersione nell’habitat, spesso a seguito di incidenti, ma a volte per negligenze se non consapevolmente, di sostanze altamente inquinanti come le sostanze chimiche, radioattive, ecc. danneggiano l’ambiente. Il tutto a solo beneficio si una piccola élite di persone dei Paesi fruitori ma non di quelli produttori, aumentando così la disuguaglianza fra ricchi e poveri, fra chi l’energia ne ha tanta fin da sprecarla e chi invece ne ha poca e spesso costituisce il confine fra la vita e la morte. Papa Francesco, al paragrafo 55 dell’enciclica, dice che se qualcuno guardasse dallo spazio la nostra società la definirebbe una società suicida.

Quindi i Paesi produttori si impoveriscono e quelli fruitori si arricchiscono?

I Paesi produttori vengono sempre più saccheggiati delle risorse energetiche che madre Terra ha loro dato, e i Paesi ricchi lo fanno senza valutare la salute delle popolazioni, i diritti umani, la condizione di lavoro, la violenza degli sfruttatori e la criminalizzazione dei movimenti organizzati dalla società civile in difesa dell’ambiente. La disparità e la forte diseguaglianza costituisce una minaccia gravissima per la pace e il futuro delle società. È urgente fare qualcosa per ridurre le disegueglianze e le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Le tecnologie e i mezzi esistono. Lo abbiamo già detto e lo diremo ancora sperando che qualcuno ci ascolti. Occorre solo la volontà.

Gesualdo 8 agosto 2017

Michele Zarrella

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web: http:

 

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Martedì 08 Agosto,2017 Ore: 07:21
 
 
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