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www.ildialogo.org CAMBIA IL CLIMA,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto ogni mese
CAMBIA IL CLIMA

Pensiamo ai bimbi


di Michele Zarrella

Quando diventiamo nonni, nei nipoti ma nei bimbi in generale, vediamo la vita che continua e sorridiamo. Ma che atmosfera lasciamo ad essi e in quale clima vivranno?

L’atmosfera si sta riscaldando a causa dell’aumento della CO2. È molto difficile fare delle previsioni certe sul clima che vivranno i nostri nipoti e le future generazioni, ma lo possiamo immaginare data la stretta correlazione tra concentrazione di CO2 e riscaldamento globale. Il clima è un sistema complesso. Molte sono le variabili in gioco: irradianza solare, gas serra, aerosol, riflettività delle superfici, composizione dell’atmosfera, presenza di nuvole, vapore acqueo, superfici dei ghiacci, ecc.

L’aumento della CO2 a cosa è dovuto?

Il ciclo del carbonio è un ciclo naturale che include atmosfera, oceani, foreste giacimenti fossili, suolo. In questo ciclo naturale la concentrazione di CO2 ha oscillato fra 160 a 300 parti per milione (ppm) negli ultimi 850.000 anni. Da due secoli si è aggiunta l’attività umana che estraendo le fonti fossili (carbone, petrolio e metano) e bruciandoli sta immettendo ingenti quantità di CO2 nell’atmosfera che hanno fatto aumentare la concentrazione di CO2 portandola a 400 ppm.

È un valore troppo alto?

Secondo lo scienziato James Hansen tale concentrazione dovrebbe oscillare intorno alle 350 ppm se non vogliamo rischiare di vivere cambiamenti climatici pericolosi per la sopravvivenza della nostra specie.

Un’atmosfera più calda perché estremizza i fenomeni climatici?

L’acqua ha tre stati: solido, liquido e gassoso. Un’atmosfera più si riscalda e più contiene vapore acqueo. Questo significa variazione delle quantità dei tre stati dell’acqua con conseguenza di piogge più abbondanti, inondazioni di entità maggiore e tempeste più potenti scatenate dal calore latente, inclusi i temporali, i cicloni, i tornado e le tempeste. Ma avremo anche parti del pianeta in cui aumentano la siccità, le ondate di calore e gli incendi boschivi.

Cosa comporta il riscaldamento dell’atmosfera?

Oramai lo sanno anche i bambini. I ghiacciai e il permafrost si stanno sciogliendo, l’acidità e la temperatura degli oceani stanno aumentando, il livello del mare sale e continuerà a salire, i fenomeni atmosferici estremi diventano sempre più frequenti e violenti, ecc. Con quale velocità evolverà il fenomeno del riscaldamento globale e quali saranno gli effetti sulla nostra specie esiste una reale incertezza in quanto non sappiamo quale sarà la nostra capacità di adattarci alle trasformazioni. A fine secolo si potrebbero riscontrare cambiamenti climatici, e non solo, con enormi problemi per la nostra specie.

Ma il presidente degli USA non ammette l’esistenza dei cambiamenti climatici.

Questo un gravissimo problema. I rapporti dell’IPCC dell’ONU confermano l’andamento esponenziale dei cambiamenti climatici e la causa al 95-100% viene attribuita alla combustione delle fonti fossili. Pertanto è vitale non continuare a trivellare ed estrarre ulteriori fonti fossili. È di estrema importanza onorare con i fatti l'accordo di Parigi. 

Ma Trump incentiverà le estrazioni fossili.

Il presidente degli USA sta puntando su carbone e infrastrutture: un futuro che profuma di passato rancido e toglie all'America un ruolo da protagonista sapiente. Continuare ad estrarre fonti fossili significa fare scelte utili per pochi a danno dell’intera, ripeto intera, umanità. Riportare in atmosfera quella parte di CO2 che la Terra ha “sapientemente” nascosto nelle sue viscere, significa incidere sul riscaldamento dell’atmosfera e di conseguenza sui cambiamenti climatici. E non solo. Il gruppo di scienziati dell’IPCC dell’ONU, appositamente costituito, redige periodicamente un rapporto sui cambiamenti climatici. Nell’ultimo, il quinto, del 27 settembre 2013, avverte: “è estremamente probabile” (nel gergo scientifico significa al 95%-100%) “che i mutamenti climatici siano causati dalle attività umane”. Continuando a produrre l’energia dalla trasformazione delle fonti fossili, potremmo giungere nel giro di pochi decenni ad una situazione di emergenza o peggio: ad un punto di non ritorno. Il clima cambia, ma i padroni siamo noi (come abbiamo scritto l'8 giungo 2016 in http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/riflessioni_1465367370.htm ) e quello che lasciamo in parte già lo stiamo vivendo e in parte lo possiamo immaginare con “estrema facilità”.

I giovani devono saperlo.

I giovani devono essere informati per poter fare scelte consapevoli ricordando che, come disse Antoine de Saint-Exupéry, "Ognuno è l'unico responsabile di tutti". Ognuno di noi contribuisce al riscaldamento globale. Saranno i bimbi e i giovani a vivere i momenti più difficili. Noi adulti, quando parliamo ai giovani dovremmo avere almeno l’umiltà di chiedere perdono. Perché le ultime quattro generazioni di Homo sapiens hanno talmente danneggiato, sfruttato, deteriorato il pianeta Terra superando quello che hanno fatto le 9996 che ci hanno preceduto.

Gesualdo, 08 aprile 2017

Michele Zarrella

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web: digilander.libero.it

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Sabato 08 Aprile,2017 Ore: 09:11
 
 
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