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www.ildialogo.org BREVE UN DISCORSO DELL'ACQUA E DEL FUOCO,di Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

BREVE UN DISCORSO DELL'ACQUA E DEL FUOCO

di Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

L'esperienza della fame e della sete, l'esperienza del freddo e del buio. Ma l'acqua e' anche il biblico diluvio universale, e il fuoco l'universale conflagrazione stoica. La pioggia che tutto sommerge, l'incendio che tutto distrugge.
Realta' concretissime e sfuggenti, senza forma ovvero di forme infinite: l'acqua che si fa ghiaccio o vapore o che liquida mutua la forma di cio' che ne e' recipiente; il fuoco che e' lingue salienti, e fumo in alto e cenere in basso, che insieme divora e svanisce. E simboli archetipici quant'altri mai.
Senza acqua - che nutre e trascina, che lava e che scorre - non vi e' mondo vivente; senza fuoco - energia, mutamento, distruzione, ricambio - non vi e' civilta' umana.
Nel segno dell'acqua e del fuoco la catastrofe dei mutamenti climatici provocati dall'uomo - dallo sviluppo industrialista e dall'ideologia della crescita illimitata e dell'illimitato consumo - ci raggiunge ed attosca e terrorizza.
*
Parlare oggi di acqua e di fuoco e' questione politica e morale, non solo economica ed ecologica; ma poiche' nell'etimo ecologia significa scienza e discorso della casa comune, ed economia regola e responsabilita' della casa comune -, e' anche pertanto questione di diritto, e di legislazione e di giurisprudenza, e di sapere, la scienza che anche dev'essere saviezza, la sapienza che anche saggezza dev'essere.
Il mondo vivente non e' un magazzino ne' un immondezzaio.
E gli esseri viventi non sono merci ne' scarti.
Costitutivo dell'essere esseri intelligenti e' la responsabilita' per il bene comune.
Sapere di essere tutti uniti da un unico destino di vita e di morte in almeno due sensi: nel senso biologico del nascere e del morire come esperienza individuale universalmente esperita; nel senso culturale dell'esser partecipi di una comunita' che tutti gli esseri umani - passati, presenti e venturi - comprende, e dell'esser quindi vincolati al dovere di far quanto e' in proprio potere perche' l'umanita' non scompaia anzitempo nel nulla.
Responsabili quindi del bene comune delle generazioni tutte; responsabili quindi dell'intero mondo vivente di cui l'umanita' e' parte e senza del quale l'umanita' stessa si estingue. "I care", "mi sta a cuore", era scritto su di una parete della scuola di Barbiana, che era centro e cuore pulsante del mondo (ma ogni luogo, spiegava Alce Nero, e' il centro del mondo).
Occorre cessare di uccidere, cessare di distruggere, salvare le vite, prendersi cura di se', degli altri, del mondo.
E' palese che un modello di societa' fondato sull'universale sfruttamento e sull'universa rapina, sulla crescita illimitata della produzione di manufatti e dei consumi - e conseguentemente anche dei rifiuti -, cozza contro i limiti della natura, cozza contro la capacita' di carico della biosfera, distrugge il mondo vivente e l'umanita'.
E' palese che un modello relazionale fondato sulla sopraffazione e sull'asservimento dell'altro riduce il mondo a una totale prigione, a una guerra di tutti contro tutti, fino alla barbarie piu' estrema, fino alla fine dell'umanita' come valore morale e come esperienza storica.
E' palese che il vertiginoso sviluppo tecnologico degli ultimi secoli e massime degli ultimi decenni pone l'umanita' dinanzi a un bivio: se si prosegue lungo la via della violenza sia intraspecifica che contro il resto del mondo vivente, da noi stessi ci condanneremo a sofferenze crescenti e inaudite fino all'estinzione dell'umana civilta', dell'umana vicenda. Se si sceglie invece subito la via della nonviolenza una possibilita' resta aperta, una speranza di salvezza comune.
Alcune scelte politiche sono quindi urgenti, non piu' differibili.
Adottare in ogni azione il criterio della responsabilita' per l'umanita' intera incluse le generazioni future, adottare in ogni azione il criterio della responsabilita' per l'intero mondo vivente.
Riconoscere che siamo una sola umanita', cessare quindi tutte le guerre e adottare il principio della fraternita' e sororita' universale.
Dismettere ogni produzione e consumo palesemente insostenibili, porre ragionevoli limiti alle attivita' consentite, condividere i beni.
Ripensare il lavoro come diritto e come dovere, ripensare il lavoro come mediazione tra umanita' e natura, ripensare il lavoro come produzione e riproduzione sociale: ponendo un rigido limite all'appropriazione privata, vincolando al bene comune ogni intrapresa economica, garantendo ad ogni persona le risorse per una vita degna, riducendo il tempo di lavoro per realizzare la piena occupazione.
Risanare i guasti prodotti, prima che sia troppo tardi.
Riconoscere ad ogni essere umano il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', alla condivisione.
*
Per fermare gli incendi non basta arrestare il singolo idiota o criminale che appicca materialmente il fuoco alle foreste, occorre una politica di difesa attiva della natura che ogni essere umano chiami ad essere custode del mondo vivente, una politica di pace tra umanita' e biosfera.
Per garantire acqua potabile all'umanita' intera occorre fermare gli inquinatori - che non sono miseri fattucchieri, ma i maggiori potentati economici e politici del mondo, e la microfisicamente, pervasivamente diffusa rete del regime della corruzione e della polluzione -; occorre una politica di giustizia e di solidarieta' che raggiunga e riconosca come esistenze dotate di intrinseco valore e quindi come soggetti titolari di diritti - il diritto alla vita, in primis et ante omnia - non solo tutti gli esseri umani, ma l'intero mondo vivente nella varieta' e nell'equilibrio delle sue concrete forme.
Occorre una politica nonviolenta.
Occorre una politica del bene comune.
Occorre la politica dell'umanita'.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 24 luglio 2017
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: crpviterbo@yahoo.it, centropacevt@gmail.com



Lunedì 24 Luglio,2017 Ore: 21:24
 
 
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